(AGENPARL) - Roma, 4 Dicembre 2025Elon Musk ha tracciato una visione estesa del futuro politico del movimento MAGA, delineando un “arco di 12 anni” che partirebbe dal secondo mandato di Donald Trump per proseguire con due mandati consecutivi del vicepresidente J.D. Vance. Le sue dichiarazioni sono state pronunciate in un discorso virtuale il 22 novembre, durante un incontro privato in Texas con circa 150 membri ed ex membri del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), l’ex team incaricato della riduzione dei costi federali.
L’incontro, ospitato in un edificio di proprietà dello stesso Musk vicino alle sedi della Boring Company e di SpaceX a Bastrop, si è svolto a porte chiuse. Musk ha partecipato da remoto, spiegando di aver evitato di viaggiare per ragioni di sicurezza. Intervenendo da un luogo definito “buio e segreto”, ha affermato di considerarsi uno dei tre principali obiettivi di assassinio negli Stati Uniti, subito dopo Trump e Vance — un timore già espresso in passato anche durante incontri con gli azionisti Tesla.
Nonostante i contrasti con Trump degli anni precedenti, tra cui il suo sostegno all’impeachment e le critiche al celebre “One Big Beautiful Bill”, i rapporti tra i due sembrano essersi scaldati. Un gesto pubblico di riconciliazione è arrivato a settembre, durante un evento in onore di Charlie Kirk, quando Musk e Trump si sono stretti la mano dopo mesi di tensioni.
Secondo Politico, Musk avrebbe dichiarato di essersi “fatto da parte” dalla politica attiva, pur sviluppando allo stesso tempo un “forte rapporto personale” con il vicepresidente Vance. Una prospettiva che si allinea ai recenti segnali provenienti dallo stesso Trump: durante una riunione di gabinetto alla Casa Bianca, il presidente ha lasciato intendere che due membri della sua amministrazione potrebbero guidare il ticket repubblicano del 2028, lanciando un chiaro riferimento proprio a Vance.
Il ritorno di Musk nell’orbita repubblicana arriva dopo un tentativo fallito di fondare un terzo partito, l’“America Party”, idea duramente criticata da Trump come un potenziale fattore di caos. Durante l’estate, diversi segnali hanno indicato un riavvicinamento: Vance aveva suggerito che Musk “desiderasse molto” tornare nella squadra di Trump, mentre Musk aveva pubblicamente chiesto scusa per alcune sue dichiarazioni e avrebbe telefonato personalmente al presidente per esprimere rammarico.
Con il nuovo quadro delineato da Musk — un decennio di continuità politica guidato prima da Trump e poi da Vance — il movimento MAGA si prepara a una fase di maggiore strutturazione e pianificazione strategica, mentre i rapporti personali tra i protagonisti sembrano essersi ricuciti e rafforzati.
