(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 27 November 2025 FERRARA CELEBRA IL TRENTENNALE UNESCO: GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA
GIORNATA DEL CONVEGNO
DOMANI SI CONCLUDE L’EVENTO CON FOCUS SU TUTELA, RESTAURO E
RIQUALIFICAZIONE URBANA
Ferrara, 27 novembre 2025 – Grande partecipazione per la prima giornata del
convegno dedicato ai trent’anni dell’iscrizione di “Ferrara, città del
Rinascimento” nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. La due giorni di
studi (27 e 28 novembre presso il Ridotto del Teatro Comunale), promossa
dal Comune di Ferrara e dalla Fondazione Ferrara Arte, ha visto un momento
significativo di riflessione sul valore del riconoscimento e sulle
prospettive future per la città.
Nella giornata inaugurale, dedicata al tema “Magnificenza estense: Ferrara
tra identità storica e nuovo Piano di Gestione del sito”, sono intervenuti
per i saluti istituzionali l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli e la
Consigliera delegata al coordinamento dei programmi MAB e sito UNESCO della
Regione Emilia-Romagna, Marcella Zappaterra.
“Oggi celebriamo la capacità delle nostre comunità di riconoscersi in ciò
che ci unisce: nella nostra storia, nella nostra bellezza, nel senso
profondo di appartenenza – ha puntualizzato l’assessore Gulinelli -.
Trent’anni dall’iscrizione di Ferrara nella lista del Patrimonio Mondiale
UNESCO rappresentano non solo un anniversario da celebrare, ma soprattutto
una responsabilità: quella di custodire, valorizzare e tramandare alle
generazioni future un’eredità culturale di eccezionale valore universale.
Il patrimonio non esiste per essere contemplato passivamente, ma per
diventare motore di sviluppo sostenibile, educativo e umano. La nostra
città è un luogo in cui il passato dialoga continuamente con il presente e
qui la cultura non è un concetto astratto: è un’esperienza quotidiana, un
patrimonio vivo che permea le comunità, influenza le scelte politiche,
modella la nostra idea di futuro. Celebrare questo anniversario significa
riconoscere il valore delle istituzioni, degli educatori, dei ricercatori e
degli operatori culturali che, ogni giorno, traducono in realtà i principi
dell’UNESCO. Sono loro i veri artefici del cambiamento”.
“I contenitori culturali sono molto più che edifici: sono presidi
identitari e spazi in cui la storia dialoga con il presente – ha spiegato
Marcella Zappaterra -. Il terremoto ha messo a dura prova il settore. in
Emilia-Romagna il patrimonio culturale è stato tra i settori più colpiti,
l’80% degli immobili danneggiati apparteneva alla sfera culturale. Per
questo motivo, la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Agenzia Regionale
per le Ricostruzioni e assieme al Ministero della Cultura, ha svolto un
lavoro importante mettendo in atto – in sinergia con i Comuni e i soggetti
colpiti – strategie per le quali la ricostruzione è stata pensata non come
semplice riparazione, ma come rigenerazione culturale”.
Durante la mattinata si è poi discusso della gestione del sito UNESCO con
gli interventi di Claudia Collina sui progetti di valorizzazione digitale e
di Ethel Guidi, dirigente del settore Cultura, Turismo e rapporti con
UNESCO, che ha ripercorso il processo di riconoscimento. Momento centrale è
stata la presentazione del nuovo Piano di Gestione da parte di Katia Basili
(UNESCO World Heritage) e Patrizia Borlizzi (Fondazione Links), concepito
come strumento partecipato per la conservazione e lo sviluppo sostenibile.
Nel pomeriggio l’attenzione si è concentrata sul Rinascimento estense, con
approfondimenti sull’architettura (Marco Folin, Università di Genova), la
letteratura (Valentina Gritti, Università di Ferrara), il collezionismo e
la decorazione pittorica del XVI secolo (Marialucia Menegatti e Cecilia
Vicentini, Università e-Campus), fino alla cultura musicale (Camilla
Cavicchi, Université de Tours) e dello spettacolo (Domenico Lipani,
Università di Ferrara).
Venerdì 28 novembre prosegue il convegno con la giornata intitolata
“Prospettive per un nuovo Rinascimento: le sfide dell’oggi”, che si aprirà
