(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 ORIZZONTE LEGNO, UN SETTORE ANCORA IN CRESCITA NEL 2025ATTESA UNA BUONA RESILIENZA ANCHE A MEDIO-LUNGO TERMINE
Secondo le imprese associate all’Unione Industriali Torino andamento del fatturato in ripresama pesa la contrazione dei margini legata all’impennata dei prezzi delle materie prime.Benedetto: “Serve un forte impegno a livello locale, nazionale ed europeo. E noi siamo pronti”
Torino, 26 novembre 2025
Il 2025 dopo un 2024 di contrazione imputabile alla fine dei bonus edilizia evidenzia il ricominciare della crescita benché lenta e altalenante. Per il 2026 in un contesto di forte incertezza geopolitica, prevista una buona resilienza anche grazie all’ultima parte degli investimenti nel comparto edile legati al Pnrr. Guardando al di là dell’immediato futuro, lo scenario si fa più interessate e dinamico: è il settore del legno a beneficiare dell’onda lunga della ricerca della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale, è pronto ed attrezzato anche finanziariamente per accelerare nell’innovazione. L’ostacolo più rilevante è la disponibilità di risorse umane con le giuste competenze e con la giusta attitudine.
Queste evidenze sono state al centro del dibattito nella quinta edizione di ‘Orizzonte Legno’, l’evento annuale organizzano dal gruppo merceologico dell’associazione degli industriali torinesi, organizzato con il contributo di Banco Azzoaglio, Conlegno, Plack, Rilegno e Scm.
“Le sfide in questo settore non mancano. Dalla ciclicità dell’edilizia all’oscillazione dei costi energetici, dalle pressioni regolatorie sulla tracciabilità all’instabilità dei flussi commerciali internazionali: tutto ci chiede velocità e capacità di adattamento. Ma, come spesso accade nell’industria, le difficoltà sono anche il luogo delle opportunità: materiali ibridi e bio based, edilizia in legno strutturale, riuso e riciclo avanzato, nuove filiere energetiche dai residui legnosi, servizi digitali per la manutenzione e per la product stewardship, ovvero la gestione responsabile e proattiva dell’impatto del “prodotto legno” sulla salute, sulla sicurezza e sull’ambiente durante tutto il suo ciclo di vita, dalla progettazione allo smaltimento” ha sottolineato nel suo saluto introduttivo Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali Torino.
“Noi protagonisti del settore vogliamo dare un impulso positivo al ruolo del legno nell’economia del futuro. Per questo occorrono organizzazioni competenti e determinate, con forte impegno a livello locale, nazionale ed europeo e noi siamo pronti” ha rimarcato nel suo intervento introduttivo Davide Benedetto, presidente di Associazione Legno, ringraziando la Federazione delle Industrie del Legno (Filiera Legno) ed i consorzi nazionali Rilegno e Conlegno. “Adeguate politiche a salvaguardia dei boschi e della riforestazione, maggiore attenzione per l’ambiente, utilizzo responsabile delle risorse, coinvolgimento e peso ai tavoli europei e mondiali e la possibilità di utilizzare specie legnose alternative più resistenti, permetteranno al ‘legno’ non solo di avere un ruolo da protagonista, ma di poter incidere sugli scenari economici del futuro” ha aggiunto Benedetto.
L’edizione 2025 di Orizzonte Legno intitolata ‘Il Legno protagonista dell’economia del futuro’ ha visto la partecipazione anche di Carlo Cottarelli, Economista, editorialista e politico italiano, Andreas Steiner, Mayr Melnhof Holz Holding G, Silvia Melegari, Segretario generale Cei-Bois, Pietro Gheller, Direttore Divisione Legno di Scm Group, Erica Azzoaglio, Presidente Banco di Credito P. Azzoaglio, Marco Pari, CEO e CoFounder di Neurality.
Il settore Legno e Sughero a livello torinese è presente per l’edilizia (legname, serramenti, pavimenti, accessori), per il comparto industriale (prodotti e servizi per imballaggio, logistica, allestimenti) e in misura minore per il consumatore finale (fai-da-te). Il mercato è principalmente locale (Piemonte e Nord Italia), ma non mancano imprese che hanno clienti esteri (soprattutto europei).
Tornando ai dati raccolti intervistando gli imprenditori torinesi, anche se le valutazioni non sono univoche, nella maggior parte di casi a un inizio 2025 piuttosto incerto ha fatto seguito un rafforzamento nella primavera che è poi proseguito nei mesi estivi e non dovrebbe interrompersi negli ultimi mesi dell’anno. È interessante notare che la sostanziale stabilità del fatturato derivi da un andamento divergente di volumi di produzione e marginalità. A fronte di una crescita soddisfacente dei volumi, il calo dei margini è stato generalizzato e spesso sensibile: gli sforzi per ampliare la clientela non sono stati premiati da un incremento del fatturato di pari entità. La compressione dei margini è spiegata dal sensibile aumento dei prezzi delle materie prime: anzi tutto del segato importato da Austria e Germania, di gran lunga i nostri principali fornitori.
Altro tema centrale è la dimensione aziendale, pur con accenti diversi le imprese intervistate concordano infatti nell’osservare una spinta alla concentrazione, razionalizzazione e crescita. In alcuni segmenti negli ultimi anni vi sono state acquisizioni di piccole imprese da parte di aziende più grandi, in genere con l’obiettivo di completare la gamma di offerta. E qui entra in gioco anche l’Intelligenza artificiale, alcune imprese stanno già concretamente utilizzando applicazioni di IA per la selezione dei tronchi, il controllo di qualità, la gestione del magazzino, la logistica. È opinione comune che siamo appena all’inizio: le applicazioni di IA anche in questo settore stanno ampliandosi rapidamente e tra 3-4 anni ciò che oggi appare come utopistico potrebbe essere lo standard.
Ufficio stampa Unione Industriali Torino
