(AGENPARL) - Roma, 3 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 03 December 2025 COMUNICATO STAMPA
“BAILO. L’ARTE ACCESSIBILE A TUTTI”
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DELLA DISABILITÀ, INAUGURATO IL PROGETTO “BAILO. L’ARTE ACCESSIBILE A TUTTI”
Treviso, 3 dicembre 2025
Questa mattina, in occasione della Giornata Nazionale della Disabilità, al Museo Luigi Bailo è stato inaugurato il progetto che elimina barriere fisiche, sensoriali, cognitive, generazionali e culturali per trasformarsi in una fucina di sperimentazioni, in un museo accessibile a tutti, a prescindere dalla fascia di età e dalle abilità fisiche e cognitive. Il progetto “Bailo. L’Arte Accessibile a Tutti” è stato realizzato dai Musei Civici trevigiani anche grazie ai fondi PNRR destinati alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive in Musei, Biblioteche e Archivi, con l’obiettivo di consentire un più ampio accesso e una maggiore partecipazione alla cultura.
La missione perseguita dall’Amministrazione comunale è stata quella di rafforzare la percezione del museo come luogo della città aperto, di unione e confronto, coinvolgendo l’intera comunità locale e favorendo la collaborazione fra diverse realtà del territorio. L’iniziativa nasce infatti dal dialogo e dalla partecipazione di numerose istituzioni locali e nazionali, dal Disability Manager del Comune di Treviso Rodolfo Dalla Mora al Tavolo Provinciale delle Disabilità, il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, l’Ulss n.2 e le sezioni provinciali di Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Ente Nazionale Sordi e ANFFAS. Inoltre, il progetto coinvolgerà gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le IPAB e i centri per anziani. Il nuovo Museo Bailo diventa così, per la comunità, l’istituto principale dove co-creare uno spazio aperto e fruibile da tutti. Un progetto flessibile, implementabile, replicabile e adattabile nel tempo, capace – grazie alle tecnologie attuali e a quelle che verranno – di offrire a ogni visitatore la possibilità di conoscere e vivere pienamente le straordinarie opere conservate nelle raccolte civiche trevigiane. L’arte è di tutti, e al Bailo per la prima volta se ne può fare esperienza in modo davvero universale.
«L’inaugurazione di oggi rappresenta un passo decisivo verso una cultura davvero accessibile, un progetto rivoluzionario in cui noi crediamo tantissimo, anche per la sua replicabilità», le parole del sindaco Mario Conte. «Voglio ringraziare l’assessore alla Cultura Maria Teresa De Gregorio, l’assessore alla Città Inclusiva Gloria Tessarolo e il direttore dei Musei Civici Fabrizio Malachin con tutto il suo staff per l’impegno e la sensibilità con cui hanno lavorato a questo progetto. Il Museo Bailo diventa un luogo in cui ciascuno può sentirsi accolto e protagonista, un patrimonio condiviso che cresce con la nostra comunità».
Cosa troveranno i visitatori. All’ingresso è disponibile una mappa tattile del museo, con planimetria a rilievo per facilitare l’orientamento nelle diverse sezioni e guidare la visita attraverso molteplici percorsi multisensoriali. Al piano terra, un’intera sala è dedicata al percorso tattile, con 20 opere – sculture, bassorilievi, dipinti – che riproducono in tre dimensioni i maggiori capolavori del Museo Bailo: dalla Venere che esce dal bagno di Canova alla Venere dei Porti, dalla Pisana all’Adamo ed Eva di Arturo Martini, da Dopo pranzo alla Moncia di Giovanni Apollonio agli animali di Guido Cacciapuoti, fino a Donna seduta e L’albero di Gino Rossi. Realizzate con gli stessi materiali degli originali (terracotta, gesso, bronzo, ecc.), queste opere possono – anzi devono – essere toccate, offrendo una visita nuova, emozionante e sensoriale.
Sempre al piano terra è stata allestita una nuova sala dedicata ai più piccoli, con tavolini, seggiole e un touch screen che consente di interagire con alcune opere del percorso: i bambini possono giocare con le opere d’arte del museo, reinventandone colori e forme.Tra gioco e apprendimento si colloca anche una seconda installazione multimediale al primo piano, dove le opere vengono proiettate su una tenda speciale che permette al pubblico di interagire con esse. Si tratta di una tecnica innovativa pensata in particolare per chi soffre di problematiche legate alla dis-percezione corporea, ma destinata a coinvolgere tutti i visitatori.