(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Mercosur, Cia: clausole di salvaguardia prioritarie. Parlamento resti vigile
Rivedere meccanismo di attivazione e monitoraggio. Preoccupa ok Plenaria a revisione accordo Ue-Marocco, si garantisca massima tutela dei produttori ortofrutticoli
Roma, 26 nov – La ratifica dell’Accordo Ue–Mercosur richiede scelte chiare a tutela dell’agricoltura europea. Equità e reciprocità che l’attuale proposta di Regolamento relativa al meccanismo di salvaguardia bilaterale ancora non garantisce. Responsabile, quindi, la decisione di ritirare la procedura d’urgenza sul voto per la clausola. Serve tempo e una sostanziale revisione delle misure previste dalla Commissione. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ribadendo le condizioni imprescindibili per un sì all’accordo.
Sul tavolo per Cia, ancora una serie di punti dirimenti, già portati all’attenzione del ministro Lollobrigida e del Parlamento Ue, e relativi a: processo di attivazione, tempistiche delle indagini e monitoraggio.
Perché le clausole di salvaguardia non si rivelino uno strumento puramente formale, va rafforzato necessariamente il sistema. E dunque, secondo Cia, le soglie quantitative attuali risultano inefficaci, avviano solo indagini non automatiche, non vincolano il Mercosur e sono difficili da applicare. Poi, non si discute l’avvio, che deve essere automatico, delle procedure al superamento delle soglie, no a logiche discrezionali. Irrinunciabile, inoltre, una clausola di reciprocità stringente qualora i prodotti importati non rispettino standard Ue.
Incompatibili con la rapidità del mercato agricolo, anche le tempistiche attuali delle indagini, arrivano a 9 mesi, occorre ridurle drasticamente e permettere agli Stati membri di tutelarsi in caso di squilibri. Quanto al monitoraggio, si passi a controllo bimestrale, pubblicazione trasparente di dati su importazioni e prezzi, con dettagli territoriali per individuare subito gli impatti sulle aree produttive.
“Restiamo fermi nella battaglia per accordi commerciali che favoriscano la competitività delle imprese -conclude Fini- e nel riconoscere al Parlamento il suo ruolo chiave anche all’interno del dibattito sull’Accordo Ue-Mercosur. Venga ascoltata la voce degli agricoltori, né va della sicurezza alimentare globale, e degli stessi standard Ue, patrimonio enorme in virtù della sostenibilità. Attenzione, quindi, anche alla revisione nell’accordo Ue-Marocco. Permane una forte preoccupazione dopo l’ok di oggi, da parte della Plenaria, all’etichettatura dell’origine dei prodotti provenienti dal Sahara Occidentale. L’Europa resti salda su concessioni e controlli”.