(AGENPARL) - Roma, 4 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 04 December 2025 COMUNICATO STAMPA
Antartide: la rompighiaccio Laura Bassi inizia missione scientifica
La nave, che navigherà 4 mesi nei mari antartici, partecipa alla 41° campagna del
Programma Nazionale di Ricerche in Antartide attuato da Cnr, ENEA e OGS
LYTTELTON (NUOVA ZELANDA), 4 DICEMBRE 2025 – La nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha
lasciato nei giorni scorsi il porto di Lyttelton in Nuova Zelanda, facendo rotta verso l’Antartide, per le
attività della 41a spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide.
La nave, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, è
partita dall’Italia a inizio ottobre e dopo circa 48 giorni di navigazione ha raggiunto la Nuova Zelanda,
passando per il Canale di Panama e attraversando tutto l’Oceano Pacifico.
La Laura Bassi si unirà al limite del ghiaccio alla nave coreana RV Araon per viaggiare in convoglio verso
sud e raggiungere insieme la base costiera Mario Zucchelli (MZS).
La rompighiaccio navigherà complessivamente 4 mesi nelle acque antartiche e sarà impegnata in 5
progetti di ricerca finanziati dal PNRA, oltre che in attività di supporto logistico, coinvolgendo 44 unità
di personale tecnico e scientifico e 23 membri dell’equipaggio.
Nello specifico la missione si dividerà in due campagne di ricerca: la prima, di 25 giorni, sarà dedicata
principalmente alle attività logistiche di supporto alla Base Zucchelli e al trasferimento nel continente
Antartico delle carote di ghiaccio raccolte nell’ambito dell’iniziativa internazionale Ice Memory,
guidata dalla Ice Memory Foundation; la seconda, che vedrà a bordo 30 persone impegnate in 5
progetti di ricerca, durerà 58 giorni e inizierà il 30 dicembre, dopo un cambio di personale a bordo
effettuato al rientro in Nuova Zelanda. Il definitivo rientro in Nuova Zelanda è previsto per i primi
giorni di marzo 2026, mentre quello in Italia è atteso nella seconda metà di aprile.
La 41a spedizione italiana in Antartide, finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR)
nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito dal Cnr per il
coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività
presso le basi antartiche, e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi.
È possibile seguire la rotta della nave Laura Bassi al seguente link: https://laurabassi.ogs.it/
A questo link è possibile accedere alla webcam montata sulla prua della nave:
https://laurabassi.ogs.it/lb_snapshot.html
I progetti a bordo
CSICLIC – Carbon and silica pelagic-benthic coupling processes in the Southern Ocean
Coordinatrice: Emanuela Frapiccini, Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Cnr (Cnr – IRBIM)
Il progetto intende studiare i processi che avvengono nei sedimenti marini subito dopo il loro deposito sul fondo dell’oceano. L’obiettivo
principale è analizzare come l’anidride carbonica viene assorbita o rilasciata dai sedimenti marini e come il silicio viene incorporato in
essi attraverso il fitoplancton.
DIONE – Dynamic behavIor Of the East ANtarctic Ice ShEet in the Sabrina Coast (East Antarctica)
Coordinatrice: Federica Donda, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
L’obiettivo principale del progetto DIONE è quello di fornire una ricostruzione completa dell’evoluzione ambientale e climatica del
margine continentale del Sabrina Coast a partire dal Pliocene, quando le concentrazioni atmosferiche di CO 2 erano simili a quelle attuali
(circa 420 ppm contro le circa 418 ppm attuali), le temperature erano di 2-3 °C più elevate e il livello del mare era di circa 20 m più alto
di oggi.
IOPPIERS – Ice-Ocean Past and Present Interactions in the Eastern Ross Sea
Coordinatore: Michele Rebesco, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
L’obiettivo principale del progetto è indagare le interazioni passate e presenti tra ghiaccio, oceano e sedimenti nell’area dell’Hillary
Canyon (Mare di Ross Orientale) per far luce sulla sensibilità della calotta glaciale Antartica ai cambiamenti climatici previsti per i
prossimi secoli attraverso un’indagine geofisica, geologica e oceanografica integrata.
MORsea – Marine Observatory in the Ross Sea
Coordinatori: Giorgio Budillon, Università degli studi di Napoli “Parthenope”, e Pasquale Castagno, Università degli Studi di Messina
Il progetto MORsea si svolge in continuità con progetti precedenti poiché si occupa della gestione della rete degli osservatori marini,
una serie di strumentazioni oceanografiche che monitorano e forniscono dati sulle acque oceaniche, posizionati fin dal 1994 nel Mare
di Ross.
MYSTERO – Multidisciplinary study of enigmatic mounds in the East Antarctica offshore
Coordinatore: Giorgio Castellan, Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar)
Ha come scopo l’indagine di rilievi sottomarini osservati durante precedenti spedizioni sul margine della piattaforma continentale del
Mare di Ross, al largo di Capo Adare. L’origine di queste strutture, alte decine di metri, larghe centinaia, osservati a profondità tra 400
e 1200 metri, è attualmente sconosciuta ma importante da studiare. I rilievi sottomarini, infatti, influenzano la circolazione marina,
ospitano comunità biologiche specifiche, possono convogliare gas e fluidi profondi dai sedimenti alla colonna d’acqua e preservare
informazioni paleoceanografiche.
–La nave rompighiaccio Laura Bassi
La N/R Laura Bassi è oggi l’unica nave rompighiaccio italiana per la ricerca oceanografica in grado di operare in mari polari, sia in Antartide
