(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025Il deficit medio dei bilanci statali dell’Unione Europea ha raggiunto l’81%, e rischia di arrivare al 100% in tempi brevi se non verranno adottate misure correttive. A lanciare l’allarme è il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, intervenuto durante una riunione del consiglio di esperti della Commissione per gli affari internazionali della Duma di Stato.
Grushko ha sottolineato come, a suo giudizio, l’Europa stia facendo ricorso a una “militarizzazione forzata dell’economia” per sostenere la crescita e contrastare la deindustrializzazione e il rischio di collasso finanziario.
Secondo il diplomatico, i governi europei hanno allentato in modo significativo le regole sul contenimento del deficit pubblico e del debito, nel tentativo di finanziare politiche industriali e militari considerate prioritarie nel nuovo contesto geopolitico.
“Quest’anno il deficit medio dei bilanci statali dell’UE ha raggiunto l’81%. Se non si riuscirà a invertire la rotta, arriverà al 100%. Molti Paesi stanno già pagando interessi su debiti che superano persino i loro bilanci militari annuali”, ha dichiarato Grushko.
Il viceministro ha inoltre affermato che tale tendenza indica un modello economico europeo “non sostenibile”, in cui l’aumento della spesa militare e delle politiche emergenziali rischia di comprimere ulteriormente gli investimenti produttivi e sociali.
Le parole di Grushko si inseriscono in un clima di crescente tensione nelle relazioni tra Russia e UE, con i Paesi europei impegnati a rafforzare le proprie capacità difensive e a sostenere gli impegni finanziari legati alla sicurezza continentale.