(AGENPARL) - Roma, 1 Dicembre 2025(AGENPARL) – Mon 01 December 2025 Il Sole 24 Ore Lunedì 1 Dicembre 2025– N.330
La graduatoria finale
La classifica 2025 delle province italiane (ranking,
macro-area Nord, Centro e Sud, provincia, punti,
differenza 2025/24) in base al punteggio medio
ottenuto e la variazione rispetto al 2024
TREND 2025/24
MIGLIORATA
INVARIATA
PEGGIORATA
PUNTI
DIFFERENZA
2025/24
CITTÀ
1. N Trento
648,7
2. N Bolzano
633,0
3. N Udine
613,7
612,4
612,1
610,0
609,2
609,1
608,3
607,2
607,1
605,3
605,0
603,4
603,1
602,7
602,5
602,4
601,3
600,1
599,6
599,1
599,1
598,3
597,5
596,2
595,8
593,1
589,9
588,3
587,8
587,3
586,8
585,2
584,2
583,5
575,5
571,4
567,9
565,5
562,7
558,4
556,6
556,2
550,7
549,2
548,6
548,2
548,1
547,5
546,4
545,3
541,9
541,6
540,8
538,7
538,3
537,6
537,2
533,1
531,6
531,6
526,8
526,2
525,6
523,5
523,3
515,9
515,0
514,9
514,2
509,2
502,9
499,6
496,2
492,4
491,4
490,4
485,4
480,4
479,1
478,6
478,4
476,9
476,2
467,4
461,3
459,5
458,6
458,3
457,4
455,7
454,1
451,7
449,7
448,6
437,9
429,5
420,7
419,2
416,9
412,0
411,5
411,4
–12
–10
–12
–14
–11
–19
–13
–21
–13
–10
–11
–13
105. S Crotone
408,5
106. S Siracusa
405,4
107. S Reggio C.
394,9
Bologna
Bergamo
Treviso
Verona
Milano
Padova
Parma
Forlì Cesena
Modena
Aosta
Cremona
Lecco
Monza Brianza
Trieste
Vicenza
Ravenna
Reggio Emilia
Siena
Ascoli Piceno
Sondrio
Pordenone
Macerata
Cuneo
Brescia
Ancona
Pesaro Urbino
Piacenza
Belluno
Mantova
Gorizia
Firenze
Perugia
Prato
Cagliari
Pescara
Varese
La Spezia
Genova
Arezzo
Novara
Fermo
Terni
Livorno
Rimini
Ferrara
Venezia
Biella
Pavia
Torino
Lucca
Grosseto
Vercelli
Verbano Cusio Ossola
Chieti
Rovigo
Massa Carrara
Savona
Pistoia
Teramo
L’Aquila
Alessandria
Viterbo
Oristano
Campobasso
Sassari
Rieti
Benevento
Avellino
Nuoro
Matera
Imperia
Lecce
Ragusa
Latina
Potenza
Frosinone
Barletta Andria Trani
Brindisi
Isernia
Salerno
Messina
Catanzaro
Trapani
Sud Sardegna
Agrigento
Catania
Palermo
Foggia
Taranto
Cosenza
Caserta
Vibo Valentia
Caltanissetta
Napoli
Nota: province con punteggi uguali possono occupare posizioni
diverse a causa dei decimali contenuti nei valori.
Fonte: elaborazioni Il Sole 24 Ore del Lunedì
Qualità
della vita
Indici
sintetici
Indicatori
Le mappe del benessere
Dalle sei aree tematiche
alle classifiche
per bambini,
giovani e anziani
fino all’indice sulle donne
—da pagina 18 a pagina 25
http://www.qualitadellavita.ilsole24ore.com
Il sito curato da Lab24 dove è possibile
consultare tutte le classifiche
illustrazione di federico tramonte
Città attrattive ma non elitarie
L’indagine. Centri urbani sempre più popolati: le maggiori opportunità alimentano tensioni su casa, sicurezza
e smog. Il mix di 90 indicatori diventa un’utile piattaforma per governare lo sviluppo con un occhio al benessere
Michela Finizio
n vent’anni la città metropolitana
di Roma ha visto crescere la sua popolazione del 20% nelle periferie,
mentre dentro la Capitale l’aumento si è fermato al 7 per cento. Bologna ha calamitato 22mila nuovi residenti in centro (+6%), oltre 63mila
nella cintura urbana (+11,1%). Il trend
di Milano è simile, ma più equilibrato:
in città l’aumento è stato dell’8,5%,
nell’hinterland del 9,1 per cento. Il richiamo deriva da un mix di ingredienti: lavoro, istruzione, imprenditoria, offerta culturale. Maggiori opportunità si traducono così in un Pil
pro capite più elevato.
Fatto sta che l’attrattività demografica non sempre si sposa con la
Qualità della vita, in tutte le sue sfaccettature. I processi di urbanizzazione
generano conflittualità che vanno go-
vernate con l’occhio fisso sui livelli di
benessere. A questo punta l’indagine
del Sole 24 Ore, giunta alla sua
36esima edizione, offrendo un cruscotto di 90 statistiche utili come piattaforma – attraverso lo storytelling
della graduatoria provinciale – per
unire fragilità e best practices in progettualità politiche sul territorio.
Nel rapporto «Cities for all ages»,
pubblicato in aprile dall’Ocse, si parla
di “città escludenti”, cioè poco inclusive sul piano sociale e generazionale,
come sottolineato anche dagli indici
della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani del Sole 24 Ore presentati al Festival dell’Economia di Trento
lo scorso maggio. La quota di anziani
(65 anni e più) che vive nei contesti urbani dei 35 Paesi Ocse è salita dal
20,9% del 2020 all’attuale 27,9 per cento. I prezzi delle case sono aumentati
del 77% dal 1996 al 2022, a fronte di un
Nei prossimi
anni la
competizione
tra i centri
urbani
si giocherà
sul piano
della Qualità
della vita
aumento del Pil del 29% nello stesso
periodo. Il risultato sono squilibri sociali e sovrappopolamento. Basta
pensare che, secondo il Piano Casa
Milano 2023-2025, la città necessita di
80mila nuove abitazioni entro il 2030:
un fabbisogno abitativo che richiede
investimenti per 8 miliardi di euro solo per l’edilizia residenziale sociale.
La governance va poi intensificata
su ambiente e servizi. L’ultimo rapporto «Mal’aria» di Legambiente ha
certificato che, nel 2024, 25 città italiane hanno superato i limiti di legge per
il Pm10 (35 giorni all’anno con una
media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo). Un recente
approfondimento del Wwf ha rilevato, inoltre, che l’Italia è stato il terzo
Paese europeo per danni economici e
perdite di vite umane causati da eventi meteo-climatici estremi tra il 1980
e il 2022. Continuando a distinguersi
in Europa con il primato – negativo –
di auto registrate ogni 100 abitanti,
anche se The Economist incorona le
città italiane tra le aree urbane più a
misura di pedone (Milano prima, Torino terza, Genova nona nella ricerca
«A universal framework for inclusive
15-minute cities»).
Nel frattempo la letteratura scientifica concorda nel sostenere che la
crescita della popolazione urbana
continuerà anche nei prossimi anni (si
veda pagina 26), mentre dal 2014 al
2024 quella nelle aree interne è diminuita del 5 per cento. Intanto la trappola demografica inchioda il Paese in
un inverno sempre più rigido, con nascite in calo annuo del 5,4% nei primi
otto mesi del 2025 (Istat). In questo
contesto l’attrattività demografica tra
le città si giocherà proprio sul piano
del benessere e della Qualità della vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Lunedì 1 Dicembre 2025 – N. 330
Qualità della vita 2025
La classifica generale
Trento torna in vetta
Si conferma il Nord-Est
e Roma guida la risalita
delle città metropolitane
I risultati. Bolzano e Udine al secondo e terzo posto in una top ten che premia
i territori settentrionali, incluse le aree di Bologna (quarta) e Milano (ottava)
Reggio Calabria ancora in coda a una graduatoria estremamente polarizzata
Marta Casadei
Michela Finizio
a Qualità della vita è la dimensione del benessere che
più impatta sulla percezione
soggettiva. La soddisfazione
personale verso il contesto
urbano in cui si vive, non sempre allineata alle performance rilevate dagli
indicatori statistici, nelle province di
Trento e Bolzano si sposa perfettamente con i risultati della 36esima
edizione dell’indagine del Sole 24 Ore
che incorona questi territori in cima
alla classifica. È proprio nelle due province autonome che, secondo l’ultima
rilevazione Istat sugli «Aspetti della
vita quotidiana» (pubblicata a maggio 2025) si registra il più elevato livello di soddisfazione per la vita
espresso dal 61,9% dei cittadini.
Con la leadership di Trento e Bolzano, incoronate dall’edizione 2025
della Qualità della vita tra le 107 province italiane esaminate, per una volta la percezione soggettiva coincide
dunque con i dati frutto di monito-
online
Sul sito del Sole 24 Ore è possibile
consultare le classifiche complete e
selezionare ogni singola provincia per
visualizzarne nel dettaglio le perfor-
mance nei 90 indicatori dell’indagine
2025 e l’andamento storico del
territorio nelle sei classifiche tematiche della Qualità della vita dal 1990.
qualitadellavita.ilsole24ore.com
raggi empirici: sono 90 gli indicatori
statistici utilizzati, forniti alla redazione da fonti certificate, che misurano il benessere nei territori italiani.
In particolare per il Trentino si
tratta di una convalida: la provincia,
che sale di un gradino e arriva al primo posto, quest’anno ha già vinto due
tappe intermedie con indici tematici
che contribuiscono a dare forma alla
classifica di fine anno: l’Indice della
sportività ed Ecosistema urbano,
pubblicati sul Sole 24 Ore tra settembre e ottobre scorso. Il primato di
Trento rappresenta anche un ritorno: il palmarès trentino, dal 1990 al
2024, conta due ori, tre medaglie d’argento e ben nove di bronzo.
Stringendo l’inquadratura sulle
statistiche, il Trentino è uno dei più
longevi e in salute: “batte” la media italiana in più della metà dei 134 indicatori considerati dal rapporto sul Benessere equo e sostenibile dell’Istat, molti
dei quali inclusi tra i 90 della Qualità
della vita. Perfino la percezione della
sicurezza è elevata: sette persone su 10
camminerebbero da sole al buio.
Trento è la punta di un iceberg
che poggia sulla solidità dell’arco alpino. Sul podio dell’edizione 2025,
salgono anche Bolzano (già cinque
volte prima, l’anno scorso era terza)
e Udine, vincitrice dell’edizione
2023. Il territorio altoatesino viene
spinto in seconda posizione dalle
performance in «Affari e lavoro» e
dai primati in alcuni importanti indicatori tra cui il quoziente di natalità (i nuovi nati ogni 1000 abitanti sono 8,4 contro i 6 della media nazionale). Udine, invece, è nella top 10
della classifica che misura la qualità
di «Ambiente e servizi», terza per
densità di impianti fotovoltaici.
La top 10 è tutta settentrionale e
premia, come spesso accade nella”bilancia” dei 90 indicatori, piccole province come Bergamo (vincitrice nel
2024, ora al 5° posto), Treviso, Padova
(che ritorna tra le teste di serie dopo
30 anni di assenza: era nona nel 1994)
e Parma. E segna il ritorno all’apice
della classifica generale anche delle
grandi aree metropolitane come Bologna e Milano, rispettivamente al 4°
RRARA
ROVIGO
CHIETI
VERBANO C. O.
VERCELLI
GROSSETO
LUCCA
TORINO
PAVIA
BIELLA
CULTURA
E TEMPO LIBERO
GIUSTIZIA
E SICUREZZA
PISTO
AMBIENTE
E SERVIZI
DEMOGRAFIA,
SOCIETÀ E SALUTE
AFFARI
E LAVORO
L’AQ
VARIAZIONE CLASSIFICA
GENERALE RISPETTO AL 2024
RICCHEZZA
E CONSUMI
SAVONA
CLASSIFICA
GENERALE
MASSA CA
Le posizioni provincia per provincia
PALERM
FOGGIA
TARANTO
CATAN
Clima
Criminalità
CALTANISSETTA
NAPOLI
VIBO VALENTIA
CASERTA
COSENZA
getty images
CROTONE 105
SIRACUSA 106
REGGIO C. 107
Roma.
Guadagna 13
posizioni rispetto
all’edizione 2024
Il Sole 24 Ore Lunedì 1 Dicembre 2025 – N. 330
AFFARI
E LAVORO
CULTURA
TEMPO LIBERO
RICCHEZZA
E CONSUMI
CLASSIFICA
GENERALE
DEMOGRAFIA,
SOCIETÀ, SALUTE
GIUSTIZIA
SICUREZZA
AMBIENTE
E SERVIZI
ULTIMA POSIZIONE
PRIMA POSIZIONE
VARIAZIONE NEGATIVA RISPETTO AL 2024
VARIAZIONE POSITIVA RISPETTO AL 2024
Sport
1 TRENTO
teso nella sua accezione più ampia
che comprende anche le isole, è Cagliari, che sale di cinque gradini e si
piazza 39ª, seguita da Bari (67ª, ma
in calo di due posizioni), Messina
(91ª), Catania (96ª, in calo però di 13
posizioni), Palermo (97ª)e Napoli
(104ª) e Reggio Calabria, ultima per
il secondo anno consecutivo.
Il vertice della classifica è un buon
mix tra piccole province e aree metropolitane del Nord ma,come detto
per individuare il primo territorio
meridionale bisogna tornare al 39°
posto di Cagliari. Il dato conferma
una spaccatura geografica che, in 36
edizioni della Qualità della vita non
ha accennato a sanarsi, nonostante
i punti di forza del Sud nella demografia, nel clima, nel costo della vita
decisamente più accessibile, e i fondi
(inclusi quelli del Pnrr) che negli anni hanno contribuito a dare una
spinta alle imprese e al Pil dei territori in questione: le ultime 22 classificate, infatti, continuano a essere
province meridionali.
2 BOLZANO
Anziani
BOLOGNA
BERGAMO
TREVISO
VERONA
MILANO
PADOVA
PARMA
3 UDINE
FORLÌ CES
Bambini
Donne
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e all’8° posto, in testa per «Demografia, società e salute», la prima e per
«Ricchezza e consumi» e «Affari e lavoro» la seconda.
Nel complesso, le città metropolitane registrano un miglioramento
rispetto all’edizione 2024: solo due
su 14, Bari e Catania, calano di posizione rispetto all’indagine dell’anno
scorso, mentre altre due (Firenze,
36ª, e Messina, 91ª)risultano stabili.
La competitività di questi territori
sul piano degli affari e del lavoro, ma
anche l’attrattività su quello degli
studi e dell’offerta culturale, contribuiscono dunque a mitigare la presenza di disuguaglianze accentuate
che rende queste aree più esposte alla polarizzazione interna. A guidare
la risalita con un avanzamento di 13
posizioni è la Capitale, che si piazza
46ª, mentre Genova sale di 11 gradini
arrivando al 43° posto. In miglioramento anche le già citate Bologna,
che rimane tra le prime dieci ma a +5
sul 2024, e Milano (+4). Torino sale di
una posizione (57ª) . La prima area
metropolitana del Mezzogiorno, in-
Ecosistema
urbano
Amministrazioni
locali
MODEN
AOSTA
Giovani
E T IC
I SI N T
PROVINCE VINCITRICI INDIC
VENEZIA
FERRARA
RIMINI
LIVORNO
TERNI
FERMO
NOVARA
getty images
LA SP
AREZZO
Padova.
Dopo 30 anni di
assenza torna tra
le prime dieci
nota metodologica
Novanta indicatori in sei gruppi
Anche quest’anno l’indagine della
Qualità della vita del Sole 24 Ore
prende in esame 90 indicatori,
suddivisi nelle sei macrocategorie
tematiche (ciascuna composta da
15 indicatori) che accompagnano
l’indagine dal 1990:
1. ricchezza e consumi;
2. affari e lavoro;
3. ambiente e servizi;
4. demografia, società e salute;
5. giustizia e sicurezza;
6. cultura e tempo libero.
L’aumento da 42 a 90 indicatori,
proposto dal 2019 in poi, consente
di misurare molti aspetti del
benessere. Gli indicatori sono tutti
certificati, forniti al Sole 24 Ore da
fonti ufficiali, istituzioni e istituti di
ricerca (come il ministero
dell’Interno o della Giustizia, Istat,
Inps, Siae e Banca d’Italia; oppure
forniti alla redazione da realtà
certificate, tra cui Scenari
Immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia,
Iqvia, Tagliacarne e Infocamere).
Il punteggio da mille a zero
Per ciascuno dei 90 indicatori,
mille punti vengono dati alla
provincia con il valore migliore e
zero punti a quella con il peggiore, in
base ad un “senso di lettura” del
parametro (positivo e negativo)
definito dalla redazione in virtù del
rapporto con la “qualità della vita”
delle persone. Il punteggio per le
altre province si distribuisce in
funzione della distanza rispetto agli
estremi (1.000 e 0). In seguito, per
ciascuna delle sei macro-categorie
di settore, si individua una
graduatoria determinata dal
punteggio medio riportato nei 15
indicatori, ciascuno pesato in modo
uguale all’altro (1/90). Infine, la
classifica finale è costruita in base
alla media aritmetica semplice delle
sei graduatorie di settore.
l’obiettivo di tenere conto dei fatti
che hanno scandito i mesi più
recenti. Rispetto all’edizione
precedente del 2024, sono oltre
sessanta gli indicatori rimasti
invariati, semplicemente aggiornati
all’anno nuovo; mentre 23
parametri sono stati rinnovati
per necessità o per raccontare
meglio l’attualità.
I dati aggiornati al 2025
L’indagine della Qualità della vita,
pubblicata sempre a fine anno,
utilizza statistiche consolidate
aggiornate, di solito riferite all’anno
precedente (in questo caso il 2024).
Oltre una ventina di parametri sono
addirittura aggiornati al 2025 (ad
esempio allo scorso settembre) con
Gli indici sintetici
Nell’indagine sono presenti alcuni
“indici sintetici” già pubblicati sul
Sole 24 Ore nel corso dell’anno,
elaborati da istituti terzi o
direttamente dal Sole 24 Ore,
che a loro volta aggregano più
parametri in modo tematico. Tra
questi, ad esempio, l’Indice di
sportività di PtsClas, Ecosistema
urbano di Legambiente, l’Indice
della qualità dell’amministrazione
comunale (Maqi) e gli indici verticali
come l’Indice del clima e gli indici
della Qualità della vita di bambini,
giovani e anziani e delle donne.
Il download degli indicatori
Anche quest’anno i dati raccolti alla
base dei punteggi sono resi
disponibili in formato machine
readable (che consente il riuso e la
rielaborazione, eccetto che per uso
commerciale) nella pagina GitHub
del Sole Ore da parte di cittadini,
ricercatori, media e decisori.
https://github.com/IlSole24Ore
Per informazioni sull’indagine:
Elaborazione dati
A cura di Andrea Gianotti e Marco
Guerra (Centro Studi Il Sole 24 Ore)
e Marina Caporlingua
Realizzazione infografiche
A cura dell’area infografici
del Sole 24 Ore
Art direction
Adriano Attus
Visualizzazione dati online
Lab24 del Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore Lunedì 1 Dicembre 2025– N.330
province a confronto
Sul sito del Sole 24 Ore è possibile
selezionare ogni singola provincia per
visualizzare una pagella che ne raccoglie le performance nei 90 indicatori
Qualità della vita 2025
La prima e l’ultima
dell’indagine 2025, l’andamento
nelle sei classifiche tematiche dal
1990 e mettere a confronto due
territori diversi a propria scelta.
qualitadellavita.ilsole24ore.com
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Il territorio. La commissione Ue colloca l’intera area del Trentino al primo posto in Italia per innovazione
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In positivo. La provincia calabrese è settima per quoziente di natalità
A Trento la spinta arriva Reggio Calabria, i dati
da ricerca e investimenti infrangono l’illusione
In testa. Non mancano le sfide: mobilità, tensione abitativa, start up
Il sindaco Ianeselli: «Guardiamo a esperienze europee più avanzate»
In coda. L’area è oltre la 100ª posizione in 27 dei 90 indicatori. Pesano
i redditi bassi ma anche lo spopolamento: emigrano giovani e anziani
Luca Benecchi
Lello Naso
Dal nostro inviato
TRENTO
ome molte altre amministrazioni comunali, ogni
anno aspettiamo la classifica della Qualità della vita
con un po’ di apprensione. Siamo
dunque molto contenti che Trento
anche quest’anno si sia confermata ai
vertici». Secondo il sindaco Franco
Ianeselli, l’ottimo risultato è in parte
il frutto di politiche di lungo corso, come quelle riguardanti la raccolta differenziata, in parte invece è legato a
iniziative più recenti, come gli investimenti per l’infanzia, con il drastico
abbattimento delle rette dei nidi accompagnato dall’aumento dei posti.
«Le sfide per il futuro sicuramente
non mancano – ha continuato il sindaco – e riguardano temi diversi, a