(AGENPARL) - Roma, 5 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 05 December 2025 COMUNICATO STAMPA
Il convegno si terrà dal 9 all’11 dicembre nell’Aula Baratto di Ca’ Foscari
I 150 ANNI DELL’IMMIGRAZIONE VENETA IN SUDAMERICA
IL PUNTO A CA’ FOSCARI FRA STORIA, ECONOMIA E DEMOGRAFIA
Il convegno si aprirà con un momento dedicato ad Alberto Trentini, il cafoscarino detenuto da oltre un anno in Venezuela
VENEZIA – “Immigrazione italiana nel Sudamerica: un bilancio storiografico e nuove prospettive di ricerca” è il titolo della tre giorni di studi che ricercatrici e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con le università venete hanno organizzato dal 9 all’11 dicembre nell’Aula Baratto nella sede centrale dell’Ateneo veneziano.
Fra storia, economia, demografia e sociologia si farà il punto sulla condizione, oggi, dell’immigrazione veneta nel Sudamerica. Per l’Ateneo veneziano i promotori del convegno sono Luis Beneduzi, professore di Storia e istituzioni delle Americhe, e Alessandro Casellato, professore di Storia contemporanea.
Al convegno, per i saluti istituzionali, sarà presente Sr. Marcelo Martín Giusto, Ambasciatore dell’Argentina in Italia.
In apertura del convegno vi sarà un momento dedicato ad Alberto Trentini, il cafoscarino detenuto da oltre un anno in Venezuela: per l’occasione sarà presente in video collegamento Beppe Giulietti, coordinatore di Articolo 21, dall’inizio di questa vicenda al fianco della famiglia Trentini.
ALCUNI NUMERI SULL’IMMIGRAZIONE VENETA IN SUDAMERICA
Nel 2020, si osservava un volume di 54,2 miliardi in America Latina, in confronto con 38 miliardi in Asia o 20 miliardi nell’Europa dell’Est, in relazione al fatturato delle imprese italiane all’estero. Fra Brasile e Argentina, attualmente, abbiamo un numero stimato di circa 60 milioni di discendenti di italiani, mentre sono arrivati negli stessi paesi, fra i 1870 e il 1970 circa 4,5 milioni di emigrati italiani (di cui circa il 25% erano veneti). Argentina e Brasile occupano rispettivamente la prima e la terza posizione nel numero di italiani iscritti all’Aire: nel primo paese, 987 mila e nel secondo 671 mila. Secondo dati del Museo Nazionale dell’Emigrazione italiana, nel 2008, erano più di 57 mila i veneti in Brasile e quasi 32 mila quelli in Argentina. I principali settori economici per il Veneto in America Latina: macchinari e meccanica, agroindustria, occhialeria, arredo e design. Esiste un forte rapporto transnazionale fra le comunità, le associazioni e i circoli dei veneti nel mondo e le realtà immigrate in America Latina.
Il commento del prof. Beneduzi: "Negli ultimi 50 anni abbiamo osservato il rafforzamento di una comunità transnazionale che mette in collegamento un’identità veneta costruita in Italia e un’altra figlia della diaspora. L’associazionismo mantiene un ponte culturale fra le due sponde dell’Atlantico, creando sinergie fra il Veneto e i paesi latinoamericani, dove le comunità etniche odierne cercano di conservare le memorie degli immigrati di fine Ottocento. Più che la nostalgia del passato, sarebbe fondamentale progettare un futuro di legami rinsaldati da esperienze condivise e da progetti economici e sociali congiunti".
Aggiunge lo storico Casellato: “Studiando l’emigrazione ricordiamo una storia che si sviluppa da una parte all’altra dell’oceano nel corso di 150 anni, che non ha un’unica direzione ma ha visto andate e ritorni in momenti diversi e ha prodotto identità complesse e memorie interconnesse. Riconosciamo il senso profondo di questo rapporto che ha fatto sì che l’Italia e i paesi dell’America Latina siano stati alternativamente terre da cui si è partiti e luoghi in cui si è cercato asilo, fortuna e libertà. Tenere viva la possibilità di spostarsi, di sperimentare e di sentirsi quasi a casa propria lì e qui, a noi pare una cosa a cui è bello dare un contributo.”
L’ESPOSIZIONE A CA’ FOSCARI ZATTERE
La mostra fotografica “150 anni dell’immigrazione veneta nel Rio Grande do Sul” è esposta a Ca’ Foscari Zattere dal 10 al 24 dicembre e cerca di ricostruire i differenti momenti delle commemorazioni dell’immigrazione italiana nel sud del Brasile, dall’idea della cooperazione del componente italiano al progresso economico e sociale del Rio Grande do Sul, nel 1925, quando dei 50 anni, alla costruzione di un nuovo tipo sociale, l’italo-brasiliano, nel 1975, quando dei 100 anni. A proposito di quest’ultimo festeggiamento, la mostra si sofferma sulla ricostruzione di questo primo imput sugli studi sull’emigrazione italiana nel veneto, con una fiorente produzione che segue la mostra "I veneti in Brasile" a Vicenza nel 1976 e il volume "La grande emigrazione", di Emilio Franzina, pubblicato nello stesso anno. Da un’altra parte, ricostruisce l’impulso conservativo delle nuove ricerche nate nel sud del Brasile, che cercavano di preservare la memoria del fenomeno migratorio e le vestigia della koiné dialettale, di matrice veneto-lombarda, che ha caratterizzato le zone occupate dagli italiani alla fine dell’Ottocento.
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