(AGENPARL) - Roma, 25 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 25 November 2025 COMUNICATO STAMPALA REGIONE LAZIO RINNOVA IL SUO IMPEGNO
PER CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE
In occasione del 25 novembre, la Regione conferma la propria determinazione
con interventi concreti, iniziative di prevenzione e sostegno alle vittime
Roma, 25 novembre 2025 – In occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” la Regione Lazio ha confermato il proprio impegno nel contrasto a ogni forma di violenza sulle donne, durante un evento pubblico che si è tenuto presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia e a cui hanno preso parte istituzioni, associazioni, operatori e testimonial del mondo della cultura e dello spettacolo.
Un momento di riflessione collettiva e di mobilitazione sociale, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una cultura del rispetto e della parità.
Sono intervenuti: Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Simona Baldassarre, assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile Regione Lazio; Monsignor Andrea Manto, vicario episcopale per la Diocesi di Roma; Lamberto Giannini, prefetto di Roma; Isabella Rauti, sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa; Eugenia Maria Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità; Giuseppe Quintavalle, direttore generale ASL Roma 1; Sabrina Cenciarelli, direttrice generale della ASL di Latina; Maria Grazia Passeri, presidente dell’Associazione Salvamamme; Marzietta Montesano, referente del percorso “Codice Rosa” dell’Ospedale Sant’Andrea; Marina Terragni, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza; la giornalista e conduttrice televisiva Manuela Moreno; Antonella Faieta, presidente Telefono Rosa; gli attori Claudia Gerini, Maria Grazia Cucinotta, Riccardo Rossi, Neri Marcorè, Gianmarco Tognazzi e il cantautore Amedeo Minghi
Ha moderato l’incontro Eleonora Daniele, giornalista e conduttrice televisiva.
A celebrare questa importante giornata il concerto della banda musicale dell’Esercito Italiano.
Uno dei momenti più intensi dell’evento è stato quello dedicato alle testimonianze dirette di donne che hanno vissuto sulla propria pelle la violenza. Racconti dolorosi, ma anche ricchi di coraggio e speranza, che rappresentano un passo fondamentale per rompere il silenzio.
«È necessario cambiare i modelli comportamentali. Dobbiamo spezzare – una volta per tutte – quella catena di banalizzazioni che minimizza parole e gesti che invece sono già l’espressione più chiara di abusi e sopraffazione contro le donne. E dobbiamo sradicare pregiudizi, stereotipi e generalizzazioni. Per questo la Regione Lazio – che oggi, 25 novembre 2025, si illumina di rosso – affianca ai molti strumenti, capaci di intervenire su tutte le dimensioni della violenza e di rafforzare le politiche per le pari opportunità, un impegno ancora più forte nella diffusione della cultura del rispetto, della parità e della libertà, che deve raggiungere innanzitutto le nuove generazioni. Perché abbiamo bisogno dei giovani per ripartire», ha affermato il presidente Francesco Rocca.
«Oggi ribadiamo che la lotta alla violenza di genere non è solo un impegno istituzionale, ma una responsabilità condivisa. La Regione Lazio è in prima linea con azioni concrete: sostegno alle vittime, prevenzione nelle scuole, percorsi per gli uomini autori di violenza. Il nostro obiettivo è chiaro: costruire una società fondata sul rispetto e sulla parità. Per riuscirci serve la collaborazione di tutti: istituzioni, associazioni e cittadini, uniti per spezzare il ciclo della violenza e garantire alle donne libertà e sicurezza», ha dichiarato l’assessore Simona Renata Baldassarre.
Tra gli interventi introdotti dalla Regione Lazio nel corso dell’ultimo biennio:
rafforzamento della rete dei Centri Antiviolenza (CAV) e delle Case Rifugio (CR): 32 CAV e 18 CR (di cui 15 finanziate dalla Regione), che offrono accoglienza, ascolto, supporto psicologico e legale, ospitalità protetta e percorsi di autonomia per donne e figli in condizioni di pericolo;
Assistenza e tutela delle vittime: attraverso i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio;
sostegno economico e reinserimento: “Contributo di libertà” per favorire il reinserimento sociale e lavorativo delle donne fuoriuscite dalla violenza; fondi specifici per gli orfani di femminicidio fino ai 29 anni; patrocinio legale gratuito per le vittime;
prevenzione e sensibilizzazione: progetto “Ti Rispetto” rivolto alle scuole per promuovere la cultura del rispetto e prevenire bullismo e cyberbullismo;
centri per uomini autori di violenza (CUAV): percorsi psico-educativi e di supporto per uomini che agiscono o rischiano di mettere in atto comportamenti violenti;
Osservatorio Pari Opportunità: istituito nel 2024, monitora e analizza l’efficacia delle politiche regionali in materia di pari opportunità e violenza di genere.
Azioni concrete con le quali ribadire il concetto che prevenire e contrastare la violenza di genere deve essere una responsabilità condivisa da tutta la società. Perché solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, associazioni, operatori, scuole e cittadini sarà possibile costruire una società libera dalla violenza e fondata sul rispetto reciproco.
