(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 27 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Decreto ‘meloni’ sulle Aree idonee. la presidente Todde: “un attacco frontale all’autonomia della sardegna. pronti a difendere la nostra isola in corte costituzionale”
Cagliari, 27 novembre 2025
“La Sardegna subisce un grave attacco alla propria autonomia.” Con queste parole la presidente della Regione, Alessandra Todde, in un video pubblicato sui suoi canali social commenta il cosiddetto decreto Meloni, che legifera sulle aree idonee all’installazione di impianti FER (che utilizzano fonti di energia rinnovabile), illustrando con chiarezza le ragioni della ferma opposizione della Giunta regionale.
La presidente ricorda innanzitutto che il precedente decreto ‘Draghi’ stabiliva esplicitamente che la definizione delle aree idonee spettasse alle Regioni. “Il decreto Meloni – sottolinea – cancella completamente questa competenza, riportando tutto a Roma e affermando che le Regioni non possono pianificare il proprio territorio. Altro che autonomia”.
Tra i principali punti considerati maggiormente lesivi del decreto meloni ci sono la possibilità di installare pannelli fotovoltaici a 500 metri dai siti UNESCO e di autorizzare impianti eolici nei porti; la previsione che consente allo Stato di utilizzare per il fotovoltaico e l’eolico nelle aree non operative delle servitù militari, “che va in spregio all’articolo 14 dello Statuto Sardo, che invece dice una cosa ben diversa, e cioè che quando un bene demaniale non viene più utilizzato dallo Stato deve tornare nella competenza della Regione Autonoma. Qui abbiamo una legge ordinaria che vuole andare contro una norma di rango costituzionale, come il nostro Statuto”, afferma Todde, che poi evidenzia: “c’è il rischio di una speculazione energetica orchestrata dal Governo centrale”.
Todde annuncia quindi che la Regione è pronta a utilizzare “ogni strumento previsto dalla Costituzione” per difendere le prerogative statutarie della Sardegna: “Ci opporremo con tutte le nostre forze. Porteremo le nostre ragioni davanti alla Corte costituzionale, perché questo decreto umilia una Regione a Statuto speciale come la Sardegna.”
La presidente della Regione poi elenca gli atti che la sua Giunta ha adottato per difendere la Sardegna dalla speculazione energetica. “La nostra legge 20 è pienamente vigente e nasce da un percorso partecipato, costruito con sindaci, associazioni, comitati e cittadini”, ricorda la Presidente. “Abbiamo lavorato per 18 mesi prima con la moratoria, poi con la pianificazione, conferenze unificate e con l’azione dell’Avvocatura regionale, per fermare autorizzazioni inique. Abbiamo dimostrato con i fatti da che parte stiamo”.
Nel video la presidente risponde anche alle false affermazioni che parlano di un aumento incontrollato degli impianti – “chi sostiene che nei mesi passati ci sia stata un’invasione di pale eoliche porti le prove. Non ce ne sono, se non quelle derivanti da autorizzazioni rilasciate in passato” – e chi accusa la Regione di aver favorito le fonti fossili – “nella legge 20 ci sono 800 milioni che noi abbiamo dedicato alle comunità energetiche, a coloro che vogliono fare una sana transizione ecologica”.
“La Sardegna non è contro la transizione energetica – ribadisce Todde – ma vuole che sia giusta e rispettosa della nostra identità. Il nostro territorio non è solo natura: è identità.”
La presidente rivolge infine un appello a tutte le cittadine e i cittadini sardi. “Questo non è il tempo delle divisioni. È il momento di essere uniti, di dire chiaramente da che parte stiamo. Difendiamo insieme la Sardegna dalla speculazione energetica e costruiamo uno sviluppo che rispetti i nostri beni, la nostra storia e le nostre comunità”.
Ufficio Stampa Regione Sardegna