(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025La gestione del rischio Legionella rappresenta un processo tecnico-scientifico complesso che richiede competenze specifiche, una chiara ripartizione delle responsabilità e un solido quadro normativo di riferimento. La recente chiusura delle scuole dell’infanzia di Montedoro (Città di Castello) e del plesso scolastico di Gualdo Cattaneo, avvenuta in Umbria negli ultimi giorni, ha riportato l’attenzione su procedure, obblighi e ruoli degli enti coinvolti nella tutela della salute pubblica.
Chi è competente per i controlli sulla Legionella
La valutazione del rischio e la gestione preventiva spettano a professionisti qualificati, tra cui:
- Esperti di gestione del rischio (EGL)
- Igienisti
- Microbiologi
- Tecnici con competenze impiantistiche, igienico-sanitarie e microbiologiche
Queste figure redigono il Documento di Valutazione del Rischio (DVR), obbligatorio per legge, che stabilisce le misure preventive e le strategie di controllo negli impianti potenzialmente a rischio (acquedotti interni, reti idriche, docce, torri evaporative, ecc.).
Ruolo di ASL, ARPA e NAS
Dopo la redazione del DVR:
ASL
- Riceve le segnalazioni dal Servizio Igiene
- Coordina gli interventi sul territorio
- Può ordinare misure emergenziali, come sospensioni di attività o chiusure precauzionali
ARPA
È l’ente deputato a effettuare:
- Prelievi in loco, secondo protocolli standardizzati
- Analisi microbiologiche, molecolari e chimico-fisiche
- Rapporti tecnici per definire l’entità della contaminazione
NAS dei Carabinieri
Non effettuano routine di controllo per la Legionella, ma:
- intervengono in caso di reati, irregolarità igienico-sanitarie, frodi o negligenze
- svolgono attività investigative e di repressione a tutela della salute pubblica
Periodicità dei controlli e obblighi
La normativa prevede che:
- la Valutazione del Rischio sia aggiornata almeno ogni due anni, preferibilmente annualmente
- per impianti a rischio biologico, l’aggiornamento sia obbligatoriamente annuale
- nuovi controlli siano eseguiti dopo:
- lavori di ristrutturazione
- rifacimenti di impianti
- segnalazioni di casi di legionellosi
Il quadro normativo dei servizi pubblici locali
Il tema si inserisce nel contesto più ampio della gestione dei servizi pubblici locali, regolati dal:
D.Lgs. 23 dicembre 2022, n. 201
(Entrata in vigore 31/12/2022)
L’Art. 30 disciplina:
- le verifiche periodiche sulla gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
- l’obbligo per Comuni >5000 abitanti, Province e Città Metropolitane di redigere una relazione annuale sulla gestione del servizio
- la valutazione dell’efficienza, qualità, costi e rispetto del contratto di servizio
Queste verifiche si integrano con attività di enti sanitari e ambientali quando il servizio include la gestione del ciclo idrico.
Il ruolo dell’AURI in Umbria
La Regione Umbria ha scelto un modello “a autorità unica” con la L.R. n. 11/2013, istituendo l’AURI – Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico, operativa dal 1° aprile 2017.
AURI:
- rappresenta tutti i 92 Comuni umbri
- esercita funzioni di programmazione, regolazione e controllo sul servizio idrico integrato e sul servizio rifiuti
- si coordina con l’Autorità nazionale di regolazione (Arera, ex AEEGSI)
Questo sistema centralizzato permette una gestione più uniforme delle politiche idriche, comprese le azioni di prevenzione dei rischi microbiologici.
I recenti casi nelle scuole umbre
Gli episodi di Montedoro e Gualdo Cattaneo mostrano la tempestività dei protocolli:
- Usl Umbria 1 e 2 hanno comunicato la presenza di valori anomali relativi alla Legionella
- i Comuni hanno emesso ordinanze di chiusura per consentire sanificazioni e controlli
- sono in valutazione soluzioni alternative per non interrompere l’attività didattica
- sono stati avviati i prelievi da parte di ARPA secondo le procedure previste
Si tratta di interventi precauzionali, tipici delle procedure di sanità pubblica.
La gestione della Legionella è una responsabilità condivisa che coinvolge tecnici qualificati, enti sanitari, autorità ambientali e amministrazioni locali, inserita in un quadro normativo complesso che disciplina sia gli aspetti sanitari sia quelli gestionali del servizio idrico.
Gli episodi recenti dimostrano l’importanza di controlli puntuali e di una collaborazione strutturata tra tutte le istituzioni competenti, a tutela della salute dei cittadini e della continuità dei servizi pubblici essenziali.