(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 Aosta, 26 novembre 2025
Comunicato stampa n. 505/SC
Interpellanza sulla situazione degli autisti soccorritori
La situazione degli autisti soccorritori interinali è stata oggetto di
un’interpellanza presentata dai gruppi Lega Vallée d’Aoste e La Renaissance
Valdôtaine nella seduta consiliare del 26 novembre 2025.
«Il motivo del licenziamento di nove autisti soccorritori addotto dall’Usl
è il mancato raggiungimento delle ore di volontariato previste per il
rinnovo della tessera regionale di volontari del soccorso dalla delibera n.
404/2024 – ha informato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -.
Questa commistione fra un servizio essenziale come il soccorso, svolto come
professione, e il servizio di volontariato, che volontario non è in quanto
obbligatorio, mette in dubbio la legittimità della delibera. Le plurime
violazioni delle norme su lavoro mettono a rischio il nostro sistema di
emergenza-urgenza, proprio all’inizio della stagione invernale quando è più
necessario. A questo si aggiunge il mancato utilizzo delle deroghe
possibili, che però non sono state applicate. Perché non è stato fatto?
Avete intenzione di modificare la delibera per evitare il ripetersi di
questi licenziamenti e garantire continuità, professionalità e competenza
al nostro sistema di emergenza-urgenza regionale?»
L’Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha chiarito che «
non si tratta di licenziamenti: agli operatori non è stato possibile
rinnovare i contratti di lavoro per conto dell’Azienda USL perché non hanno
completato le 100 ore annue di servizio presso le Organizzazioni di
volontariato – circa 1 o 2 turni di servizio al mese – richieste per
mantenere la validità della tessera di volontario del soccorso. Questo è un
requisito indispensabile per operare in regime di somministrazione presso
l’Azienda Usl. Le disposizioni regionali in materia – definite dopo un
lungo lavoro di confronto e condivisione insieme all’Azienda Usl e alle
organizzazioni di volontariato – sono volte a garantire esperienza,
sicurezza e criteri uguali per tutti. Senza la tessera valida, il contratto
di somministrazione non può essere rinnovato. Non si tratta quindi di una
scelta discrezionale, ma del rispetto delle regole condivise per garantire
sicurezza al sistema di emergenza-urgenza. L’Azienda Usl, ai sensi di una
specifica disposizione regionale in tema di deroghe, sta valutando, insieme
ai Presidenti delle organizzazioni di volontariato, alcune richieste
relative a casi particolari di ore non svolte.»
«Il 10 novembre scorso, su richiesta delle organizzazioni di volontariato,
abbiamo riunito il Tavolo di lavoro tecnico che è preposto a sviluppare
azioni di qualificazione e valorizzazione del mondo del volontariato
valdostano. Non si tratta, quindi, della sede per svolgere valutazioni sui
casi che risultano non adempienti alle diposizioni regionali. Durante
l’incontro – precisa l’Assessore – non si sono registrate richieste di
modifica alla disciplina regionale vigente in materia. Io mi auguro che
l’anno prossimo, con il concorso pubblico ci sarà la possibilità di dare
risposta alle necessità del sistema dell’emergenza.»
L’Assessore ha espresso «solidarietà per la situazione complessa»,
auspicando che «possa avere una sua naturale e tempestiva soluzione.
Esprimo, inoltre, gratitudine a tutti coloro che, nel pieno rispetto delle
disposizioni vigenti in materia, continuano, nella loro doppia funzione di
volontario del soccorso e di operatore a servizio dell’Azienda Usl tramite
rapporto di somministrazione, a impegnarsi per assolvere agli adempimenti
richiesti con correttezza, professionalità e dedizione a beneficio del
sistema regionale dell’emergenza-urgenza.»
«Questa situazione evidenzia un problema grave su cui si basa il nostro
sistema di emergenza-urgenza: la commistione tra volontariato e servizio
pubblico – ha replicato il Capogruppo Manfrin -. Obbligare i volontari a
svolgere 100 ore annue trasforma il volontariato in lavoro. E il problema
si acuisce con l’avvicinarsi del grosso afflusso turistico della stagione
invernale, perché rischiamo di perdere persone che svolgono un servizio
essenziale di soccorso. C’era la possibilità di derogare, ma in questo caso
la decisione è affidata al Presidente dell’organizzazione di volontariato,
non al rispetto delle regole generali: vi sembra ragionevole? Prendiamo
atto che l’Assessore non intende intervenire per risolvere il problema: io
auspico che una causa di lavoro dimostri l’illegittimità di questo sistema.
