(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 27 November 2025 Nota di Enrico Melasecche (Lega)
(Acs) Perugia, 27 novembre 2025 – “Il passaggio di 103 maestranze,
tra macchinisti, capitreno, addetti alle officine e personale di
supporto, dalle ex officine Busitalia di Umbertide e da altri
operatori del settore ferro a Trenitalia dal 1° gennaio 2026, senza
alcuna perdita occupazionale, è senza dubbio un risultato eccellente
per l’Umbria e per i lavoratori coinvolti”. Lo dichiara Enrico
Melasecche, capogruppo della Lega all’Assemblea legislativa della
Regione Umbria, che rivendica “con chiarezza la paternità
strategica, istituzionale e politica del percorso che ha reso
possibile questo accordo”.
“Se oggi si arriva alla firma sindacale – afferma Melasecche – è
esclusivamente grazie al lavoro svolto negli anni scorsi dalla Giunta
Tesei e dal sottoscritto, in qualità di assessore regionale ai
trasporti. L’intesa sindacale annunciata in queste ore rappresenta
la conseguenza necessaria di un accordo politico e istituzionale già
definito da tempo. Il segretario Filt Cgil che oggi tenta di
intestarsi un successo non suo, negli ultimi cinque anni ha proclamato
sette scioperi, mai visto nella storia di questa regione, attaccando
ripetutamente il lavoro della precedente Giunta e ostacolando ogni
passo avanti. Oggi, però, constatiamo con piacere che si ritrova a
celebrare un risultato costruito da altri che definisce giustamente
storico mutuando l’aggettivo dalle nostre precedenti comunicazioni.
La verità è che l’impianto dell’accordo è stato definito a
livello regionale e poi accompagnato nelle sedi sindacali competenti.
Il passaggio dei lavoratori a Trenitalia garantirà stabilità,
migliori prospettive professionali e adeguati livelli retributivi ai
lavoratori, ma anche e soprattutto consolida una riorganizzazione del
settore ferroviario su cui abbiamo lavorato con determinazione,
realizzando quella complessa rivoluzione copernicana del sistema
infrastrutture e trasporti che gli esperti del settore hanno ben
presente. Per cui condividiamo con piacere l’entusiasmo odierno
perché questa riforma, pur se parziale rispetto alle molteplici altre
misure bloccate dal nuovo corso, rispetto ai venti anni precedenti che
hanno visto il settore caratterizzato da eventi tumultuosi quanto
drammatici, trova una soluzione agli annosi problemi”.
“Continueremo – conclude il consigliere di opposizione – con
serietà ad evidenziare la serie numerosa di tentennamenti, di
blocchi, di cambi completi di opinione che stanno producendo, per ogni
anno di ritardo, altri debiti a carico del bilancio regionale che
verranno coperti con la stangata fiscale in corso”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81359
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