(AGENPARL) - Roma, 5 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 05 December 2025 Al via la quarta edizione dell’Affido Culturale realizzata dalla Fondazione Toscana Spettacolo e dal Comune di Arezzo
Fino a giugno 2026 le attività coinvolgeranno circa 25 famiglie
Un programma articolato per rendere la cultura più accessibile e inclusiva
Contrastare la povertà educativa grazie alla collaborazione attiva fra famiglie che stringono un patto finalizzato a realizzare insieme uscite destinate ai più piccoli al cinema, a teatro, nei musei, nelle librerie ed altre esperienze di fruizione culturale.
È con queste finalità che dallo scorso 29 novembre è stata attivata ad Arezzo la quarta edizione dell’Affido Culturale.
l’Affido Culturale è un progetto proposto dalla Fondazione Toscana Spettacolo onlus e realizzato con il coinvolgimento del Comune di Arezzo, in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo e la Fondazione Arezzo Comunità. Le attività sono curate da Officine della Cultura.
Questa quarta edizione resterà attiva ad Arezzo fino al prossimo giugno. È prevista l’adesione di circa 25 famiglie per un totale circa 40 bambini di età compresa tra la prima infanzia e l’adolescenza, che potranno partecipare ad almeno 20 uscite di gruppo.
Un progetto che cresce anno dopo anno, coinvolgendo ad ogni nuova edizione un numero sempre maggiore di famiglie e bambini.
Alla terza edizione, che si è conclusa lo scorso giugno, hanno preso parte 37 bambini di 22 famiglie, protagonisti di 19 uscite.
La seconda edizione, che si è svolta da gennaio a giugno 2024, ha registrato le adesioni di 31 minori e 18 famiglie per un totale di 14 uscite.
Il primo anno in cui è stato attivato, da novembre 2022 a giugno 2023, il progetto si è concluso con 12 uscite che hanno coinvolto 24 bambini di 8 famiglie
Attivato nel 2022 ad Arezzo grazie alla Fondazione Toscana Spettacolo onlus, l’Affido Culturale ha l’obiettivo di mobilitare, contro la povertà educativa, alcune “famiglie risorsa”, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è semplice ma preziosa: genitori che abitualmente portano i figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, possono portare anche un altro bambino, eventualmente accompagnato da un proprio familiare adulto, che altrimenti non farebbe esperienza di questi luoghi per differenti cause.
Si attiva così un insieme di fruizioni culturali condivise, per il tramite delle quali “famiglie-risorsa” e “famiglie-destinatarie” stringono un “patto educativo” che si avvale di un sostegno complessivo multidimensionale promosso dagli enti culturali del territorio.
Il progetto viene realizzato nel contesto della rete nazionale dell’Affido Culturale, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile con cui è partito nel 2020 nelle città di Napoli, Roma, Modena, Bari, alle quali si sono aggiunte, a partire dal 2021, Milano, Arezzo e altre città italiane. Tra queste ricordiamo Venezia, Cagliari, L’Aquila, Pescara, Padova, Andria, Torino, Cantù, Catania, Contursi Terme. Dal 2020 il progetto ha coinvolto oltre 15 città di 11 regioni d’Italia.
Contrasto della povertà educativa minorile
In Italia quasi 1 milione e 300 mila minori (il 13,8% dei minori residenti) vivono in povertà assoluta.
(Fonte: Istat, statistiche sulla povertà, anno 2024)
La crisi economica ha inciso fortemente sulle condizioni di vita di bambini e ragazzi. Fino al 2005 erano gli anziani le persone più indigenti, oggi invece la povertà assoluta aumenta al diminuire dell’età.
La povertà economica è strettamente legata alla povertà educativa: le due si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione. La povertà educativa minorile è un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sociale, familiare in cui vivono i minori. Non è solamente legata alle cattive condizioni economiche, ma investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo. È un fenomeno che, di fatto, incide sul futuro del Paese e riguarda dunque anche la dimensione più generale dello sviluppo. Ecco perché è necessario porre attenzione al tema della povertà educativa, mettere al centro il minore e promuovere il valore della comunità educante.(Fonte: https://www.conibambini.org/)
“L’Affido Culturale è uno di quei progetti che dimostrano, con grande concretezza, cosa significhi costruire una città capace di prendersi cura dei più piccoli attraverso la forza della comunità – commenta il vicesindaco e presidente della Fondazione Arezzo Comunità, Lucia Tanti -. Cultura e inclusione, quando procedono insieme, diventano strumenti potenti contro la povertà educativa, che non è solo mancanza di opportunità materiali ma anche di relazioni, stimoli, esperienze. Ringrazio la Fondazione Toscana Spettacolo, le realtà del territorio e soprattutto le famiglie che scelgono di mettersi in gioco: sono loro il cuore pulsante di questo percorso. Come amministrazione comunale continueremo a sostenere con convinzione iniziative che, come questa, aprono orizzonti nuovi ai bambini e alle bambine della nostra città, offrendo loro occasioni di crescita che durano nel tempo”.
