(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 Trieste, 26 nov – “Nell’ambito delle risorse disponibili
abbiamo valutato la possibilit? che Insiel, la nostra societ? in
house, possa assumere un ruolo pi? ampio nello svolgimento di una
serie di attivit? strategiche. Abbiamo quindi aggiornato la
normativa regionale introducendo elementi che nel 2011 – quando
fu approvata la precedente disciplina – non erano ancora
presenti, come la cybersicurezza e l’intelligenza artificiale.
L’obiettivo ? definire un ecosistema dedicato a questi ambiti,
sia a livello regionale sia per il supporto agli enti locali”.
Cos? l’assessore regionale al Patrimonio, demanio, servizi
generali e sistemi informativi Sebastiano Callari a margine della
discussione in I Commissione integrata sull’ esame degli
strumenti della manovra di bilancio 2026.
Come ha spiegato il rappresentante della Giunta regionale, questo
allargamento del raggio di azione di Insiel rappresenta un
passaggio particolarmente rilevante, poich? a livello
internazionale stiamo attraversando una fase geopolitica in cui
la sovranit? tecnologica e la protezione dei dati rappresentano
fattori decisivi per il futuro di ogni Paese.
“L’Europa – ha aggiunto Callari – sta investendo molto in questa
direzione: la nuova direttiva NIS2, che abbiamo recepito e
integrato nella normativa regionale, mira a rafforzare la
resilienza dell’Unione rispetto agli attacchi informatici,
favorendo la creazione di un sistema coordinato di prevenzione e
risposta”.
Secondo l’assessore questa norma rappresenta un presupposto per
ulteriori iniziative che l’Amministrazione sta valutando e che
verranno proposte in una seconda fase, in particolare riguardo
all’utilizzo di software open source.
“In Italia e in molti Paesi europei – ha sottolineato Callari –
le amministrazioni pubbliche si affidano ancora in larga misura a
software proprietari, spesso sviluppati all’estero. Questi
sistemi, essendo chiusi, richiedono una manutenzione continuativa
da parte delle societ? titolari, con costi ricorrenti rilevanti
per le pubbliche amministrazioni: questo ? il primo nodo critico”.
Ancora pi? significativo, come ha rilevato l’assessore, ? per? il
tema della sicurezza. L’adozione di soluzioni open source
consente infatti di intervenire direttamente sul codice, di
gestire internamente la manutenzione e soprattutto di garantire
un maggiore presidio sui dati. ? noto, infatti, che i dati
collocati su cloud non situati in Paesi europei possono essere
soggetti alla legislazione di Stati terzi, con possibili effetti
sulla loro riservatezza: un elemento che tocca il cuore della
sovranit? tecnologica.
“In questo – ha concluso Callari – ci stiamo quindi muovendo in
sinergia con altre Regioni su un tema che riteniamo strategico. E
