(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 02 December 2025 Oggetto: Microplastiche anche nell’insetto più resistente dell’Antartide
COMUNICATO STAMPA
Uno studio internazionale condotto da Università del Kentucky, Unimore ed Elettra Sincrotrone Trieste documenta l’ingestione di microplastiche nell’unico insetto endemico dell’Antartide, sollevando interrogativi sugli impatti a lungo termine dell’inquinamento da plastica su un ecosistema così fragile.
Le microplastiche raggiungono anche gli ecosistemi terrestri più remoti della Terra, fin dentro il fragile suolo antartico. A confermarlo è una nuova ricerca condotta da un team internazionale dell’Università del Kentucky, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e di Elettra Sincrotrone Trieste, con il supporto del consorzio europeo CERIC-ERIC.
Lo studio documenta per la prima volta l’ingestione di microplastiche nel Belgica antarctica, l’unico insetto endemico dell’Antartide e una delle poche specie animali terrestri del continente. Nonostante l’esposizione, tuttavia, gli scienziati indicano come gli effetti fisiologici a breve termine risultino minimi, pur sottolineando la necessità di indagini più approfondite sui possibili impatti a lungo termine.
Precedenti ricerche avevano già dimostrato che le microplastiche possono raggiungere le coste dell’Antartide attraverso trasporto marittimo, pressione antropica, turismo e perfino attività scientifiche. Rimaneva però poco chiaro come questi contaminanti potessero influire sulla fauna del suolo.
Il moscerino antartico svolge un ruolo essenziale nel ciclo dei nutrienti del suolo; qualsiasi impatto sulla sua fisiologia potrebbe influenzare l’intero equilibrio dell’ecosistema terrestre del continente.
