(AGENPARL) - Roma, 25 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 25 November 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 25/11/2025, ore 18:14
Consiglio
Lavori Consiglio: Nota di aggiornamento al DEFP, Acciaierie di Bolzano
**Approvata la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza provinciale (NADEFP) 2026-2028; mozione di Partito Democratico. ** La vicepresidente Rosmarie Pamer ha presentato nel tardo pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale a Bolzano, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza provinciale (NADEFP) 2026-2028. Nel documento si sostiene, tra l’altro, che secondo le stime dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) per l’Area Euro è previsto un PIL in aumento dell’1,2% per il 2025 e dell’1,0% per il 2026, e che nel Documento programmatico di finanza pubblica il Governo ha previsto un aumento del Pil 2025 dello 0,5% (-0,1% rispetto al DFP di aprile 2025) e dello 0,7% per il 2026 (0,8% nel DFP). Le stime OCSE 2025 e 2026 prevedono per gli Stati Uniti rispettivamente +1,8% e +1,5%, per la Cina +4,9% e +4,4%, per la Germania +0,3% e +1,1. Secondo l’ASTAT, il PIL reale provinciale del 2024 è stimato in aumento dello 0,7%, mentre le stime per il biennio 2025-2026 registrano incrementi rispettivamente dello 0,7% e dell’1,1%. L’economia internazionale, nel 2025, è stata influenzata da conflitti geopolitici internazionali e dal nuovo regime dei dazi americani; nonostante l’elevata incertezza, il commercio mondiale ha mostrato resilienza, con un aumento per l’anno 2025, anche se rallentato rispetto agli anni precedenti. A livello nazionale, il 2024 si è chiuso con un tasso di crescita del PIL dello 0,7%, mentre per l’anno in corso, i dati indicano una crescita economica lievemente inferiore rispetto alle previsioni del DFP di aprile;, la crescita del PIL reale per l’anno 2025 viene stimata pari a quella acquisita; il rapporto deficit/PIL è confermato al 3,4%. Il rispetto delle nuove regole europee in merito all’andamento della spesa pubblica non lascia molto spazio alla manovra per l’anno 2026: la nuova governance comunitaria prevede infatti un programma pluriennale rigido e solo aggiustamenti al margine negli anni coperti dal programma iniziale. Per quanto riguarda il contesto provinciale, per il 2025 si prevede una crescita reale dello 0,7%; i consumi delle famiglie nel 2025 sono stimati in aumento dell’1,1%, leggermente inferiori rispetto al +1,2% registrato nel 2024. I dati dell’Istituto provinciale di statistica indicano per il 2025 un incremento del PIL nominale del 5,9%, ovvero 5,2 punti percentuali superiore rispetto alla crescita reale. Il tasso di occupazione provinciale rilevato nel 2° trimestre 2025 può definirsi ottimale rimanendo su livelli vicini alla piena occupazione (74,0%), con tasso di disoccupazione è fermo su livelli bassissimi (1,6% nel 2° trimestre 2025). Sul fronte dell’inflazione, nel mese di settembre l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato a Bolzano un aumento del 2,2%, leggermente maggiore rispetto all’anno precedente (settembre 2024: 1,8%). L’andamento economico generale rappresenta un fattore determinante nella predisposizione del bilancio. Numerose voci di entrata, in particolare quelle direttamente o indirettamente correlate alla situazione congiunturale — come le devoluzioni relative a IRPEF, IRES, IRAP e altri tributi — vengono stimate sulla base degli indicatori di crescita economica disponibili. In tale contesto, è fondamentale adottare un approccio prudente e flessibile nella programmazione finanziaria. Per quanto attiene la necessità di correttivi per l’esercizio in corso non si profilano rilevanti novità o necessità legate alla finanza pubblica, non registrandosi scostamenti rispetto agli obiettivi di bilancio. Al documento è quindi allegato l’elenco delle opere pubbliche.
Paul Köllensperger (Team K) ha chiarito che sulla base di questa nota dovrebbe anche essere stilato il bilancio, e che le stime OCSE danno una tendenza al ribasso rispetto allo scorso anno. La congiuntura si è raffreddata, e l’area europea registra una riduzione; i dazi hanno lesionato l’Europa, non la Russia che vende il gas a Cinesi o Americani che lo rivendono 5 volte più caro all’Europa. Un grande problema è il calo della Germania: queste sono le conseguenze di una mancanza di leadership che dimostra quanto è importante andare a votare; Italia e Spagna sono messe meglio. In quanto alla provincia, sarebbe auspicabile che ci fossero stime più dettagliate. Il settore automobilistico soffrirà, e questo avrà conseguenze anche per la provincia, ma di tutto questo non si legge nulla nella nota.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che attenersi ai criteri imposti dalla UE lascia poco margine, e che una stabilità ci sarà solo con la sovranità. In quanto alla lista di opere pubbliche elencata, 14 milioni vengono investiti negli edifici giudiziari: in questo modo, però, si investe sull’hardware invece che sul software. Il consigliere ha criticato anche il contributo per il risanamento del terreno delle Acciaierie: “Cosa ha a che fare la provincia con esse?”. Interventi sugli edifici militari sono da mettere in relazione a una diffusa militarizzazione che per la provincia significa anche un’italianizzazione.
Sandro Repetto (Partito Democratico) si è chiesto come mai fosse allegata al documento la lista delle opere pubbliche e ha chiarito che esso è uguale a quello dell’anno scorso; come la manovra statale, anche questa condivide un’impostazione che fa riferimento a una crescita reale ridotta. Più interessante è il contributo della Camera di Commercio con Impulse 2026. In quanto all’elenco di opere pubbliche, il consigliere si è interessato a tre interventi PPP e agli interventi infrastrutturali nei dintorni di Bolzano, e ha chiesto chiarimenti sulle iniziative relative alle case di comunità, che possono svolgere un interessante ruolo relativamente al PS, ma di cui è necessario capire progettualità e tempistiche. Ha fatto poi riferimento ai 476 milioni previsti per la Nuova clinica di Bolzano, chiedendone conto.
La vicepresidente della Provincia Rosmarie Pamer ha chiarito tra l’altro che avrebbe trasmesso le critiche di Köllensperger e che le tabelle sulle opere pubbliche vengono allegate tutti gli anni alla nota,
L’ass. Christian Bianchi ha detto che un progetto PPP è il Kura Resort, di cui si è già parlato tante volte; un altro riguarda il deposito centralizzato di tutte le opere d’arte che la Provincia possiede, attualmente sparse in tanti magazzini: si valuterà un progetto presso il comune di Egna, con l’obiettivo di preservare il patrimonio da rischi idrogeologici, ma anche di esporlo; il progetto sostituisce tanti piccoli progetti a cui si pensava precedentemente. Il terzo progetto PPP è il Building Renovation e riguarda la riqualificazione energetica, avviato a gennaio 25 per riqualificare 27 edifici della Provincia: l’investimento viene incrementato.
Messa in votazione, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza provinciale (NADEFP) 2026-2028 è stata approvata con 18 sì e 15 astensioni.
Prima della trattazione delle proposte dell’opposizione, il capogruppo della SVP Harald Stauder ha chiesto un’interruzione di 15 minuti per un confronto tra maggioranza e opposizione. Al rientro in aula, il presidente Schuler ha comunicato che la seduta di domani pomeriggio comincerà alle 15.30 per permettere di partecipare a un funerale.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha quindi proposto un emendamento alla Bando di gara Acciaierie di Bolzano – Tutto da rifare (presentata dal cons. Repetto il 08/10/2025); (inizio trattazione il 05/11/2025 – continuazione), la cui discussione era iniziata già il, al fine di impegnare la Giunta 1. a ritirare l’attuale bando di gara relativo all’area industriale occupata dalle Acciaierie Valbruna, e a rivederlo al fine di garantire che esso sia più aderente alla realtà economica e produttiva del territorio, considerato che il quinto paragrafo del capitolo “Svolgimento della procedura” alla pagina 12 dell’ALLEGATO A) DISCIPLINARE PER LA PROCEDURA AD EVIDENZA PUBBLICA”, recita: “La Provincia autonoma di Bolzano si riserva la facoltà, a proprio insindacabile giudizio, di non procedere all’aggiudicazione o di revocare la presente procedura in qualsiasi fase, per ragioni di interesse pubblico o per motivi organizzativi, tecnici, economici o giuridici. Tale facoltà potrà essere esercitata senza che i partecipanti possano avanzare pretese, diritti al risarcimento o ad alcun indennizzo”; 2 a convocare un tavolo di confronto permanente e urgente con l’azienda, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di definire un percorso condiviso che salvaguardi occupazione, produzione e interesse pubblico. Il consigliere ha rilevato l’esistenza di un problema di carattere politico, dando solidarietà all’ass. Galateo che pare combattere da solo in Giunta provinciale, mentre il presidente Kompatscher sostiene il bando per non avere problemi di natura politica. Tutto questo mentre si sta avvicinando una nube su Aluminium, cui si vuole togliere il terreno per darlo a Noi Techpark. Non si riesce a capire quale sia la politica industriale della Giunta, anzi sorge il dubbio che sia stata data l’Economia a Galateo per toglierla dal territorio. Anche l’affermazione di Kompatscher sul fatto che c’era un solo concorrente potrebbe essere fonte di ricorso, si vedrà se Valbruna partecipa o meno. Se Valbruna non parteciperà, non sarà automatico un altro bando, perché bisognerà mantenere gli stessi valori; la Giunta in cui Galateo è solo potrebbe anche chiedersi se ha senso un’azienda siderurgica a Bolzano. Per eliminare questo pasticcio, è opportuno revocare il bando e convocare un tavolo di confronto permanente, per fare poi un altro bando. Repetto ha chiesto il coraggio di votare a favore della sua mozione.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto al presentatore e alla Giunta di dare le informazioni che hanno: gli risultava, infatti, che Leonardo potrebbe prendere in carico le Acciaierie.
Paul Köllensperger (Team K) ha sostenuto la proposta di ritirare il bando, per guadagnare del tempo e pensare meglio a cosa fare e cosa non fare; altrimenti potrebbe sembrare che ci sia un conflitto tra chi vuole l’azienda e chi preferirebbe creare un quartiere residenziale. In quanto ai posti di lavoro, ma va detto che la metà da anni sono in cassa integrazione: su 19 ettari si possono creare posti migliori, e anche la bonifica dei terreni, come dimostra il caso MEMC, è problematica. Importante è comunque che la zona industriale resti tale, perché la provincia ha bisogno di produttività. Puntare al futuro, puntare su qualcos’altro non guasterebbe, a patto che sia sempre industria e che il bene pubblico non vada svenduto.
Secondo Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) la domanda più urgente cui rispondere è se le Acciaierie hanno un futuro a Bolzano, indipendentemente da questioni etniche o politiche. Va ricordato che hanno contribuito molto anche all’inquinamento della città di Bolzano, e che, essendoci in provincia piena occupazione, i lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare un posto migliore, piuttosto che in una sede dove ci sono stati anche incidenti mortali.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha rilevato l’ampia discussione sui media, e il fatto che la Giunta non avesse espresso una linea unitaria. ha quindi invitato a smetterla con dichiarazioni e interventi contrastanti, con il contributo anche di soggetti da fuori provincia come il ministro Salvini, per evitare di fare confusione sui media e mantenere una linea, altrimenti si genera instabilità e incertezza.
Intervenendo da consigliere, l’ass. Christian Bianchi (Forza Italia – Uniti per l’Alto Adige) ha contestato i riferimenti alla correttezza delle stime, chiarendo che vengono fatte sulla base di norme e leggi che rispetto a 30 anni fa sono cambiate, Si parla della concessione di un diritto di superficie per 21 ettari per 50 anni, non è vero che la stima sia stata fatta con criteri non oggettivi.
L’ass. Marco Galateo ha ringraziato Repetto per aver portato il tema in aula; in quanto all’interesse di Leonardo, non risulta, ma si sa che essa è in fase d’acquisto di Iveco Defence. In merito al proprio contrasto col presidente della Provincia, questi non l’aveva maltrattato – tuttavia, si trattava di un caso sensibile; dei dipendenti non metà, ma 150 sono saltuariamente in cassa integrazione; il tema è concreto, e riguarda il futuro economico della provincia di Bolzano: si vuole che le aree produttive restino tali o si vuole altro? Questo va analizzato in un contesto più ampio, da una piattaforma con molti attori di diversi settori. Sarà l’azienda a decidere se vuole rimanere, e pare che lo voglia; oggi Acciaierie Valbruna è l’unico soggetto che ha chiesto di fare il sopralluogo, ed essendo il termine per questo scaduto, nessun altro concorrente può competere: “Lasciamo quindi che sia Valbruna a decidere se partecipare o meno”, stante la scadenza di gennaio. Se la gara dovesse andare deserta, la Giunta intera ritiene inopportuno dire ora che cosa si intende fare; essa, come comunicato congiuntamente, ritiene comunque Acciaierie Valbruna strategica per la provincia, con la volontà di tutela produzione e occupazione. Se qualcuno avesse voluto spegnere Acciaierie Valbruna sapendo da trent’anni che scadeva il bando, avrebbe agito diversamente. L’industria fornisce il 25% del PIL dell’Alto Adige, oltre che posti di lavoro, e le aree produttive sono forse addirittura troppo ridotte. Se Valbruna deciderà di non partecipare, l’unica cosa certa è che sarà necessaria un’ulteriore proroga. Galateo ha quindi chiesto di respingere la mozione. Repetto ha replicato che dalle parole di Galateo emerge speranza ma anche la soluzione: la gara andrà deserta, ma forse si daranno due anni di proroga. Tuttavia, un’azienda deve vivere non di proroghe, ma di certezze, perché è queste che considera il mercato mondiale. La revoca del bando permetterebbe di capire cosa si vuole veramente fare. In quanto ai lavoratori, dove si fa innovazione essi sono pagati in maniera diversa. Messa in votazione, la mozione è stata respinta con 9 sì, 17 no e 6 astensioni.
La seduta di questo pomeriggio è terminata. I lavori del plenum riprendono domani alle ore 10.00. **MC**
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