(AGENPARL) - Roma, 1 Dicembre 2025Il campo di studio sulle Neurodivergenze è in rapida espansione e la necessità di chiarezza concettuale e metodologica è cruciale. La recente pubblicazione su SpringerLink della Scoping Review sul tema, condotta da Helen McLennan (2025), fornisce la prima mappatura completa della letteratura esistente sul paradigma e chiama a un approccio più coerente e inclusivo.
Una Scoping Review mira a definire l’estensione, la portata e la natura della ricerca, identificando cosa è stato studiato e, soprattutto, quali sono le lacune conoscitive. Questo lavoro rappresenta un documento di riferimento essenziale per istituzioni, ricercatori e policy maker.
La Mappatura ha rilevato una significativa variabilità nell’uso dei termini “neurodiversità” e “neurodivergenza”. Alcuni studi li utilizzano come un quadro socio-culturale, altri in un contesto puramente clinico. Questo solleva un appello urgente alla comunità scientifica per adottare una terminologia coerente che onori il paradigma socio-culturale (le parole e le frasi scelte devono enfatizzare la normalizzazione delle diversità di funzionamento e l’inclusione, piuttosto che il deficit e la malattia).
Ha anche evidenziato che la maggior parte degli studi si concentra su Autismo e ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività) in età pediatrica, lasciando vaste aree inesplorate. Mancano dati robusti sulle esperienze degli adulti neurodivergenti, sul posto di lavoro, sulle intersezioni con l’identità di genere e l’etnia e sull’efficacia a lungo termine degli interventi accomodanti, cioè di quegli interventi strategici e modifiche all’ambiente che mirano a facilitare la vita quotidiana e a promuovere lo sviluppo di abilità fondamentali. Infine, lo studio ha criticato la persistente prevalenza di ricerche in cui le persone neurodivergenti sono solo “oggetti di studio” anziché partner di ricerca (co-ricercatori). La review spinge per l’adozione di metodologie di ricerca neuro-affermative che coinvolgano attivamente la comunità neurodivergente nella progettazione e conduzione e divulgazione degli studi.
Meritocrazia Italia auspica che questa Scoping Review non resti solo un resoconto della ricerca passata, ma possa diventare un piano d’azione per il futuro, una guida per stabilire priorità strategiche e garantire che la ricerca futura sia scientificamente rigorosa e socialmente inclusiva. Questo significa veicolare più fondi per la ricerca sul lavoro, sull’invecchiamento e sulla salute mentale degli adulti neurodivergenti.
Meritocrazia propone quindi:
– l’istituzione di un Fondo per la ricerca neuro-affermativa (earmarked founding) onde indirizzare gli studi verso aree di impatto sociale per adulti neurodivergenti (sopra i 25 anni), contesti di vita (inclusione lavorativa, accesso ai servizi per la salute) e internazionalità;
– che le Agenzie di finanziamento e gli Enti di revisione etica siano incaricati di adottare, con conseguente modificazione di bandi di finanziamento e dei moduli di richiesta di approvazione etica, linee guida di progetto che richiedano ai ricercatori l’uso della terminologia concordata, in modo da contrastare la variazione semantica, e l’adozione di metodologie partecipative;
– programmi di sviluppo professionale e accreditamento per l’inclusione lavorativa;
– formazione per le risorse umane e i manager del settore aziendale e pubblico sulle best practice di accomodamento per i lavoratori neurodivergenti.
