(AGENPARL) - Roma, 5 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 05 December 2025 (ACON) Trieste, 5 dic – “In vista della imminente discussione
della legge di Stabilit?, ho proposto un emendamento per
valorizzare e preservare la memoria storica dei quartieri e dei
villaggi sorti in Friuli Venezia Giulia a seguito dell’esodo
giuliano-dalmata, fenomeno che ha profondamente segnato la storia
regionale nel corso del Novecento”.
Lo fa sapere in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale
del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.
“La proposta – spiega Bullian – prevede l’erogazione di un
contributo straordinario all’Universit? degli studi di Trieste
per realizzare una ricerca approfondita e un volume di carattere
storico e divulgativo che ricostruisca il fenomeno dell’esodo.
Attraverso la pubblicazione, si intende, in particolare, mettere
in evidenza il vissuto quotidiano di quelle famiglie, documentare
la struttura e l’evoluzione degli insediamenti creati nel secondo
dopoguerra e valorizzarne la memoria, nonch? evidenziare la
risposta stessa della popolazione regionale e delle istituzioni a
tale fenomeno”.
“L’iniziativa – aggiunge l’esponente di Centrosinistra – mira
inoltre ad avviare un percorso di riconoscimento storico e
culturale di questi quartieri e villaggi, anche in prospettiva di
future attivit? di tutela, ricerca e divulgazione. Raccontare la
storia dei nostri quartieri nati dall’esodo non significa
guardare al passato con nostalgia, ma comprendere un processo”.
“Sostenere questa ricerca – evidenzia il consigliere – ? un atto
di responsabilit? verso la memoria degli esuli e verso le nuove
generazioni, che meritano di conoscere quella esperienza che ha
inciso profondamente sulla fisionomia di alcune parti delle
nostre citt? e sulla nostra identit? collettiva e che ha
conosciuto fasi complesse e contradditorie, alternando
solidariet? ed emarginazione, accoglienza e chiusura”.
“La memoria non ? un esercizio retorico, ? uno strumento di
comprensione: il riconoscimento dei villaggi degli esuli come
parte integrante del nostro patrimonio culturale ? un passo
necessario”, conclude Bullian.
ACON/COM/sm
051127 DIC 25
