(AGENPARL) - Roma, 4 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 04 December 2025 EDUCATIVA DI STRADA, PRESENTATI I RISULTATI DEL SERVIZIO INCENTRATO SULLA
POPOLAZIONE GIOVANILE A GINOSA
Si è svolto il 3 dicembre presso la Sala Congressi “Maria Giannini” della
Community Library di Ginosa l’incontro pubblico conclusivo del Servizio di
Educativa di Strada, attivo nel territorio durante l’intero 2025.
Prevenire e contrastare problematiche di dipendenza patologica nella
popolazione giovanile attraverso la realizzazione di attività itineranti di
sensibilizzazione rispetto ai rischi connessi all’utilizzo di sostanze
psicotrope e alla strutturazione di condizioni di dipendenza, con o senza
sostanze: questi i principali obiettivi del servizio, che ha visto
l’utilizzo di simulatori e campagne di informazione per aumentare la
consapevolezza sui danni fisici e sociali derivanti dall’assunzione di
sostanze, con particolare attenzione agli effetti sull’incidentalità
stradale.
All’incontro erano presenti il Sindaco Vito Parisi, l’Assessore alle
Politiche Sociali Dania Sansolino, la Cooperativa C.A.P.S. che ha curato il
progetto, l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Ginosa, i cittadini e
le realtà locali coinvolte.
Sono stati presi in considerazione attraverso un questionario circa 250
ragazzi e ragazze (dai 12 anni in su) che vivono a Ginosa e Marina di
Ginosa. I dati emersi dicono che la risposta maggiore è avvenuta da parte
della popolazione maschile, con una percentuale del 72%.
I risultati sull’uso di sostanze evidenziano che il consumo di alcol e
cannabinoidi inizia già durante la fase dell’adolescenza. La maggior parte
degli utenti consuma sostanze alcoliche occasionalmente (il 50%) e il 31%
ogni fine settimana. Il 44% del campione ha dichiarato di aver smesso di
fare uso di cannabinoidi, il 30% ha provato una o poche volte tale
sostanza. Il 22% occasionalmente. In aggiunta, è emerso che il 43% del
campione ha consumato alcol prima dei 15 anni, mentre il 46% tra i 15 e i
17 anni. L’11% ha fatto uso di alcol tra i 18 e i 24 anni.
A colpire è anche la facilità con cui simili sostanze, in particolare
quelle allucinogene, vengono reperite dalla popolazione giovanile, nonchè
il concetto di normalizzazione sull’assunzione di alcol o cannabinoidi.
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