(AGENPARL) - Roma, 4 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 04 December 2025 In foto le immagini delle sale del blocco operatorio
Cresce l’attività clinica della Chirurgia vascolare aortica del San Giovanni di Dio
A due anni dal rinnovamento tecnologico della sala ibrida, +30% di volumi
Qui un sistema integrato di equipe per interventi complessi
Firenze – La chirurgia vascolare aortica dell’ospedale San Giovanni di Dio ha registrato in questi ultimi due anni un incremento significativo dell’attività clinica: al 1° dicembre 2025 sono stati trattati ben 287 aneurismi aortici, con un aumento del 30% dei casi complessi toracici e toracoaddominali rispetto al 2024 . Si raccolgono già oggi, a due anni dal completo rinnovamento tecnologico nel 2023 del blocco operatorio del padiglione Vespucci, frutto di un impegno regionale di circa 4 milioni di euro, i risultati dell’investimento che sta contribuendo a portare benefici in termini di volumi e di qualità clinica. Un impegno importante, tradotto fin da subito in un potenziamento reale dell’offerta sanitaria.
Il cuore di questo intervento è la sala ibrida, un ambiente ad altissima tecnologia che rappresenta oggi uno dei punti di forza dell’ospedale fiorentino. La sala ibrida consente di trattare in sicurezza e con la massima precisione i casi più complessi di chirurgia vascolare aortica, accogliendo pazienti provenienti da numerosi presidi dell’Area Vasta: Empoli, Prato, Pistoia, Borgo San Lorenzo, Pescia, Figline e, naturalmente, Firenze.
Non è però soltanto un luogo dedicato alla patologia vascolare: al contrario, è un esempio virtuoso di integrazione multidisciplinare . Qui collaborano quotidianamente radiologi interventisti, ortopedici, urologi, otorinolaringoiatri, ginecologi e chirurghi generali. Nella stessa sala vengono gestiti anche traumi complessi del bacino e patologie oncologiche che richiedono un approccio combinato. Perfino alcune situazioni ostetriche ad alto rischio – come i parti complicati in cui è necessario un immediato supporto endovascolare per bloccare possibili importanti sanguinamenti – hanno trovato una risposta più sicura per la madre e per il neonato.
All’incremento significato dell’attività clinica ha contributo anche la sala chirurgica “gemella” del nuovo blocco Vespucci, accanto alla sala ibrida.
“ La sala ibrida del San Giovanni di Dio e l’intero progetto dell’ospedale – commenta il Direttore delle Specialistiche Chirurgiche, Stefano Michelagnoli, anche Direttore della Chirurgia Vascolare del San Giovanni di Dio – rappresentano oggi un investimento pienamente riuscito per la Regione Toscana. I risultati ottenuti in così breve tempo mostrano come la buona sanità non sia uno slogan, ma una realtà costruita con visione, competenza e responsabilità. Una realtà che Firenze e il suo territorio possono guardare con orgoglio ”.
Il coordinamento del trattamento della patologia aortica endovascolare dell’Azienda Usl Toscana centro – che comprende i presidi di Empoli diretto dal dottor Leonardo Ercolini, Pistoia diretto dal dottor Pierfrancesco Frosini e Firenze diretto dal dottor Stefano Michelagnoli – è affidato al dottor Emiliano Chisci, che garantisce una gestione uniforme e integrata dei casi complessi su tutto il territorio.
L’ investimento tecnologico ha portato benefici anche di sicurezza . Le dotazioni della nuova sala ibrida hanno infatti permesso di ridurre l’esposizione al mezzo di contrasto iodato – potenzialmente nefrotossico, soprattutto per i pazienti più fragili – e di abbassare in modo significativo la dose radiante . Oggi, per un intervento aortico standard, la radiazione utilizzata è in media un quinto di quella raccomandata dalle linee guida nazionali: un risultato di grande valore sia per i pazienti sia per il personale sanitario.
