(AGENPARL) - Roma, 4 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 04 December 2025 Osservatorio Imprenditoria Retail 2025
Il 40% degli imprenditori fatica a trovare personale
La criticità cresce al Nord e tocca il picco nel settore Farmacie
Oltre 8 su 10 sono comunque ottimisti per i prossimi 18 mesi
Altri dati emersi dall’Osservatorio:
* Il 72% giudica adeguato il proprio personale.
* Ricerca di personale peggiorata negli ultimi 4 anni: efficaci solo conoscenze dirette e segnalazioni interne.
* Errori strategici: gestione del personale prima criticità (39%).
* Gli imprenditori più ottimisti per il futuro sono quelli di Immobiliare, Food e Farmacie.
Il settore retail in difficoltà per quanto riguarda la ricerca del personale: colpisce circa il 40% degli imprenditori, specialmente nel Nord Italia e in particolare nel settore Farmacie. A dichiararlo sono gli stessi imprenditori che gestiscono in franchising più negozi di grandi insegne italiane e che sono i protagonisti dell’Osservatorio Imprenditoria Retail 2025, lo studio più completo in Italia dedicato al profilo degli imprenditori nel settore del franchising e della distribuzione organizzata promosso da Largo Consumo con il contributo analitico di TradeLab.
Questa ricerca ha tracciato un quadro aggiornato e approfondito sullo scenario economico e organizzativo del comparto retail italiano, coinvolgendo oltre 1.300 imprenditori di età media 51 anni, per un totale di circa 2.500 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale, con un’ampia rappresentanza di settori dalla GDO alimentare (51%) alla ristorazione, cura persona, abbigliamento e servizi. Quasi un terzo degli imprenditori presenti nella ricerca opera in affitto di ramo d’azienda, con percentuali più alte in ristorazione, cura persona e moda.
Le associazioni partner: ANCD, Assofranchising, Confimprese, CNCC, Federdistribuzione, Federfranchising e i patrocini di Regione Lombardia, Regione Campania, Regione Emilia Romagna, Regione Umbria, Regione Sicilia (Assessorato delle attività produttive) e Città di Torino.
I temi trattati dall’Osservatorio Imprenditoria Retail 2025
Organizzazione del lavoro
L’Osservatorio mette in mostra diversi aspetti della figura e del ruolo dell’imprenditore retail che per il 72% ritiene il proprio personale adeguato, ma in particolare emerge come in alcuni settori manchi il supporto del network, specialmente in quello delle Farmacie, Librerie e Corrieri. Buono invece il supporto in GDO, Ristorazione e Cura persona, soprattutto nella Formazione. Inoltre proprio il tema della ricerca del personale resta un tema ampiamente critico. Negli ultimi quattro anni la situazione è decisamente peggiorata, soprattutto per gli Imprenditori del Nord Italia, di media dimensione (2-3 negozi con una media di 8 dipendenti) e nel Settore delle Farmacie. L’indagine analizza anche i migliori canali di ricerca secondo gli imprenditori che a sorpresa restano la conoscenza diretta seguito dalle segnalazioni di dipendenti e amici/parenti; sono indicati come molto poco efficaci i canali pubblici e quello delle agenzie, soprattutto per i lavoratori stagionali.
Errori strategici e criticità
La fotografia emersa dall’Osservatorio rivela che solo il 16% degli imprenditori ritiene di non aver commesso errori strategici, mentre per la grande maggioranza emergono diverse criticità operative. Le problematiche più frequenti riguardano la gestione del personale, indicata dal 39% del campione, e gli aspetti economico-finanziari, citati dal 22%. A queste si aggiungono errori di natura commerciale e difficoltà legate alla gestione della supply chain, confermando la complessità crescente con cui gli imprenditori del retail devono confrontarsi quotidianamente.
Risto-GDO
Nel rapporto tra Ristorazione e GDO, si osserva una progressiva integrazione dell’offerta: il 31% dei punti vendita della grande distribuzione propone oggi prodotti ready-to-eat, mentre il 10% offre veri e propri servizi di ristorazione. Questa evoluzione risponde alla domanda di consumatori sempre più orientati alla rapidità e alla praticità, generando vantaggi concreti per le insegne: dall’attrazione di nuovi segmenti di clientela all’aumento dello scontrino medio, elementi che contribuiscono a rafforzare il ruolo ibrido e multifunzionale dei punti vendita.
Clima di fiducia
L’Osservatorio Imprenditoria Retail evidenzia un sentiment generalmente positivo riguardo alle prospettive del settore, con particolare entusiasmo nella Ristorazione e nell’Immobiliare, mentre permangono percezioni più negative nelle Librerie, nell’Abbigliamento e, più in generale, rispetto al quadro economico e normativo. Ancora più favorevole è la valutazione sulla solidità e sulla capacità competitiva dei network, trainate nuovamente da Ristorazione e Immobiliare, a fronte di giudizi meno brillanti per i network dei Corrieri. Nonostante ciò, la propensione agli investimenti risulta nel complesso insufficiente, ad eccezione degli interventi parziali sui punti vendita già attivi, con una maggiore disponibilità a investire riscontrata tra gli imprenditori più giovani e nei comparti della Ristorazione e dell’Immobiliare. Il clima si ribalta osservando le aspettative per i prossimi 18 mesi: oltre otto imprenditori su dieci si dichiarano ottimisti, superando i livelli del 2024, con Immobiliare, Food e Farmacie che oltrepassano la soglia dell’80%. Le principali leve di questo ottimismo sono il valore percepito del network e la forza dell’insegna, fattori particolarmente determinanti per Ristorazione e Immobiliare, cui si affiancano, a seconda dei settori, ulteriori motivazioni specifiche che contribuiscono a rafforzare la fiducia nel futuro.
“L’Osservatorio Imprenditoria Retail rappresenta il contributo che Largo Consumo offre per approfondire la conoscenza degli imprenditori che ogni giorno gestiscono i punti vendita all’interno delle reti organizzate – sottolinea Armando Garosci, Direttore di Largo Consumo -. Sono proprio loro la base dell’intero sistema distributivo, il cuore e l’origine dell’industria del commercio. Dallo studio emerge una ripresa della fiducia anche in settori più complessi, come ad esempio quello della ristorazione commerciale. È un segnale della capacità dei sistemi moderni di sostenere i propri affiliati e associati e, allo stesso tempo, di essere sostenuti dalla loro forza. Ringraziamo le numerose insegne partner del progetto e siamo già al lavoro sulla prossima edizione.”
