(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 GUARDIA DI FINANZA
Comando Provinciale Verona
COMUNICATO STAMPA
26/11/2025
GdiF VERONA: SMANTELLATA MILIONARIA FRODE FISCALE INTERNAZIONALE.
SEQUESTRATI OLTRE 33 MLN DI EURO
Sotto il coordinamento dell’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) di Venezia, i Finanzieri del Comando
Provinciale della Guardia di Finanza di Verona stanno dando esecuzione a un sequestro preventivo
finalizzato alla confisca di oltre 33 milioni di euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il
Tribunale di Napoli, nei confronti di 7 soggetti e 24 società coinvolte nella frode fiscale “carosello”.
In particolare, grazie al coordinamento tra gli uffici della Procura Europea italiana e croata, è stato dato avvio a
interventi investigativi paralleli sul territorio nazionale ed estero. Le evidenze raccolte dai militari del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria di Verona hanno permesso di individuare l’esistenza di un contesto criminale con
proiezione internazionale, disvelando un’associazione criminale dedita alle frodi IVA nel settore del
commercio all’ingrosso di prodotti per la detergenza.
La complessa attività investigativa, durata oltre un anno, scaturita dall’approfondimento di alert individuati su
alcune società veronesi, ha permesso di smascherare un articolato sistema fraudolento, basato su società
fittiziamente residenti all’estero che acquistavano – senza IVA – beni per la cura della casa e della persona da
grossisti italiani (alcuni dei quali scaligeri), per poi cederli solo cartolarmente a missing trader (società fantasma)
dislocate nel territorio campano, le quali a loro volta cedevano a società filtro, omettendo il versamento delle
imposte. Le conduit company (cartiere estere), così come tutti i soggetti giuridici coinvolti nei vari passaggi della
filiera fraudolenta, venivano gestite in Italia da un’associazione a delinquere con base nel napoletano. Al fine di
rendere ulteriormente difficoltosa la riconducibilità dello schema evasivo agli effettivi responsabili della frode,
gli indagati hanno altresì posto in essere un costante turn over dei soggetti giuridici coinvolti, intestando le
partite IVA a teste di legno principalmente nullatenenti.
La fittizia supply chain (catena di approvvigionamento), resa più complessa da molteplici passaggi estero su
estero, ha permesso un indebito risparmio fiscale di oltre 33 milioni di euro, il quale costituiva la base per
l’attuazione di strategie di pricing aggressivo, attraverso l’immissione nel mercato nazionale di merce a prezzi
altamente concorrenziali.
L’Autorità Giudiziaria, condividendo le tesi formulate dai Finanzieri scaligeri, ha emesso un provvedimento di
sequestro finalizzato alla confisca (anche per equivalente) per un importo complessivo di circa 33,8 milioni
di euro.
L’esecuzione delle predetta misura ablatoria è stata accompagnata dalla notifica dell’invito a presentarsi per
rendere interrogatorio, propedeutico alla valutazione – da parte del medesimo GIP – dell’applicazione anche delle
misure cautelari personali (nei confronti dei 7 capi promotori dell’associazione per delinquere e dei 27 associati
con il ruolo di formali amministratori delle società inserite nella frode), nonché da mirate attività di perquisizione