(AGENPARL) - Roma, 4 Dicembre 2025L’Europa rischia di trasformarsi in un campo minato geopolitico. A lanciare l’allarme è il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, che a margine del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’OSCE ha criticato duramente i Paesi europei che si dichiarano disponibili a ospitare missili statunitensi a medio raggio.
Secondo Grushko, molti governi stanno accogliendo con entusiasmo l’idea di installare sistemi missilistici americani sul proprio territorio – o addirittura di svilupparne di propri – senza rendersi conto che ciò rappresenta una pericolosa “autoproduzione di vulnerabilità”. “Così facendo”, ha spiegato, “si stanno trasformando in potenziali bersagli”.
Il diplomatico russo ha definito la situazione “molto pericolosa”, sostenendo che l’Europa sta ripercorrendo la stessa traiettoria della Guerra Fredda, quando la combinazione tra pianificazione militare aggressiva e politiche ostili aveva portato il continente sull’orlo di crisi ricorrenti.
Grushko ha inoltre messo in dubbio la capacità dell’Occidente di frenare questa dinamica: “È difficile immaginare quali pesi massimi politici saranno necessari per fermare questo volano e invertirlo”.
Le parole del viceministro arrivano in un contesto di crescente tensione tra Russia, NATO e Stati Uniti, mentre nel dibattito europeo si moltiplicano le proposte sull’installazione di nuove armi americane come risposta agli sviluppi militari russi e cinesi.