(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 COMUNICATO STAMPA
26 novembre 2025
ANTITRUST, PROCEDIMENTO SU META PER ABUSO POSIZIONE DOMINANTE. CODACONS:
BENE INDAGINE CHE NASCE DA NOSTRA DENUNCIA DELLO SCORSO MARZO
37 MILIONI DI UTENTI ITALIANI COINVOLTI. E ORA SI ATTENDE DECISIONE DEL
TRIBUNALE DI ROMA SU RICORSO INIBITORIO CONTRO META
Bene per il Codacons la decisione dellAntitrust di ampliare listruttoria
su Meta relativamente al servizio WhatsApp e ai nuovi strumenti di
interazione o funzionalità di Meta AI. Era stato proprio il Codacons, con un
esposto presentato lo scorso marzo, a portare a luglio allapertura di un
procedimento da parte dellAutorità per la concorrenza per presunto abuso di
posizione dominante nei confronti di Meta. Nellesposto il Codacons metteva
nel mirino lintroduzione automatica dellassistente virtuale Meta AI
allinterno dellapplicazione WhatsApp, senza il preventivo consenso
espresso degli utenti e con possibili ripercussioni sul fronte della
concorrenza e danni per altre imprese che operano nel settore dellIA,
escluse dallapplicazione.
Una vicenda quella delle funzioni di intelligenza artificiale legate a
WhatsApp che coinvolge ad oggi 37 milioni di utenti italiani che utilizzano
lapp di messaggistica (oltre 2 miliardi nel mondo), e che rischia di avere
ricadute negative dirette per gli stessi consumatori, considerato che la
condotta di Meta impedirebbe del tutto ad altre imprese che forniscono
servizi di AI Chatbot di utilizzare la piattaforma WhatsApp, facendo venir
meno per gli utenti ogni possibilità di avvalersi di servizi di intelligenza
artificiale alternativi a Meta AI.
E su Meta incombe ora anche un altro rischio: lo scorso 14 novembre è stato
discusso dinanzi al Tribunale di Roma il ricorso inibitorio promosso dal
Codacons assieme ad Adusbef e Assourt e teso ad impedire laccesso dei
minori a Instagram. Se il tribunale accoglierà lazione legale, Meta dovrà
correre ai ripari bloccando centinaia di migliaia di profili in Italia e
adottando misure tecniche che impediscano realmente laccesso dei minori al
noto social network.