(AGENPARL) - Roma, 5 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 05 December 2025 COMUNICATO STAMPA
FUSIONI CROMOSOMICHE NELLE LEUCEMIE: IL FONDO ITALIANO PER LA
SCIENZA “PREMIA” LA RICERCA EMATOLOGICA DI PARMA
Nella categoria Advanced Grant, la più competitiva del bando, selezionato il progetto guidato
dal docente dell’Università di Parma Giovanni Roti, Direttore dell’Ematologia e Centro
Trapianti di Midollo Osseo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria
Parma, 5 dicembre 2025 – Il Fondo Italiano per la Scienza “premia” la ricerca ematologica di
Parma. Il progetto Targeting the Origin of Chromosome Fusion in Childhood Leukemia, che ha
come Principal Investigator il docente di Ematologia dell’Università di Parma Giovanni Roti,
Direttore dell’Ematologia e Centro Trapianti di Midollo Osseo dell’Azienda OspedalieroUniversitaria, è stato infatti selezionato nell’ambito del bando FIS 3, uno dei più prestigiosi e
competitivi del Ministero dell’Università e della Ricerca, destinato a progetti di elevato
contenuto scientifico.
Il progetto del Prof. Roti è stato selezionato nella categoria Advanced Grant, la fascia più
competitiva del bando, riservata a ricercatori e ricercatrici con profilo di eccellenza e leadership
scientifica internazionale. Con un punteggio massimo (50/50) e un finanziamento di
cromosomiche nelle leucemie, aprendo la strada allo sviluppo di nuovi bersagli terapeutici.
«Si tratta di un risultato di grande rilevanza che mi rende particolarmente orgoglioso, così come
rende orgogliosi l’intera Ematologia e CTMO, il gruppo di ricerca che coordino, e le associazioni
che ci supportano. Grazie all’impegno quotidiano e a una forte spinta verso la ricerca indipendente
la nostra unità rappresenta un’eccellenza. È per noi motivo di grande soddisfazione sapere che
questo lavoro contribuisce a migliorare in modo concreto i percorsi di cura dei nostri pazienti e
delle nostre pazienti. È vero, ricordando il motto del Prof. Umberto Veronesi, che “Si cura meglio
dove si fa ricerca”», commenta Giovanni Roti, che sottolinea come lo studio delle forme
pediatriche, generalmente più semplici dal punto di vista genetico, rappresenti la chiave per
comprendere le forme delle persone adulte, caratterizzate da una complessità molecolare
significativamente maggiore: «È la storia delle leucemie acute: sono le bambine e i bambini a
insegnarci come si curano le forme delle persone adulte».
Il finanziamento FIS conferisce all’Università di Parma, all’Unità di Ematologia e CTMO e al
laboratorio THEC diretti dal prof. Roti un ruolo di primo piano nel panorama della ricerca sui
meccanismi neoplastici delle leucemie acute. Si tratta di un risultato particolarmente
significativo, considerata l’elevata competitività del bando e la qualità dei progetti ammessi.
«È davvero uno risultato straordinario, che contribuisce a consolidare il ruolo di Parma come polo
di eccellenza nella ricerca ematologica italiana: da parte mia e dell’Ateneo – afferma il Rettore
dell’Università di Parma Paolo Martelli – le più sentite congratulazioni al prof. Roti e al suo gruppo
di ricerca per il loro prezioso lavoro. È un risultato che rafforza la posizione dell’Università di Parma
nel campo della ricerca biomedica avanzata e che dà lustro all’intero sistema sanitario parmense,
confermando ancora una volta quanto sia importante e produttiva l’integrazione tra attività
clinica e ricerca indipendente e dunque la sinergia strettissima fra Ateneo e Azienda OspedalieroUniversitaria, per lo sviluppo di linee di ricerca innovative capaci di incidere in modo concreto sui
percorsi di cura dei pazienti e delle pazienti».
«Successi di così straordinario impatto parlano da soli e sono la testimonianza più concreta di
quanto il nostro sistema sanitario sia all’avanguardia – dichiara il Direttore generale dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Parma Anselmo Campagna –. Al prof Roti, al suo gruppo e a tutta
l’unità operativa di Ematologia e CTMO di Parma vanno i miei più sentiti ringraziamenti per il
risultato ottenuto. Ricerca, innovazione e cura vanno di pari passo in grandi realtà ospedaliere
universitarie come la nostra e questo finanziamento ne è la dimostrazione più evidente. Alla base
ci sono investimenti pubblici, impegno e passione. Un lavoro spesso silenzioso e fuori dai riflettori
che garantisce ricerca di altissimo livello e offre risposte di cura efficaci ai nostri pazienti».
Il successo ottenuto conferma la capacità del gruppo guidato dal prof. Roti di condurre studi
innovativi e ad alto impatto nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche in forme di neoplasie
così aggressive. Questo risultato si inserisce in un percorso ormai consolidato: il gruppo di ricerca
THEC riveste un ruolo di riferimento nella ricerca dei tumori del sangue, ottenendo
riconoscimenti da enti nazionali e internazionali e rappresentando un polo di attrazione per