(AGENPARL) - Roma, 3 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 03 December 2025 COMUNICATO STAMPA
PANE & OLIO 2025: QUANDO L’OLEOTURISMO DIVENTA SISTEMA
La 23ª edizione ha trasformato Ilbono in laboratorio nazionale. Il convegno ha tracciato una strada, le cantine hanno dimostrato che funziona
Ilbono, 3 dicembre 2025 – Ci sono eventi che restano nella memoria come date sul calendario. E ci sono eventi che lasciano un segno concreto, che spostano la percezione di cosa un territorio può diventare. Pane & Olio 2025, andato in scena il 29 e 30 novembre a Ilbono, ha concluso la sua edizione migliore.
Per due giorni, il paese dell’Ogliastra si è trasformato nel punto di riferimento regionale per l’oleoturismo. Non con proclami, ma con i fatti: circa 20 tra cantine storiche e luoghi d’interesse aperti, centinaia di visitatori che hanno attraversato vicoli e soglie solitamente chiuse, un convegno che ha messo intorno allo stesso tavolo istituzioni regionali, esperti nazionali, amministratori e produttori locali. Soprattutto, ha dimostrato una tesi: l’oleoturismo non è slogan ma economia reale quando parte dal basso e sa costruire rete.
Il convegno di sabato mattina nella Sala Polifunzionale è stato il cuore pulsante della manifestazione. “Oleoturismo – Il Turismo Esperienziale dell’Olio” non era il solito panel di circostanza: è stato un confronto serrato, illuminante, che ha offerto strumenti concreti per comprendere come si costruisce davvero un modello di sviluppo.
L’Assessorato Regionale al Turismo, Artigianato e Commercio ha illustrato le politiche di sostegno in Sardegna, dimostrando che la Regione crede in questo settore e sta investendo risorse. Federica Romano, Responsabile Settore Paesaggio, Comunità dell’Olio e Relazioni Internazionali e Associazione Nazionale Città dell’Olio, ha portato un doppio contributo prezioso: la visione di rete dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, mostrando come i territori olivicoli italiani possano collaborare e crescere insieme, e l’analisi dei paesaggi olivetati come archivi viventi di storia e sapienza contadina. Piera Bacciu dell’Agenzia Laore ha raccontato il progetto regionale sull’oleoturismo, fornendo dati e prospettive concrete per gli operatori sardi.
L’intervento di Sebastiano Antioco Congiu, sindaco di Oliena, ha segnato la mattinata con una testimonianza magistrale che ha unito passione civica e visione di futuro. Congiu ha raccontato gli uliveti pascolati di Oliena non come folklore ma come sistema produttivo millenario riconosciuto patrimonio rurale nazionale: un modello dove pastorizia e olivicoltura convivono in equilibrio perfetto, dove le pecore pascolano sotto gli ulivi creando una gestione del territorio che affonda le radici nel Neolitico. Ha dimostrato, dati alla mano, come questo patrimonio sia diventato attrattiva turistica autentica capace di generare economia reale nel rispetto assoluto della tradizione. Un intervento che ha fatto capire a tutti i presenti cosa significhi davvero trasformare identità culturale in opportunità economica senza tradire le radici.
L’esperienza più consolidata è arrivata dall’Umbria. Daniela Tabarrini, direttrice della Strada dell’Olio DOP Umbria, ha raccontato come la sua regione abbia trasformato l’oleoturismo in sistema strutturato: “Frantoi Aperti” coinvolge decine di aziende per un mese intero, genera migliaia di presenze, crea fatturato diretto per i produttori. Non teoria, ma un format collaudato che dimostra: quando si fa rete, l’oleoturismo funziona.
A chiudere la mattinata, le voci di Coldiretti e dei produttori locali, Alessandro Serra e Ilario Fois, che hanno portato la concretezza di chi ogni giorno lavora tra uliveti e frantoi, confermando che c’è voglia di aprire le proprie aziende e raccontarsi, a patto che ci sia un progetto chiaro e condiviso.
Nel pomeriggio di sabato e per tutta la domenica, Ilbono ha dimostrato che la teoria del convegno trova riscontro immediato nella pratica. Le cantine hanno accolto visitatori con degustazioni di olio novello e pane caldo, gli studenti della Scuola Secondaria hanno guidato tour tra i vicoli, le maschere tradizionali Janas e Amaymonaus hanno riempito le strade di storia viva, il Coro Polifonico Bobore Nuvoli diretto dal Maestro Giampaolo Caldino ha intrecciato voci ancestrali con la contemporaneità. L’Associazione Culturale Beranu ha condotto escursioni tra siti archeologici e oliveti monumentali, mentre alla Casa Museo Sa Omu ‘e ir Ducus si è assistito alla trasformazione artigianale del latte in formaggio.
“Questa edizione ha segnato un passaggio decisivo”, dichiara il Centro Commerciale Naturale di Ilbono, organizzatore insieme al Comune e all’Agenzia Laore. “Pane & Olio non è più solo una festa dell’olio: è diventato il punto di riferimento per chi vuole capire come si fa oleoturismo sul serio. Abbiamo messo in dialogo saperi diversi – istituzionali, accademici, produttivi – e li abbiamo tradotti in esperienza diretta per i visitatori. Quando vedi centinaia di persone attraversare le soglie delle cantine, fermarsi ad ascoltare i produttori, camminare tra gli ulivi, capisci che non stai vendendo un prodotto: stai creando relazione tra territorio e persone. Questo è oleoturismo. E Ilbono ha dimostrato di saperlo fare con autenticità e visione. Ora l’obiettivo è consolidare questo modello, renderlo replicabile, farne una leva di sviluppo economico stabile per tutta l’Ogliastra”.
Quando domenica sera le ultime luci si sono spente nelle cantine, Ilbono non ha semplicemente chiuso la 23ª edizione di Pane & Olio. Ha consegnato alla comunità e al territorio un messaggio preciso: l’oleoturismo può essere la risposta alle aree interne che cercano futuro senza tradire la propria identità. Basta crederci davvero e lavorare insieme.
Centro Commerciale Naturale Ilbono
Ufficio stampa – Daniela Usai
