(AGENPARL) - Roma, 28 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 28 November 2025 48° STAGIONE DI MUSICA DA CAMERA
Giovedì 4 dicembre, ore 21 – Teatro sociale “G. Busca”– Alba
“DIALOGO MUSICALE SENZA TEMPO”
Dai classici ai Contemporanei
QUARTETTO GIOVANNI MOSCA
CLAUDIA LA CARRUBBA, violino – LAURA FERRARA, viola
LIDIA MOSCA, violoncello – ELISA FERRARA, pianoforte
PROGRAMMA
W. A. Mozart
Quartetto per pianoforte e archi k 478 in sol minore
(Allegro, Andante, Rondò-Allegro)
A. Ferrara
Suite “Come un fiume” per pianoforte e archi
(Come un fiume, L’airone, Essenza)
L. A. Le Beau
Quartetto per pianoforte e archi Op. 28 in fa minore
(Adagio-Allegro)
G. Mahler
Klavierquartett per pianoforte e archi in la minore
(Nicht zu schnell)
Il programma proposto è un dialogo tra epoche e stili, un incontro tra il passato e
il presente che celebra la continua evoluzione del linguaggio musicale.
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Il Quartetto in sol minore K. 478 di Wolfgang Amadeus Mozart, composto a Vienna nell’ottobre
del 1785, è considerato la prima manifestazione compiuta della concezione moderna della musica
da camera con pianoforte. Una sorta di rivoluzione sotto tre differenti aspetti: la destinazione, la
complessità della scrittura e il contenuto. Fino a quel momento, la musica da camera con pianoforte
era stata concepita principalmente per esecutori dilettanti, ma con il Quartetto K. 478 si assiste a un
netto cambiamento. L’ampia durata, l’elaborata struttura musicale, che per complessità si avvicina a
quella di un Concerto per pianoforte – il genere cui Mozart si dedicò con particolare insistenza nei
primi anni viennesi– rivelano l’intento del compositore di elevare il quartetto con pianoforte a una
dimensione più ambiziosa. Quest’opera, infatti, è pensata per musicisti professionisti ed è destinata
a un pubblico di raffinati intenditori.
L a suite ”Come il fiume” composta da Antonio Ferrara nel 2023, nasce da una suggestione: la
lettura dell’omonimo romanzo di Teresa Angela Del Carmine, edito da Albatros. Si sviluppa in tre
movimenti dal carattere danzante: Come un fiume – L’airone – Essenza. Nel primo e nell’ultimo
movimento, che si presentano nella classica forma tripartita, il ritmo di danza viene forzato e
scardinato nella sua regolarità creando effetti di spaesamento. Il movimento centrale è caratterizzato
da un elemento ripetitivo in un crescendo sonoro coinvolgente. Un percorso ritmico e melodico
pulsante, che accompagna l’ascoltatore in un viaggio di emozioni fortemente evocativo.
Antonio Ferrara pianista, direttore d’orchestra, compositore e divulgatore. Ha pubblicato per la
Casa editrice musicale “Edizioni Carrara” e per il “Gruppo editoriale Capitello”. È stato docente
presso i Conservatori di Vicenza, Novara, Torino e Cuneo.
I l Quartetto op. 28 in fa minore fu composto nel 1884 da Luise Adolpha Le Beau, pianista e
compositrice talentuosa che riuscì ad emergere in un’epoca in cui la creatività femminile era spesso
ignorata e la diffusione delle proprie opere risultava particolarmente ardua. Frequentò musicisti del
calibro di Liszt e Brahms e prese lezioni di pianoforte dall’eccellente virtuosa Clara Wieck
Schumann. Apprezzata da grandi direttori d’orchestra, stimata dal pubblico e dalla critica, era
soprannominata “lady emancipata”. Vinse numerosi concorsi di composizione e collaborò con la
scrittrice Luise Hitz, mettendo in musica alcune sue poesie. Nel 1889 la rivista Neue Musik Zeitung
le dedicò un articolo che ne esaltava il talento, pur con toni oggi discutibili: “dobbiamo rilevare che
la signora Le Beau compone come un vero uomo, con una musicalità totale, ma anche che non si
comporta come alcune compositrici che tentano di convincere gli uomini della loro originalità con il
movimento dei capelli”. Compositrice quasi del tutto dimenticata, meriterebbe senza dubbio
maggiore attenzione.
Composto nel 1884, il Quartetto op. 28 rappresenta una delle opere più significative della
produzione cameristica di Le Beau, in cui la compositrice riuscì a coniugare la struttura classica con
un’intensa carica espressiva. Di questa opera viene eseguito il primo movimento, che si apre con
un’introduzione lenta e drammatica, subito proiettata nell’Allegro con fuoco, ricco di energia
romantica e costruito su un serrato dialogo tematico. La dialettica tra tensione e distensione,
sostenuta da una scrittura densa e brillante, mette in luce la perfetta padronanza formale della
compositrice e la sua capacità di dare voce a un romanticismo personale e appassionato.
Dall’ascolto di questo movimento emerge la qualità dell’invenzione melodica e la forza drammatica
che caratterizzano l’intero quartetto. Questa pagina musicale merita di essere riscoperta, sia per il
suo valore artistico, sia per la sua importanza storica nel panorama cameristico ottocentesco.
Il Klavierquartett di Gustav Mahler in la minore, rivela una parte intima e giovanile dell’autore.
