(AGENPARL) - Roma, 28 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 28 November 2025 “TAGLIATI PER AMMINISTRARE”. E’ BENE CHE I CITTADINI SAPPIANO. I TAGLI AI
COMUNI PROMOSSI DAL GOVERNO MELONI METTONO A SERIO RISCHIO L’EROGAZIONE DEI
SERVIZI PUBBLICI AI CITTADINI. SOLO QUEST’ANNO, 50 MILIONI IN MENO PER
ROMA: PIU’ DI 3 MILIONI A MUNICIPIO.
I tagli ai Comuni determinati dalla Legge finanziaria del Governo Meloni
peseranno sui Comuni per quasi 500 milioni. Il solo Comune di Roma ha
subito, solamente quest’anno, tagli per 50 milioni di euro sulla spesa
corrente. Tradotto, più di 3 milioni di euro a Municipio. Hanno deciso di
tagliare la vita quotidiana delle persone, soprattutto di quelle più
fragili, senza passare dal via. Intanto per le armi, per i condoni e per il
ponte sullo stretto, le risorse le trovano senza battere ciglio. Al netto
delle cifre va sottolineato con forza che il fondo per la morosità
incolpevole ed il fondo casa sono di fatto definitivamente desertificati,
con buona pace del diritto all’abitare. Non ci saranno risorse adeguate per
il Trasporto Pubblico locale, quindi a sostegno della mobilità sostenibile
e per tutte le infrastrutture collegate come ad esempio le piste ciclabili.
I tagli alle risorse destinate agli Enti locali oltre a pregiudicare
l’erogazione dei servizi ordinari determinano il concreto rischio di aprire
spazi alle infiltrazioni criminali in quanto le “mafie”, come risaputo,
occupano gli spazi lasciati vuoti dalle Istituzioni quando queste ultime
non riescono a dare risposte concrete alle necessità primarie dei
cittadini. I tagli alle risorse destinate agli Enti locali determineranno
inevitabilmente un arretramento rispetto agli investimenti da destinare
alla lotta ai cambiamenti climatici così come al dissesto idrogeologico.
Non per ultimo, i tagli alle risorse destinate agli Enti locali
determineranno il ricorso sempre più massivo alle privatizzazioni ed alle
esternalizzazioni dei servizi, pratiche che nel tempo hanno dimostrato di
produrre precarietà, incertezza, ricattabilità dei lavoratori, generando
costi enormi per i cittadini, assorbiti nel crescente debito pubblico, a
fronte di un servizio erogato sempre più spesso di scadente qualità. A
tutto questo abbiamo detto un severo no. Abbiamo impegnato Presidente e
Giunta a rappresentare in tutte le sedi la posizione di netto dissenso
sulle proposte contenute nel testo della Legge Finanziaria per il 2026,
chiedendo inoltre di sollecitare l’ANCI affinché promuova un’Assemblea
nazionale di tutti gli amministratori a Roma allo scopo di sostenere
ulteriormente l’esigenza di profondi cambiamenti all’articolato riferito
agli Enti locali. Chiediamo inoltre a Governo e Parlamento di dar vita ad
una stagione di investimenti sui Comuni, con particolare attenzione ai temi
delle politiche abitative così come della tutela ambientale e della
mobilità sostenibile, cancellando immediatamente l’accantonamento
obbligatorio di parte delle entrate correnti in un fondo per i futuri
investimenti. Per tutelare il diritto di cittadinanza serve un immediato
cambio di passo. Da Roma può e deve partire un’inversione di tendenza
rispetto alle scelte promosse dalla destra italiana.
Marco Possanzini, Consigliere AVS Municipio Roma X