(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025La Procura europea (EPPO) a Venezia (Italia) e Zagabria (Croazia) ha effettuato congiuntamente arresti e perquisizioni sia in Croazia che in Italia, nell’ambito di un’indagine riguardante un sistema di frodi IVA su larga scala relativo a un gruppo criminale organizzato che commercia beni elettronici e prodotti per l’igiene, causando un danno stimato di oltre 78 milioni di EUR in IVA non versata. Si tratta della prima frode IVA plurima in Croazia scoperta dall’EPPO.
In Croazia sono stati arrestati sei indagati e l’EPPO di Zagabria chiederà la custodia cautelare di cinque di essi. Il tribunale distrettuale di Zagabria ha inoltre emesso provvedimenti di congelamento per due immobili e otto veicoli per un valore totale di 650 000 EUR. In Italia, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli ha emesso un provvedimento di congelamento per un valore di 33 milioni di EUR nei confronti di sette sospettati, che si ritiene siano i leader del gruppo criminale organizzato, e nei confronti di 23 società da essi controllate. Finora sono stati sequestrati beni immobili, automobili di lusso, gioielli di valore elevato e denaro contante per un valore di oltre 1 milioni di EUR e i sequestri sono ancora in corso. L’EPPO di Venezia ha inoltre chiesto al giudice di emettere un’ordinanza di detenzione nei confronti dei sette indagati e di vietare ad altri 27 indagati di svolgere determinate attività commerciali.
Gli arresti fanno seguito a anni di indagini condotte in collaborazione con il settore indipendente per le indagini finanziarie dell’amministrazione fiscale croata (Samostalni sektor za Financijske istrage Porezne uprave Ministarstva financija), il dipartimento di polizia di Bjelovar-Bilogora (Policijska uprava Bjelovarsko-Bilogorska), l’Ufficio nazionale di polizia per la repressione della corruzione e della criminalità organizzata (Policijski nacionalni ured za suzbijanje korupcije i organiziranog kriminaliteta) e la Guardia di finanza italiana a Verona. Le perquisizioni hanno mobilitato oltre 110 agenti di polizia, che hanno perquisito 28 abitazioni e uffici nella contea di Primorska-goranska, nella contea di Istria e nella città di Zagabria in Croazia e ad Aversa, Gorizia, Napoli, Nocera Superiore, Padova e Pozzuoli in Italia.
Al centro del sistema criminale vi sono tre sospetti che, in qualità di fondatori, direttori e dirigenti d’impresa di diverse società, hanno creato e guidato un’associazione a delinquere con membri in Croazia e in Italia. Insieme, avrebbero istituito un sistema di frodi IVA su vasta scala nel commercio di beni elettronici e prodotti per l’igiene in Italia e in altri Stati membri dell’UE.
Sulla base degli elementi di prova, i membri dell’associazione criminale gestivano una rete di società interposte utilizzate per registrare movimenti fittizi di beni verso operatori inadempienti in Italia e in altri Stati membri dell’UE, creando la comparsa di cessioni intra-UE lecite e consentendo agli operatori di chiedere detrazioni IVA indebite o di scomparire senza pagare l’imposta dovuta. Nell’ambito di tale accordo, diversi sospettati avrebbero fornito servizi di deposito, trasporto e servizi logistici correlati attraverso società sotto il loro controllo, mentre altri avrebbero offerto sostegno contabile e amministrativo per mantenere l’apparenza di attività legittima e nascondere le operazioni fraudolente.
Alcuni degli indagati nell’ambito della presente indagine sono inoltre collegati a un’indagine distinta sulle frodi carosello in materia di IVA in Italia riguardanti la vendita di piccoli beni elettronici e in cui l’EPPO ha precedentemente arrestato tre indagati. Il processo a loro carico è in corso.
Si presume che tutte le persone interessate siano innocenti fino a quando non ne sia stata accertata la colpevolezza dinanzi ai tribunali croati e italiani competenti.
L’EPPO è la procura indipendente dell’Unione europea. È responsabile di indagare, perseguire e rinviare a giudizio gli autori di reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE.
