(AGENPARL) - Roma, 3 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 03 December 2025 COMUNICATO STAMPA
PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE “CANNE AL VENTO” DI GALTELLÌ
IL MARE NASCONDE. LA TERRA CUSTODISCE. Antonio Boggio porta “Assassinio all’isola di San Pietro” a Galtellì Venerdì 5 dicembre, ore 19.15, Biblioteca comunale
Galtellì, 3 dicembre 2025 — Ogni isola è un mondo chiuso. Ogni comunità ha i suoi segreti. E ogni morte apparente nasconde una verità che qualcuno ha cercato di seppellire. Venerdì 5 dicembre, alle ore 19.15, la Biblioteca comunale di Galtellì ospita Antonio Boggio per la presentazione di “Assassinio all’isola di San Pietro” (Mondadori), nell’ambito del Premio Letterario Internazionale “Canne al vento”, il primo riconoscimento letterario internazionale della Sardegna. A dialogare con l’autore sarà Graziella Monni.
Carloforte. Un’isola che non è Sardegna ma porta la Sardegna dentro. Abitanti che parlano ligure. Discendenti di pescatori di corallo fuggiti da Tabarka nel Settecento. Un mare che sembra paradiso. Sotto, correnti oscure. Antonio Boggio conosce questo mondo dall’interno. Ci è nato. Ci è cresciuto. E da questo lembo di terra sospeso tra due culture ha fatto nascere il commissario Alvise Terranova: un uomo che ama Tom Waits, le melagrane, il mare d’autunno. Un investigatore che guarda le persone prima dei crimini. Che sa ascoltare. Che capisce che la verità si nasconde nei dettagli che tutti ignorano.
“Assassinio all’isola di San Pietro” è il terzo capitolo della fortunata serie che ha conquistato prima i lettori di Piemme e ora approda al Giallo Mondadori. Un orologiaio e gioielliere trovato morto nel suo negozio. Un suicidio che non convince. Una figlia che racconta di un padre stranamente felice la sera prima di morire. Un questore che vuole archiviare. Un commissario che scava. E quando Terranova scava, emergono abissi.
Boggio scrive noir come si costruiscono orologi: meccanismi perfetti dove ogni ingranaggio conta. La sua scrittura è asciutta. Densa. Ogni parola lavora. Costruisce tensione senza urlare. Disegna personaggi che restano. E usa l’isola come un personaggio vivo: il mare, i vicoli, le architetture che mescolano Liguria e Tunisia, i sapori, i silenzi. Carloforte diventa specchio di ogni piccolo mondo dove tutti si conoscono e proprio per questo i segreti pesano il doppio.
“Portare Antonio Boggio a Galtellì significa chiudere il cerchio di questo Premio con uno sguardo che Grazia Deledda avrebbe riconosciuto,” spiega Giuditta Sireus, direttrice artistica del Club di Jane Austen Sardegna. “Boggio fa quello che la Deledda ha fatto per tutta la vita: guarda dentro le comunità. Racconta i segreti che si tramandano. Mostra come la geografia plasma le anime. E capisce che ogni delitto è sempre, in fondo, una questione di relazioni umane tradite, di bisogni non detti, di verità che qualcuno ha scelto di nascondere.”
Il commissario Terranova indaga con metodo ma anche con empatia. Non è il detective distaccato. È un uomo che porta le sue crepe, le sue incertezze, i suoi affetti complicati. La sua relazione con Elisabetta è in crisi. Il suo intuito infallibile vacilla. Ma proprio questa umanità lo rende credibile. E lo rende capace di vedere quello che altri non vedono: le motivazioni nascoste, i dolori antichi, le scelte disperate che trasformano persone normali in assassini.
Il libro è uscito a maggio 2025 nella collana Giallo Mondadori e ha subito conquistato lettori e critica. Perché Boggio sa fare quello che il noir migliore ha sempre fatto: prendere un caso da risolvere e trasformarlo in specchio dell’animo umano. Ogni indizio è una tessera. Ogni conversazione svela strati. E alla fine, quando la verità emerge, non è mai semplice vendetta o avidità. È sempre qualcosa di più profondo. Di più doloroso. Di più umano.
L’appuntamento è venerdì 5 dicembre alle ore 19.15 alla Biblioteca comunale di Galtellì. L’ingresso è libero e gratuito.
