(AGENPARL) - Roma, 3 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 03 December 2025 I consiglieri regionali di opposizione chiedono l’urgente
convocazione in Seconda commissione dei vertici Unicoop Etruria, dei
sindacati e dell’assessore regionale
(Acs) Perugia, 3 dicembre 2025 – “Quanto sta emergendo in queste ore
sulla riorganizzazione di Unicoop Etruria, risultato della fusione tra
Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno, rappresenta un’emergenza
sociale, economica e territoriale per l’Umbria sulla quale agire
immediatamente”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di
opposizione Donatella Tesei, Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora
Pace, Matteo Giambartolomei, Paola Agabiti (Fratelli d’Italia),
Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tp-Uc).
“Ancora più grave – proseguono – è che il piano di fusione
delle due cooperative era noto già dal dicembre 2024, mentre nel
febbraio 2025 l’assessore De Rebotti rassicurava tutti affermando che
‘si tratta di un processo di fusione e non di una crisi aziendale’. A
luglio 2025, infine, abbiamo approvato in Aula una mozione del
centrodestra che chiedeva alla Giunta di aprire un tavolo di confronto
con la nuova dirigenza di Unicoop Etruria, coinvolgendo le sigle
sindacali e i Comuni umbri. Che cosa ha fatto la Regione Umbria in
questo anno? Come mai non hanno monitorato gli sviluppi della fusione?
Possibile che Giunta regionale e assessore competente non sapessero di
quanto sarebbe avvenuto? Secondo le informazioni fornite dai
sindacati, il piano aziendale di Unicoop Etruria prevederebbe la
riduzione di personale delle due sedi amministrative di Vignale
Riotorto e Castiglione del Lago, per complessive 180 unità, mentre
per la rete commerciale è stata annunciata la dismissione di 24 punti
vendita (di cui 10 in Umbria), per circa 340 dipendenti complessivi.
Le possibili cessioni a terzi riguardano 6 punti vendita ex Coop
Centro Italia, 6 ex Unicoop Tirreno e ben 12 della rete Superconti
Supermercati. Tra gli esercizi umbri che rischiano la chiusura
figurano Perugia–San Sisto, Bastia Umbra, Tavernelle, Cannara e dei
punti vendita Superconti di Amelia, Perugia via Settevalli, Todi,
Acquasparta e due di Terni, con un impatto pesantissimo sulle
comunità locali”.
“Di fronte a un quadro così delicato – aggiungono gli esponenti
dell’opposizione a Palazzo Cesaroni – stupisce e preoccupa
l’atteggiamento silente della Regione Umbria che avrebbe dovuto già
da un anno seguire la fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop
Tirreno, monitorare gli scenari occupazionali e pretendere chiarezza
dall’azienda. L’assessore allo sviluppo economico De Rebotti, lo
scorso febbraio, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio
regionale aveva assicurato di avere ‘notizie confortanti’ e che la
fusione ‘non era una crisi aziendale’. Al tempo assicurava che non
risultavano richieste di ammortizzatori sociali, sottolineando impegni
chiari da parte delle cooperative sul fronte occupazionale e che il
processo era oggetto di monitoraggio. Inoltre, nel successivo mese di
luglio l’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità la
mozione del centrodestra relativa all’istituzione di un tavolo di
confronto sull’evoluzione del processo di fusione tra Coop Centro
Italia e Unicoop Tirreno in Unicoop Etruria, atto che è stato votato
da tutti i gruppi consiliari, compresi quelli di maggioranza. Cosa è
stato fatto da quel momento? Oggi la situazione è esplosa e ricade
interamente sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie”.
I consiglieri regionali di opposizione annunciano infine “la
richiesta di convocazione urgente presso la II Commissione consiliare,
dei vertici della Unicoop Etruria, delle organizzazioni sindacali e
dell’assessore regionale allo sviluppo economico Francesco De
Rebotti, affinché vengano chiariti i contorni del piano industriale,
le prospettive occupazionali e le misure che la Regione intende
mettere in campo per scongiurare licenziamenti, cessioni e chiusure”.
RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81404
————– parte successiva ————–
Un allegato HTML è stato rimosso…