(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 02 December 2025 Aosta, 2 dicembre 2025
Comunicato stampa n. 519/LT
Interpellanza sul “lavoro povero”
Con un’interpellanza discussa nella seduta del 2 dicembre 2025, i gruppi
Lega Vallée d’Aoste e La Renaissance Valdôtaine hanno puntato l’attenzione
sul “lavoro povero”.
Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha richiamato le recenti
dichiarazioni dell’Assessore alla formazione e lavoro, Luigi Bertschy, che
«ha sottolineato come l’alleanza per il lavoro di qualità in Valle d’Aosta
debba misurarsi anche con l’elemento retributivo, perché altrimenti
differenziamo ancora di più il gap tra il guadagno dell’impresa e quello
della forza lavoro, che invece hanno bisogno di crescere insieme: è
necessario ridurre il divario crescente tra profitti delle imprese e salari
dei lavoratori. Gli stessi principi magnificati per il privato devono
valere anche per la Pubblica amministrazione. Per questo chiediamo alla
Giunta se intenda avviare una ricognizione sugli emolumenti dei dipendenti
pubblici per verificare eventuali situazioni di “lavoro povero” e valutare
adeguamenti retributivi coerenti con l’aumento del costo della vita, così
da garantire maggiore serenità alle famiglie.»
«Con l’ultimo rinnovo contrattuale 2022-2024 del comparto unico, che
comprende anche enti locali e enti minori della Regione, è stato
riconosciuto un incremento di quasi tre volte tanto rispetto agli aumenti
nazionali – ha sottolineato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -.
Per la predisposizione, da parte del Comitato regionale per le politiche
contrattuali (Corepoc), delle direttive per i prossimi rinnovi contrattuali
del personale del comparto unico per il triennio 2025-2027, il Dipartimento
personale e organizzazione di supporto al Comitato avrà cura di verificare
i trattamenti economici aggiornati, alla luce degli ultimi rinnovi
contrattuali 2022-2024, dei comparti nazionali Funzioni locali e Funzioni
centrali. I trattamenti economici del nostro comparto risultano
sostanzialmente allineati a quelli delle Funzioni locali e resta da
approfondire il confronto rispetto a quelli del comparto Funzioni centrali,
notoriamente più interessanti. Generalmente gli aumenti sono agganciati a
fenomeni inflattivi con meccanismi di adeguamento al costo della vita. Da
aggiungere infine che l’articolo 14 del decreto legge 25 del 2025 ha
introdotto meccanismi per armonizzare il trattamento economico accessorio
del personale degli enti locali per equipararlo a quello del personale del
comparto Funzioni centrali. Il comma 1-bis consente quindi alle
Amministrazioni, in deroga ai limiti pregressi della spesa del personale,
di incrementare il fondo per il trattamento economico accessorio dei
dipendenti con risorse ulteriori a valere sui bilanci degli enti. Queste
regole, che non sono banali perché rientrano in valutazioni che poi devono
confrontarsi con il dettato normativo, devono essere sempre lette
all’interno della capacità di spesa che, nel settore pubblico come in
quello privato, non è infinita. Il ragionamento deve essere complessivo e
calato sulle diverse realtà che riguardano non solo la Regione ma anche gli
enti locali e tutti quelli inseriti nel comparto unico.»
«La risposta va nella direzione auspicata e sono lieto che ci sia questa
presa in carico – ha replicato il Capogruppo Manfrin -. Tuttavia è
necessario ricordare che, ultimamente, si sono verificate importanti
criticità nel comparto regionale come quella a scapito degli operatori
socio-assistenziali che sono stati esclusi dall’indennità di attrattività
sanitaria, ottenendo un trattamento tanto discriminatorio quanto umiliante.
Ci sono poi dei progetti di inclusione attiva che prevedono politiche
attive realizzate nella forma di cantieri di lavoro destinati a persone a
rischio di esclusione sociale e lavorativa alle quali è riconosciuto un
emolumento di 5 euro l’ora! State davvero andando verso una reale politica
di contrasto al lavoro povero? L’importo elargito dalle cooperative che si
occupano di questi progetti potrebbe essere integrato dalla Regione. Perché
non lo fa?»
