(AGENPARL) - Roma, 5 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 05 December 2025 Direttore responsabile: Ida Gentile
ANNO 46 – N.248 Venerdì 5 dicembre 2025
(AGENZIA UMBRIA NOTIZIE)
Cult64
Cantieri aperti per i beni culturali in Umbria, a Spoleto il
Santo Chiodo è modello di eccellenza. Bori: “Vinta la sfida di
proteggere il patrimonio culturale, coniugando efficienza e
sicurezza con la sua valorizzazione”
(AUN) – Perugia, 5 dicembre 2025 – Si è tenuta presso il Santo
Chiodo di Spoleto un’importante mattinata di lavori dedicata alla
salvaguardia dei beni culturali, occasione per tracciare il
bilancio dell’esperienza del sito nel campo dell’art recovery per
tutelare, recuperare e valorizzazione il patrimonio culturale
colpito dagli eventi sismici e per delineare le prospettive
future in questo ambito.
L’evento ha rappresentato un momento di riflessione e
condivisione sul lavoro svolto e sugli interventi in corso, in
vista dell’imminente inaugurazione del nuovo deposito di Santo
Chiodo e della conclusione dei lavori di recupero dell’ex
mattatoio di Spoleto.
“L’esperienza di Santo Chiodo, avviata dalla Regione Umbria
nel 1997, – ha spiegato il vicepresidente della regione Tommaso
Bori nell’aprire la sessione di lavori – si è consolidata negli
anni come un modello di riferimento nazionale per la salvaguardia
e il recupero dei beni culturali nelle zone colpite da eventi
sismici. Grazie alla collaborazione tra la Regione Umbria e la
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, è
stato possibile affrontare con professionalità e passione la
sfida della protezione del patrimonio culturale, coniugando la
messa in sicurezza dei beni culturali, con l’efficienza nel loro
recupero e nella loro valorizzazione. Un ringraziamento speciale
va alla Soprintendente Francesca Valentini e al Direttore del
Deposito, Giovanni Luca Delogu per il loro impegno e la loro
dedizione, che hanno reso possibile il raggiungimento di questi
importanti traguardi”.
“Questa esperienza – ha confermato il Commissario
straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, senatore
Giudo Castelli – è stata riconosciuta come esempio da replicare
anche nelle altre Regioni del cratere sismico, dove hanno visto
la luce gli altri centri di Art recovery di Rieti, Camerino e
L’Aquila è stata inserita nelle linee guida del Ministero della
Cultura, diventando un punto di riferimento per la gestione dei
beni culturali in situazioni di emergenza. Uno sforzo che ci ha
consentito di mettere in sicurezza oltre 35mila beni culturali
mobili che erano presenti nei 5200 edifici di pregio culturale o
storico, di cui 1200 chiese o luoghi di culto, che sono stati
interessati dagli eventi sismici del 2016. Qui in Umbria c’è una
scuola ingegneristica riconosciuta all’avanguardia nel campo