(AGENPARL) - Roma, 5 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 05 December 2025 *Comunicato stampa*
*Firenze, 5 dicembre 2025*
*Università di Firenze e tumore al seno, passi in avanti nella comprensione
dei meccanismi di resistenza a cure ormonali*
*Uno studio coordinato dall’Ateneo e pubblicato su Cancer Research apre la
strada *
*a terapie combinate più efficaci per superare la progressiva resistenza ai
farmaci*
Un importante passo avanti nella comprensione dei meccanismi di resistenza
nel tumore al seno arriva da uno studio coordinato da *Andrea Morandi*,
docente di Biochimica presso il *Dipartimento di Scienze Biomediche,
Sperimentali e Cliniche “Mario Serio” (DSBSC) *dell’Università di Firenze.
La ricerca, pubblicata su *Cancer Research*
,
rivista dell’*American Association for Cancer Research (AACR)*, ha
individuato un potenziale punto debole nei tumori della mammella legati
alle mutazioni del *gene ESR1*, una condizione associata a forme più
aggressive e resistenti alla terapia endocrina.
Le terapie ormonali o endocrine sono mirate a contrastare quei tumori
stimolati da *ormoni femminili* come gli *estrogeni* e rappresentano uno
dei trattamenti cardine del carcinoma mammario. Tuttavia, gran parte delle
pazienti sottoposte a queste cure, *fino al 30%, sviluppa nel tempo
resistenza ai farmaci*.
Lo studio Unifi, dal titolo “ESR1 Activating Mutations Confer Metabolic
Vulnerabilities in ER+ Breast Cancer”, ha rivelato come le mutazioni del
gene ESR1, che produce proprio il recettore degli estrogeni, non solo
rendano le cellule tumorali indipendenti dagli ormoni, ma provochino
profondi cambiamenti nel loro metabolismo lipidico.
“Le mutazioni rendono il recettore *attivo in modo permanente*, anche
quando il farmaco o la terapia hanno bloccato gli ormoni: in pratica, il
tumore continua a comportarsi come se fosse ‘alimentato dagli estrogeni
anche in loro assenza – spiega Morandi –. Abbiamo osservato che queste
cellule esprimono alti livelli dell’enzima *ACSL4*, un indicatore chiave di
sensibilità alla ferroptosi, una particolare forma di morte cellulare
causata dall’ossidazione dei lipidi. La nostra ricerca – continua – ha
dimostrato che stimolare la ferroptosi con farmaci mirati, insieme ai
degradatori del recettore estrogenico (SERDs), che è lo standard
terapeutico per questo tipo di tumore, potenzia l’efficacia del trattamento
nei modelli preclinici”.
“Un risultato che apre la strada a strategie combinate capaci di colpire
selettivamente le cellule resistenti, trasformando una mutazione
sfavorevole in un possibile punto di attacco – sottolinea *Francesca
Bonechi*, dottoranda Unifi e prima firmataria dell’articolo –. Inoltre,
l’espressione elevata di ACSL4 nei campioni tumorali umani suggerisce che
questo enzima possa essere impiegato come biomarcatore per identificare le
pazienti che potrebbero trarre maggiore beneficio da questi approcci
terapeutici”.
“Questa scoperta – conclude Morandi – potrebbe avere un impatto concreto
nella gestione dei tumori al seno resistenti alle attuali terapie ormonali,
perché offre un nuovo modo per selezionare i trattamenti più efficaci.
Correggere i meccanismi metabolici alterati significa non solo potenziare
le terapie esistenti, ma anche sviluppare farmaci mirati che sfruttino la
vulnerabilità stessa del tumore. L’obiettivo ora è trasferire questi
risultati alla clinica, verificando in studi futuri se ACSL4 possa essere
utilizzato per identificare precocemente le pazienti a rischio di
resistenza e guidare protocolli terapeutici personalizzati”.
Il progetto ha coinvolto un’ampia rete di collaborazioni nazionali e
internazionali, tra cui l’Institut Curie di Parigi, il CRO di Aviano,
l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università della Calabria, oltre
alla Breast Unit – Centro di Senologia dell’Azienda Ospedaliera
Universitaria Careggi di Firenze. L’iniziativa si è inoltre sviluppata in
sinergia con la *Fondazione Radioterapia Oncologica* ed è stata sostenuta
dalla *Fondazione CR Firenze* tramite un Investigator Grant AIRC assegnato
da *Fondazione AIRC *al professor Morandi.
*In foto: il team coordinato da Andrea Morandi (foto di Andrea Onofri e
gentilmente messe a disposizione da AIRC)*
Ufficio stampa
Unità funzionale comunicazione esterna
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
