(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 27 November 2025 *COMUNICATO STAMPA*
*UN FUTURO PI**Ù VERDE PER LA TERRA ATTRAVERSO LA RICERCA SULL’ESPLORAZIONE
SPAZIALE*
*Un consorzio globale di oltre 40 scienziati provenienti da 11 paesi, tra
cui il Prof. Massimo Maffei dell’Università di Torino, e sette agenzie
spaziali ha sviluppato una nuova roadmap per le scoperte in scienze
vegetali e tecnologia necessarie a rendere possibile una vita umana a lungo
termine sulla Luna e, in seguito, su Marte*
Nel 2027, gli esseri umani torneranno sulla Luna per la prima volta dopo 55
anni. Mentre gli astronauti della missione Artemis III della NASA
potrebbero trascorrere meno di 10 giorni sulla superficie lunare,
scienziati di tutto il mondo stanno già preparando i prossimi passi: come
vivere, coltivare cibo e prosperare oltre la Terra.
Un consorzio globale di oltre 40 scienziati provenienti da 11 paesi e sette
agenzie spaziali ha sviluppato una nuova roadmap per le scoperte in scienze
vegetali e tecnologia necessarie a rendere possibile una vita umana a lungo
termine sulla Luna e, in seguito, su Marte.
Appena pubblicato su *New Phytologist*, l’articolo “*Expanding frontiers:
harnessing plant biology for space exploration and planetary sustainability*
” presenta una
visione globale condivisa sull’uso delle piante per sostenere la vita nello
spazio e per avanzare un’agricoltura sostenibile sulla Terra.
Il Prof. *Massimo **Maffei*, co-autore dell’articolo e docente al *Dipartimento
di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi DBIOS *dell’*Università di
Torino* spiega che *“**g**li studi portati avanti dai Fisiologi Vegetali
del DBIOS sulle risposte delle piante ai campi magnetici e i loro risvolti
nel campo della biologia quantistica* – discussi nell’articolo – *sono di
fondamentale importanza per gli studi sia sul nostro pianeta che oltre la
Terra”*. Inoltre, aggiunge che *“sia la Luna che Marte non producono un
campo magnetico protettivo, rendendo queste ricerche cruciali per
comprendere e mitigare gli effetti sull’agricoltura spaziale e sulla
sostenibilità delle missioni umane a lungo termine”.*
*“Le piante sono il nostro sistema di supporto vitale sulla Terra”*, s
ottolinea il Dr. *Elison Blancaflor*, Program Scientist per la Divisione di
Scienze Biologiche e Fisiche della NASA. *“Forniscono cibo, ossigeno,
purificazione dell’acqua e persino conforto psicologico. Senza piante, il
supporto vitale sarà molto più sfidante mentre esploreremo la Luna, Marte e
oltre, a lungo termine”.*
Gli autori introducono un nuovo framework *“Bioregenerative Life Support
System (BLSS) Readiness Level”*, che estende la scala di valutazione delle
colture della NASA per valutare quanto efficacemente le piante possano
riciclare aria, acqua e nutrienti negli habitat spaziali, garantendo non
solo nutrimento ma anche altre funzioni critiche di supporto vitale per
sostenere l’esplorazione umana nello spazio profondo in modo sostenibile.
L’articolo, in particolare, mette il focus su:
– I recenti progressi nelle scienze delle colture per lo spazio e le
priorità chiave per la ricerca futura
– La promessa della biologia sintetica e dell’agricoltura di precisione
per progettare colture per lo spazio e per un’agricoltura resiliente al
clima sulla Terra
– I benefici psicologici e sensoriali della coltivazione e del consumo
di prodotti freschi nello spazio
– L’imminente esperimento LEAF (*Lunar Effects on Agricultural Flora*),
che coltiverà e riporterà le prime piante dalla Luna con la missione
Artemis III della NASA
– La necessità di una collaborazione internazionale profonda e
coordinata per sviluppare fattorie spaziali autosufficienti per missioni
lunari e marziane, nell’era post-ISS (Stazione Spaziale Internazionale),
che dovrebbe essere dismessa intorno al 2030.
*“Imparando a coltivare piante nello spazio, stiamo anche migliorando il
modo in cui coltiviamo cibo sul nostro pianeta”,* aggiunge il Dr. *Luke
Fountain* della NASA, autore principale dell’articolo. *“Le tecnologie che
svilupperemo per la Luna e Marte aiuteranno a affrontare sfide globali in
termini di cibo, energia e sostenibilità.”*
La ricerca si basa sulle discussioni del workshop Plants for Space
Exploration del Gruppo di Lavoro Internazionale sulle Scienze della Vita
nello Spazio (ISLSWG), tenutosi durante la conferenza dell’Associazione
Europea per la Ricerca in Bassa Gravità (ELGRA) a Liverpool, Regno Unito,
nel 2024, dove per l’Università di Torino ha partecipato il Prof. *Massimo
Maffei *del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi
(DBIOS) di UniTo.
*Informazioni sulla Pubblicazione*: *New Phytologist* (2025) Titolo:
Expanding frontiers: harnessing plant biology for space exploration and
planetary sustainability
Link allo studio: https://nph.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/nph.70662
DOI: 10.1111/nph.70662
—-
Sezione Comunicazione Digitale e Media Relations
Area Comunicazione
Direzione Generale
Università di Torino
Area Relazioni Esterne e con i Media
Università degli Studi di Torino
Settore Relazioni con i Media
