(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”
Gruppo di L’Aquila
COMUNICATO STAMPA
RIFIUTI ABBANDONATI AL SUOLO. I CARABINIERI FORESTALI DENUNCIANO I PRESUNTI RESPONSABILI: DOVRANNO RIPULIRE I SITI E PAGARE AMMENDE PER ESTINGUERE IL REATO
CARSOLI E ROCCA DI BOTTE (AQ) – Negli ultimi mesi, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Pereto (AQ) al fine di reprimere e prevenire reati in materia ambientale sempre più dilaganti, hanno predisposto ed effettuato mirati servizi di pattugliamento in particolare in zone rurali ed isolate dei Comuni di Rocca di Botte e Carsoli. Le successive indagini esperite hanno portato all’individuazione e identificazione, nonché al successivo deferimento in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente, di nove persone, sia privati che titolari di imprese, per i reati di abbandono di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, previsti e puniti dagli artt. 192 c. 1 e 255 c. 1 e c.1.1 del D. Lgs. n. 152/06.
I rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, abbandonati dai malfattori in maniera promiscua sia sul suolo sia a ridosso di un corso d’acqua, nell’intento di sfuggire ai costi legati al corretto smaltimento dei rifiuti prodotti, erano costituiti da residui di demolizione e costruzione edilizie di diversi metri cubi, amianto, rifiuti ingombranti, plastica, legno, metallo, rifiuti vegetali, rifiuti urbani non differenziati, in contrasto con le norme che tutelano l’ambiente.
Gli indagati, dopo essere stati identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria competente per le ipotesi contravvenzionali di abbandono di rifiuti (art. 255 c. 1 D.Lgs. 152/06), sono stati ammessi al procedimento di estinzione, previsto dalle norme di cui agli artt. 318 bis e seguenti del Testo Unico Ambientale. In particolare a tutti i contravventori sono state impartite apposite prescrizioni ambientali volte alla completa rimozione di tutti i rifiuti abbandonati e il successivo corretto smaltimento degli stessi. Al termine del predetto iter i contravventori sono stati ammessi al pagamento di una somma corrispondente ad un quarto del massimo dell’ammenda prevista per la violazione commessa. Sono state irrogate ammende per complessivi € 39.250. L’adempimento di tale obbligo pecuniario, produce l’effetto giuridico di estinguere il reato, evitando così l’incardinamento di un formale rinvio a giudizio penale.
Recentemente, le sanzioni per le attività illecite legate ai rifiuti sono state rafforzate ed inasprite dall’entrata in vigore della novella legislativa introdotta dal Decreto Legge 8 agosto 2025, n.116 (convertito lo scorso ottobre, in Legge 147/2025): un dispositivo urgente che ha previsto, ad esempio, la possibilità di arresto in flagranza differita, accertamenti tramite videoregistrazioni, sanzioni con pene più severe e sanzioni accessorie come la sospensione dall’Albo dei Gestori Ambientali, per le imprese che commettono illeciti.
