(AGENPARL) - Roma, 4 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 04 December 2025 Giustizia Civile, Pittalis (Fi): “Ecco i punti essenziali della nostra riforma”
“Le riforme a costo zero non esistono. Non possiamo continuare a ritenere che si possa aumentare l’efficienza senza dedicare risorse adeguate altrimenti il sistema rischia di accumulare ulteriori ritardi e inefficienze. Ed è questo un problema politico di cui tutti dobbiamo farci carico”. Lo afferma Pietro Pittalis di Forza Italia, componente della Commissione Giustizia della Camera durante il convegno sulla Giustizia organizzato dagli azzurri e tenutosi alla Nuova Aula dei Gruppi.
“La nostra proposta di legge contiene interventi sulla giustizia civile finalizzati a ridurre gli arretrati, favorire tecniche e istituti deflattivi del contenzioso, implementare le best practices già adottate presso numerosi uffici giudiziari, accrescere le competenze dei magistrati e informatizzare ulteriormente i procedimenti. Essa incide su diverse norme del codice di procedura civile, delle disposizioni di attuazione e su alcune norme del codice civile”.
Pittalis entra nello specifico della riforma: “Desidero richiamare un intervento cui ha fatto riferimento anche il nostro segretario nazionale Antonio Tajani: l’istituzione di una banca dati unica destinata a snellire i tempi di trattazione e definizione dei procedimenti, mediante un più consapevole impiego degli strumenti compositivi del contenzioso civile e commerciale. L’obiettivo è raccogliere dati e precedenti, contribuire alla formazione del magistrato e favorire tecniche e istituti deflattivi. È inoltre prevista la formazione specifica dei magistrati sugli strumenti di mediazione.
Accanto a ciò, la proposta prevede che il Consiglio superiore della magistratura, ai fini della valutazione di professionalità, consideri anche capacità, laboriosità, efficienza e qualità del lavoro del magistrato. Il CSM disciplinerà i parametri per garantire omogeneità e completezza delle valutazioni e procederà alla verifica periodica dei flussi di lavoro, distinguendo i dati derivanti dall’impiego della mediazione da quelli riconducibili agli strumenti previsti dagli articoli 185, 185-bis e 420 c.p.c.
Sono inoltre previsti interventi sulla fase preliminare del procedimento civile, in particolare sull’articolo 127-ter c.p.c., relativo al deposito di note scritte in sostituzione dell’udienza. La proposta elimina la previsione assoluta di non sostituibilità dell’udienza nei casi previsti dalla legge o disposti dal giudice. Vengono modificati gli articoli 171 e 171-bis c.p.c., anche alla luce della sentenza n. 96/2024 della Corte costituzionale.
Uno degli elementi più innovativi è l’introduzione di uno speciale ricorso monitorio stragiudiziale: la domanda di ingiunzione basata su fatture elettroniche, estratte dalla piattaforma telematica di interscambio dell’Agenzia delle Entrate. L’ingiunzione, rigorosamente non esecutiva, deve essere notificata al debitore con assegnazione del termine per proporre opposizione. In mancanza di opposizione, e previo controllo del giudice, il titolo diviene esecutivo. L’intervento giudiziale è riservato alla fase di verifica dell’assenza di opposizione e all’eventuale giudizio di opposizione. È evidente la funzione deflattiva e di alleggerimento del carico giudiziario.
Sono poi previste norme sulla nomina dei curatori speciali dei minorenni mediante l’istituzione di un apposito elenco. Infine, un intervento particolarmente rilevante, anche per gli effetti sul codice civile, riguarda il tema delle eredità passive. L’attuale regime delle successioni mortis causa non è più adeguato alla realtà contemporanea e genera frequente contenzioso. In presenza di eredità passive, la necessità di attendere il termine decennale per l’eventuale devoluzione allo Stato crea criticità: aumento delle procedure di eredità giacente, immobilizzazione dei patrimoni, incertezza sulla titolarità dei beni, ritardi nei recuperi creditori, nella devoluzione al demanio e nel recupero delle imposte.
Per ovviare a tali effetti distorsivi, proponiamo la modifica dell’articolo 480 c.c., prevedendo che, qualora i primi chiamati – in particolare i legittimari – abbiano rinunciato all’eredità, il termine per l’accettazione da parte dei successivi chiamati sia ridotto rispetto all’attuale termine decennale. Ciò renderebbe più rapido il subentro di un soggetto titolare o, in difetto, la devoluzione allo Stato, evitando la proliferazione di procedure inutilmente pendenti.
Infine, il testo contiene un insieme di interventi puntuali, coerenti e di immediata applicabilità, che hanno l’obiettivo di migliorare la funzionalità della giustizia civile, sostenere gli operatori e offrire ai cittadini un sistema più rapido, prevedibile ed efficiente”, la conclusione di Pietro Pittalis.
Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente
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