(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 27 November 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 27/11/2025, ore 11:54
Nota ai media!
————–
I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consiglieri.
Consiglio
Lavori Consiglio: Scuola dell’infanzia e obbligo vaccinale 2, carenza di insegnanti
Franz Ploner (Team K) ha chiesto votazione separata di premesse e parte dispositiva: le premesse contenevano così tanti allegati che era stato impossibile valutarle nel complesso. L’obbligo vaccinale, ha aggiunto, non è più adeguato ai tempi: sarebbe più sensata un’opera di sensibilizzazione, ma purtroppo la normativa statale prevede un obbligo di 12 vaccinazioni tra 0 e 12 anni, e lo Stato è sovrano in questo campo. Non è giusto consentire la frequenza scolastica solo se si è vaccinati: va garantito ai genitori il diritto di valutare qual è il vantaggio o lo svantaggio per i propri figli, lasciando libertà di scelta. Quanto vale per la scuola deve valere anche per la scuola dell’infanzia. La segnalazione alla Procura è assolutamente esagerata.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che nella propria famiglia si era sempre parlato delle vaccinazioni, e che si sarebbe voluto maggiori informazioni: cosa è contenuto nelle vaccinazioni, da cosa proteggo mio figlio ecc. una campagna informativa sarebbe utile per molte famiglie. Durante la pandemia sono stati fatti molti errori, e l’obbligo vaccinale ha portato molti problemi, creati dalla politica: è chiaro che non è la situazione giusta. Tra il resto, pare che, finché esso non c‘era, il tasso di vaccinazione dei bambini era più elevato. La politica deve lasciare la responsabilità alle persone. Ha quindi sostenuto la mozione “non solo come politico, ma come padre di famiglia”.
Si è detta d’accordo Myriam Atz (Süd-Tiroler Freiheit), aggiungendo che le persone non ne possono più delle imposizioni della politica e ritengono di avere le competenze per informarsi. da un lato si parla di democrazia diretta, dall’altro si toglie ai cittadini la possibilità di prendere decisioni; questo, in un campo sensibile, imponendo ai genitori delle decisioni sui propri figli. La legge prevede l’obbligo scolastico, indipendentemente dal requisito della vaccinazione: questo deve valere anche per l’anno obbligatorio di scuola dell’infanzia. Anche il personale scolastico lamenta di dover verificare lo stato vaccinale, compito che spetterebbe alla sanità.
Paul Köllensperger (Team K) ha condiviso l’idea che l’obbligo vaccinale sia incompatibile con quello scolastico. Questo per il suo gruppo valeva anche nel caso della vaccinazione da Covid 19. La collega Holzeisen in questo caso ha ragione: il suo gruppo non è contrario alla vaccinazione, ma i bambini hanno il diritto di frequentare la scuola. Ha quindi spezzato una lancia a favore della vaccinazione per il morbillo, per contrastarne la diffusione.
Dai banchi dei consiglieri, l’ass. Marco Galateo (Fratelli d’Italia) ha sottolineato due principi fondamentali: il diritto dei genitori di veder garantito il diritto allo studio dei propri figli e quello alla libertà vaccinale, da sempre difesa da Fratelli d’Italia, anche durante il covid. Il partito ha preso anche l’iniziativa di avviare una commissione a livello parlamentare per valutare le decisioni prese durante la pandemia, e al suo interno l’ex capo di gabinetto del Min. Speranza ha confermato che allora la pandemia venne usata per scopi politici. Il Governo aveva generato le restrizioni piú ampie d’Europa, senza risultati incoraggianti. Egli però voterà contro la mozione perché in merito manca la competenza provinciale, e perché l’introduzione dell’anno obbligatorio della scuola dell’infanzia è stata voluta per aiutarli ad avere un maggior successo formativo, soprattutto in una terra mistilingue con presenza di bambini con background obbligatorio, e questa obbligatorietà porta con sé tutte le prescrizioni previste per la primaria. Le comunicazioni alla Procura non riguardano la situazione vaccinale, ma solo l’iscrizione alla scuola dell’obbligo.
L’ass. Philipp Achammer ha rilevato quest’ultimo punto: non è vero che si denunciano alla Procura i bambini non vaccinati; la segnalazione riguarda solo la questione del diritto allo studio, avendo la Provincia la competenza per il terzo anno obbligatorio della scuola dell’infanzia. Ogni genitore, tra il resto, può rilasciare una dichiarazione in cui sostiene di occuparsi autonomamente del raggiungimento degli obiettivi formativi del figlio, come per la scuola obbligatoria. Si segnala solo nel caso in cui i genitori non forniscono tale dichiarazione, perché in questo caso viene violato il diritto del bambino alla formazione. Egli ha già detto di non essere entusiasta di certe misure, ma bisogna valutare le competenze: diritto alla salute e alla scuola non dovrebbero essere messi in competizione, ma questa è una normativa nazionale, la Provincia non può intervenire. Renate Holzeisen ha detto all’assesore che continua a dare disinformazione, e riferito quanto riporta l’articolo 5 della delibera. Ha ricevuto, ha aggiunto, tante lettere di sindaci che ammoniscono genitori, avvertendoli della segnalazione alla Procura. A Galateo ha rinfacciato l’ipocrisia di Fratelli d’Italia che da un lato parla della libertà dei genitori di decidere sulla salute dei propri bambini e del diritto fondamentale all’istruzione, dall’altro vota contro la mozione. Molti hanno votato Galateo e Scarafoni per vedere garantita questa libertà, ma così non è. Si sarebbe dovuto interpellare la Conferenza Stato Regioni già da molti anni, perché la legge Lorenzin prevede la revisione triennale dell’obbligo vaccinale, “ma il Governo non fa niente”.
Sven Knoll (STF) ha detto ad Achammer di non aver mai affermato che la Giunta segnalerebbe i bambini, come sostenuto ieri dall’assessore, e questi ha risposto ribadendo che aveva voluto dire che la segnalazione avviene per la violazione del diritto alla formazione, non per via della mancata vaccinazione. La mozione è stata votata per parti separate e respinta: le premesse con 3 sì, 22 no e 9 astensioni, il punto 1) con 16 sì e 17 no, il 2) con 17 sì e 17 no.
La seduta è stata quindi interrotta su richiesta di Andreas Colli (Wir Bürger – Noi cittadini – Nëus Zitadins) per un confronto tra i componenti dell’opposizione.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha quindi presentato la Affrontare in modo proattivo la carenza di insegnanti in Alto Adige Nuove opportunità per gli “ambasciatori” della professione di insegnante e per gli insegnanti in pensione? (presentata dai conss. Leiter Reber, Köllensperger, Ploner A., Ploner F. e Wirth Anderlan il 10/11/2025), cofirmata da Freie Fraktion, Team K, JWA Wirth Anderlan, SVP, al fine (VERSIONE EMENDATA) 1. di promuovere in modo proattivo l’interesse delle e dei giovani per l’insegnamento e di inviare nelle scuole medie e superiori dell’Alto Adige “ambasciatrici” e “ambasciatori” di queste professioni affinché informino le studentesse e gli studenti sulla varietà e diversità delle professioni didattiche e li invoglino a lavorare nel settore dell’istruzione; 2. di incoraggiare attivamente la permanenza al lavoro delle e degli insegnanti dopo la pensione e – di verificare quali siano le misure necessarie per poter mettere a frutto l’esperienza e la motivazione di insegnanti in pensione nella scuola e nel settore dell’istruzione e formazione, – di prendere contatto con gli organi statali e con l’Istituto di previdenza INPS per trovare soluzioni affinché il lavoro delle e degli insegnanti che dopo il loro pensionamento svolgono dei servizi nella pubblica istruzione possa essere retribuito senza ripercussioni negative sul trattamento pensionistico. È necessario avere più apprezzamento per gli insegnanti, ha detto Leiter Reber, sottolineando che per tutti i vari gradi ci sono insegnanti ottimi, e non bisogna generalizzare criticando un intero gruppo, imputando loro di essere fannulloni e di avere ferie lunghe: tutti coloro che dicono che insegnare non è difficile non sanno cosa significhi. Accanto a una retribuzione allettante e a buone condizioni di lavoro, elementi che la politica e l’amministrazione scolastica provinciale sono chiamate a garantire, nella scelta di una professione sono determinanti le competenze sociali e tecniche, l’entusiasmo e la predisposizione personale. Se in questi tempi di generale carenza di personale qualificato la scuola pubblica della nostra provincia non vuole perdere personale a vantaggio di altri settori professionali e datori di lavoro, la professione dell’insegnante deve essere pubblicizzata attivamente. Inoltre, le competenze professionali e sociali degli insegnanti in pensione vanno valorizzate: il problema qui è che lo stato tassa ogni reddito aggiuntivo, quindi va trovata una soluzione che non penalizzi chi si attiva.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato il riconoscimento che un tempo veniva dato, in un paese, a tre figure: parroco, dottore e maestro; oggi non è più così. Tuttavia, va detto che i giovani che si formano in questa settore hanno tantissima motivazione, ma entro cinque anni si trovano davanti a un muro, e l’entusiasmo passa. Questo si deve anche alle eccessive richieste che si fanno agli insegnanti, cui si affida anche l’educazione che spetterebbe alle famiglie. C’è tanto da modificare culturalmente: gli è stato riferito, per esempio, che un padre non voleva parlare con un’insegnante in quanto donna. vanno smontati anche gli stereotipi sulla categoria, di cui non viene riconosciuto il lavoro extra orario.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha ritenuto che la mozione avesse buone intenzioni, ma attualmente forse non è il momento piú indicato. Anche lei sarebbe voluta diventare insegnante, da giovane, ma poi dopo un periodo di insegnamento motivato aveva abbandonato la scuola. Le scuole fanno tantissimo, affrontando tutti i cambiamenti sociali e demografici, tutte le problematiche e tendenze, che altri settori possono anche ignorare; si tratta di un sistema debole che si trova in grande difficoltà. si puó qui lanciare il messaggio che la politica si attivi. In quanto agli insegnanti in pensione, dovrebbe essere possibile il loro contributo, ma è giusto anche lasciarli riposare.
Alex Ploner (Team K) ha detto che un insegnante gli aveva riferito che ci sono tre tipi di insegnanti: quelli che lavorano con grande passione, quelli che fanno il loro lavoro e quelli che andrebbero licenziati perché danneggiano il sistema. Vero è che nei confronti degli insegnanti c’è una campagna diffamatoria, che allontana i giovani: tutti, a partire dai genitori, dovrebbero farsi un esame di coscienza, ma gli insegnanti che danneggiano la scuola, andrebbero allontanati. Far pubblicitá per questa professione è molto difficile; l’assessore si deve attivare coinvolgendo tutta la società. In quanto agli insegnanti in pensione, il loro contributo va bene solo se sono convinti, non se sono obbligati perché altrimenti non arrivano a fine mese. Ha chiesto all’assessore informazioni sul tavolo di lavoro in merito.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha rilevato che si tratta di un mestiere difficile, con scarsa attrattività. Le proposte della mozione sono condivisibili, ma parziali, non tenendo conto che mancano possibilità di avanzamento, di riconoscimento, valorizzazione. A questo si aggiunga il fatto che i dirigenti scolastici sono oberati dalla burocrazia, e che è scomparsa la vecchia direzione didattica.. L’idea di ricorrere ai docenti in pensione è positiva, a patto che sia integrativa e non sostitutiva; gli ambasciatori più credibili sono però gli insegnanti in servizio. Ci vogliono una vera riforma della carriera docente e un piano straordinario di investimenti nella scuola.
Zeno Oberkofler (Grüne Fraktion – Gruppo verde – Grupa vërda) ha evidenziato il grande lavoro fatto dagli insegnanti, e la necessità che la politica riconosca questa categoria che si occupa delle generazioni del futuro. Bisogna evitare che gli insegnanti perdano motivazione, ma questo purtroppo sta succedendo: Ci sono famiglie in cui i genitori sono assenti: in questi casi, la scuola è l’unico luogo che offre opportunità ai bambini – anche di questo bisogna tenere conto. Il coinvolgimento degli insegnanti in pensione potrebbe riguardare anche momenti di doposcuola, per dare a ogni bambino, anche a chi non puó essere seguito a casa, le stesse possibilità.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha ricordato una petizione presso scienze della formazione a Bressanone che riguardava le difficoltà di iniziare a lavorare. Ha quindi riferito che secondo le Direzioni scolastiche gli insegnanti in pensione non possono avere incarichi remunerati, se non in caso di eccezioni: si è chiesto quindi se quanto chiesto dalla mozione fosse attuabile.
Waltraud Deeg (SVP), ricordando di aver firmato l’ultimo emendamento sostitutivo, ha evidenziato il ruolo degli insegnanti che accompagnano i giovani per un periodo, e che per questo devono essere motivati, competenti e coraggiosi. Parlando del futuro del mondo scolastico, bisogna confrontarsi con i giovani che stanno studiando e vorrebbero iniziare una carriera di questo tipo: lei si è confrontata con una di essi in un podcast, e lei ha spiegato bene perché le piacerebbe insegnare in Alto Adige. Se ci sono insegnanti motivati, questo entusiasmo viene trasmesso; l’apprezzamento degli insegnanti è necessario, così come la riduzione della burocrazia.
Maria Elisabeth Rieder (Team K), co-firmataria, ha chiarito che non si puó semplicemente riassumere gli insegnanti e farli lavorare ancora, e che anche nel settore sanitario molti vorrebbero lavorare dopo la pensione: ci si augura che in futuro il Governo preveda questa possibilità, ora limitata a progetti. Bisogna fare in modo di trovare personale docente giovane, coinvolgendo chi è ancora in fase di formazione e andando oltre a un sistema universitario molto rigido, con lezioni in presenza poco flessibili. Importante è anche garantire buoni stipendi; la Giunta deve confrontarsi ancora con i sindacati e uscire da un vicolo cieco.
Harald Stauder (SVP) ha ringraziato leiter reber per la proposta: il tema è molto importante e bisogna parlarne, guardando al futuro in modo proattivo, cercando soluzioni a breve, medio e lungo termine, anche insieme all’INPS. Nelle scuole bisogna riuscire ad attrarre le persone migliori, perché formeranno persone capaci. In quanto alle dotazioni delle scuole, ora si è a buon punto; il prossimo passo sarà rendere più attraente la professione. Nella mozione ci sono buone proposte in questo senso, che l’assessore e anche la SVP hanno già discusso. Il lavoro di insegnate oggi non è confrontabile con quello di 50 anni fa. Positivo è reinserire personale in pensione, ma anche reclutare giovani motivati.
L’ass. Philipp Achammer ha chiarito che la fama degli insegnanti è migliore di quello che sembra: se si parla di casi specifici i pareri sono in genere positivi, anche se bisogna intervenire in caso di pecore nere. Ha ricordato il caso di un insegnante inadeguato che aveva richiesto numerose dichiarazioni al tribunale: dovrebbe essere più semplice allontanare chi non è adeguato. Alla scuola si vorrebbe affidare tantissimi compiti, come dimostrano le numerose proposte in aula, ma sarebbe bello che non ci si ingerisse troppo. In quanto al dialogo sulla formazione, finora sono state fatte piú di mille proposte, alcune contrastanti; quella degli ambasciatori è una buona proposta, ma il vero ambasciatore è un insegnante valido. Nei gradi piú basi della scuola ci vuole la formazione migliore. In quanto agli insegnanti in pensione, la loro assunzione non è permessa dallo Stato, ma si lancerà un appello per coinvolgerli, per esempio quali relatori o in altre situazioni formative, perché si tratta di una risorsa. Ogni anno, c’è una decina di insegnanti in pensione che chiede di poter collaborare. Sulla formazione, si sta intervenendo; per quanto riguarda i tirocini, che richiedono troppo tempo, è stata incaricata l’Università; la mozione sarà sostenuta. per fortuna in provincia ci sono i mezzi finanziari, mentre in Austria si discute di tagli drastici nel settore. Andreas Leiter Reber ha chiarito che ha riproposto la propria iniziativa, presentata per la prima volta nel settembre 2024, per ribadire proprio le richieste relative agli ambasciatori/ambasciatrici e ai docenti in pensione: ora il momento appare giusto. È stato fatto riferimento alla necessità di modificare le condizioni quadro, e di questo si parla nelle premesse: tutto ciò che A Stauder ha detto che tutto ciò che funziona bene nel sistema scolastico si deve anche al suo partito (SVP), che se è occupato negli ultimi 80 anni nel bene e nel male. Importante è discutere per trovare soluzioni per un sistema scolastico al passo coi tempi. Messa in votazione, la mozione è stata approvata con 34 sì (unanimità).
(continua)
**MC**
[Vai all’articolo online ›](https://www.consiglio-bz.org/it/comunicati-stampa/lavori-consiglio-scuola-dell-infanzia-e-obbligo-vaccinale-2-carenza-di-insegnanti-251127)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Sito web:[ www.consiglio-bz.org](https://www.consiglio-bz.org)
Hai ricevuto questa e-mail perché ti sei registrato all Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano.
[Apri nel browser](https://egjaabf.r.bh.d.sendibt3.com/tr/mr/PjSoDWuKoad-gGUuGve_uBkuVtk3ZKXzww-di42B0cZdlnJBa3QLZcWyLwR96EJEhOm3TbCvfi66oZv_d5OVLdtCykoSacHh3XH0Vorm4xkdkV5YikOCTZzeCGxRiQPoasr2LT1S33eXbiqAWVwqlLiWUHnuXUPl5vwJBULNnAr_MeIxCrncYTtV5HFP_lv2BvaOBAcQH7m4KoJ-hfjCtw1mlG8GyA7cCrzCSsZ9GzqttjI) | [Annullare l’iscrizione](https://egjaabf.r.bh.d.sendibt3.com/tr/un/onYVZ2I4CMuFRe3-nRUK32MgWYrXhQdtvPo1tL9O11YQZzLGuaNxRcMto8quu8gEsah1-JapWoUrlyUjYz2tPAIRtKeh6R4TaTKvzLAuErnFWRj7vHToZFaq0_STTt5iwqxOkRVpG_ARN2f23-A4FShvLPlCT1UC6YyajMRWSU7sGz7sAjWmqvW76SF1X8_CQTUCLIlO60J-XfOSNs9MxH2yDtEmmKD76vxDf8LJSGhD6KmCFWKZiCwhcjq9xhA_CtSVvFUM36nnrgY)
Hai domande o commenti? Si prega di non utilizzare la funzione di risposta a questa e-mail, ma utilizzare il [modulo di contatto](https://www.consiglio-bz.org/it/contatti) per inviarci un messaggio.