(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 27 November 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 27/11/2025, ore 15:30
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consiglieri.
Consiglio
Lavori Consiglio: Bonus riparazione 2, Assistenza estiva all’infanzia
**Mozioni di Gruppo verde e Team K., Il tempo riservato all’opposizione è terminato. ** È ripresa nel pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale a Bolzano, la trattazione della Bonus riparazione in Alto Adige (presentata dai conss. Foppa, Rohrer e Oberkofler il 28/10/2024), avviata, presentata da Brigitte Foppa (Gruppo verde) al fine di incaricare la Giunta 1. di introdurre in Alto Adige un cosiddetto “bonus riparazione” con il quale la Provincia di Bolzano rimborsa, a partire da un importo minimo e massimo da definire, il 50% dei costi imputabili alla riparazione, in caso di guasto o rottura, di un apparecchio elettrico o elettronico, di un capo di abbigliamento o di calzature; 2. di far rientrare nel bonus riparazione anche i costi per l’acquisto dei pezzi di ricambio; 3. di prevedere un contributo provinciale per offerte a bassa soglia, quali i Repair Café o iniziative simili, al fine di promuovere a livello provinciale iniziative volte alla riparazione dei prodotti.
In replica, l’ass. Marco Galateo ha detto che la mozione riguardava l’ambiente, relativamente al riciclo di elettrodomestici vecchi, ma anche il mondo artigiano e i professionisti che si occupano di riparazioni. ha ringraziato Foppa per aver portato le tematiche in aula, condividendo le affermazioni sue e quelle di Knoll di questa mattina. In quanto al bonus austriac, era stato terminato non per la fine dei fondi, ma per la difficoltà di reperire artigiani competenti nelle riparazioni, cosa difficile anche in Alto Adige. Il passaggio generazionale nel mondo artigianale sta a cuore alla giunta, che ha avviato dei percorsi di comunicazione e orientamento alle scuole medie per sensibilizzare docenti, famiglie e ragazzi verso questo contesto: Leiter Reber aveva detto che non tutti si possono permettere scarpe artigianali, ma considerando la durata, dal punto di vista economico sono una soluzione soddisfacente. Anche sul Black Friday la pensa come Foppa: si tratta di una spinta al consumo; lui preferisce i negozi di vicinato, con acquisti che sostengono anche la comunità. Ha apprezzato poi la proposta di un evento di scambio fatta da Oberkofler. In quanto al dispositivo, alcune tematiche burocratiche impediscono di votare del tutto a favore: il contributo come richiesto ai punti 1 e 2 è difficilmente organizzabile dagli uffici, mentre la proposta di promuovere i Repair café è accettabile, collaborando a questo scopo con con le associazioni di categoria. Brigitte Foppa ha apprezzato che Galateo avesse colto l’occasione per sostenere il settore dell’artigianato. Si potrebbero anche utilizzare a questo scopo locali sfitti, promuovendo una serie di iniziative, come ha detto Oberkofler, “rivoluzionarie”, perché contrastano la tendenza al consumismo. A leiter reber ha detto che più dati contiene una proposta più ci si concentra su percentuali e dettagli: è meglio proporre formulazioni ampie. la mozione è stata votata: respinte le premesse e i punti 1 e 2 con 10 sí, 16 no e 7 astensioni, il punto 3 è stato approvato con 31 sì e 1 astensione.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha quindi presentato la Assistenza all’infanzia durante tutto l’anno: alla ricerca di nuove soluzioni (presentata dai conss. Rieder, Köllensperger, Ploner F., Ploner A. il 26/01/2024); (inizio trattazione il 12/02/2025 – continuazione), emendata: ha ricordato che la mozione era stata proposta a, e che l’ass. Achammer aveva chiesto di modificarla, e ora l’ha riportata in aula perché la scadenza per le iscrizioni piano piano si avvicina. Con la versione emendata, la consigliera chiedeva di impegnare la Giunta 1. a offrire per i mesi estivi del 2026 un’assistenza estiva per i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni nelle scuole dell’infanzia, coinvolgendo le collaboratrici e i collaboratori delle scuole dell’infanzia, i gestori esterni e i Comuni e garantendo un posto a tutte le bambine e a tutti i bambini che ne hanno bisogno; 2. a offrire per il 2026, in collaborazione con i Comuni e i gestori esterni, un’assistenza estiva per i bambini e le bambine in età scolare, garantendo un posto a tutte le bambine e a tutti i bambini che ne hanno bisogno; 3. a elaborare un progetto organico per un’assistenza all’infanzia lungo tutto l’arco dell’anno in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti e interessati, affrontando tale tematica da tutti i punti di vista e senza preconcetti, in modo da poter proporre nuove soluzioni che tengano conto delle sfide della società odierna. Particolarmente importanti, ha detto Rieder ricordando i diversi colloqui avuti con gli assessori Achammer e Pamer, sarebbero l’abolizione del “click day” e la possibiità pe i genitori di iscrivere i bambini presso le scuole dell’infanzia, che dovrebbero anche essere sedi delle offerte. Le era stato detto anche che le iscrizioni sarebbero state coordinate da un ente, e che il personale delle scuole dell’infanzia sarebbe stato incluso nell’organizzazione. A giugno era stata prospettata un’offerta di 6-7 settimane, non subito dopo la fine dell’anno scolastico, e di nuovo il coinvolgimento del personale delle scuole dell’infanzia: si progredisce, ma in maniera non coerente, e non si è più parlato dell’iscrizione presso le scuole dell’infanzia. Rieder si è detta anche a favore degli operatori esterni, così come a un tetto massimo della quota da pagare da parte dei genitori, sottolineando l’importanza che tutti i bambini abbiano un posto, indipendentemente dal comune in cui si abita. Ha concluso sostenendo che c’è bisogno di una scuola dell’infanzia che duri tutto l’anno, come prospettato da Pamer nel febbraio 2024.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha chiarito che a giugno ci sono ancora famiglie che non sanno dove sistemare i bambini, come se tutti potessero tenerli a casa, ma l’unica cosa che dá sicurezza è la possibilità di programmare, senza che si mettano toppe di qua e di là. Ci si aspetta un vero programma organico per i bambini dai primi anni di vita alla scuola media.
Dai banchi dei consiglieri, l’ass. Marco Galateo (Fratelli d’Italia) ha detto, da papà, che il tema è molto importante, come sanno tutte le famiglie. ha invitato però a distinguere alcuni aspetti: una cosa è rispondere alle esigenze delle famiglie, un’altra è considerare l’esigenza di tutto il mondo dell’educazione, nonché delle organizzazioni di fare contratti lunghi agli educatori. cambiamenti rispetto al passato ci sono già stati, per esempio grazie alla chiarezza su tutte le offerte sul sito dell’Assessorato competente l’estate scorsa; queste settimane, con i colleghi delle altre scuole, si fanno incontri anche con gli organizzatori. In attesa di chiarire con le organizzazioni, non può sostenere la mozione anche se la condivide.
Waltraud Deeg (SVP) ha ricordato che nel 2015 aveva presentato in giunta la prima proposta per una scuola dell’infanzia annuale, quale offerta garantita dal personale dell’istituzione pubblica; l’assistenza estiva invece coinvolge operatori privati – ha chiesto quindi alla proponente cosa intende.
Alex Ploner (Team K), co-firmatario, ha detto che genitori e famiglie hanno bisogno di continuità, e in particolare ne hanno bisogno i bambini con disabilità, per i quali bisogna impegnarsi ancora di più. Ci sono casi di progetti di assistenza saltati all’ultimo minuto: cosa viene fatto attualmente con i gestori per garantire quest’offerta? Non bisogna tuttavia mettere in difficoltá il personale docente con un’assistenza per tutto il giorno, ma prendere ad esempio sistemi come quello olandese, dove tutti i gestori collaborano per dare una copertura completa, tutto il giorno: ci vuole un sistema di assistenza che consideri anche le nuove esigenze lavorative.
Dai banchi dei consiglieri, l’ass. Philipp Achammer ha chiarito che si sta andando proprio in questa direzione: le strutture, edifici pubblici, devono essere aperte a tutti, e l’assistenza pomeridiana deve avvenire nelle scuole. Il personale locale già ora fa 33 ore, invece che 26 come in Trentino, dove c’è stato anche un esodo verso la scuola, a seguito dell’ampliamento dell’orario delle scuole dell’infanzia. In quanto all’iscrizione unica, operatori e Comuni non erano d’accordo.
Franz Locher (SVP) ha detto che l’assistenza estiva va benissimo, ma anche al di fuori della scuola dell’infanzia, perché i bambini vogliono posti e iniziative nuove, magari nella natura. Il personale delle scuole dell’infanzia, a suo avviso, non potrá essere utilizzato a questo scopo; ci vuole un’offerta esterna, ma il problema è che non si trova personale; alcune proposte non sono possibili perché si entra nell’ambito del diritto del lavoro – trovare una soluzione non è cosí semplice.
Angelo Gennaccaro (La Civica) ha ritenuto che sarebbe necessario incentivare il lavoro delle associazioni, e ha poi evidenziato che soprattutto a Bolzano le strutture non sono in grado di ospitare i bambini in estate, col grande caldo, per la loro vetustà. Va rafforzato il rapporto con le associazioni, ma anche quello tra organizzazione provinciale e tessuto del terzo settore. Al di fuori del territorio ci sono diverse sperimentazioni per esempio sull’apertura serale, e sperimentazioni si possono avviare anche qui, concordandole in un tavolo di lavoro, per adeguarsi ai tempi che cambiano.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che era necessario pensare già ora a cosa faranno i bambini nella prossima estate. Offerte ce ne sono, e anche di qualità, ed è interessante vedere che i bambini nell attivitá extrascolastiche possono seguire altri interessi, ad esempio scoprire la vita nel maso, ma gestire l’estate non è semplice e comporta notevoli costi. Si potrebbe aumentare l’importa di detrazione per le attività sportive. Un tempo, quando lui era bambino, i bambini facevano le attività anche da soli, ora sarebbe impensabile.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha notato con stupore che su 8 interventi, 5 erano stati dalla maggioranza.
È quindi iniziato il tempo riservato alla maggioranza.
**MC**
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