(AGENPARL) - Roma, 25 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 25 November 2025 Bologna diventa motore del dibattito italiano sull’abitare. Venerdì 28 novembre, dalle 14 alle 19, all’Hotel Savoia Regency, Confabitare, associazione proprietari immobiliari, riunisce istituzioni, esperti e operatori per una Convention nazionale dedicata a un tema spesso evocato, ma raramente analizzato con rigore: le locazioni brevi. L’ingresso è libero e la cittadinanza è invitata.
Con la Convention, Confabitare vuole uscire dalle semplificazioni che animano il dibattito pubblico portando numeri e una domanda che attraversa il Paese: dove nasce davvero la crisi dell’abitare?
Da anni le locazioni brevi sono raccontate come il fattore che riduce l’offerta di case, ma l’associazione ribalta la prospettiva: l’impatto degli appartamenti interi destinati a uso turistico è contenuto e la maggior parte delle inserzioni riguarda stanze o porzioni di abitazioni, spesso interne a immobili già occupati. Una parte del fenomeno, dunque, non sottrae unità al mercato residenziale tradizionale. Il vero limite, secondo Confabitare, è la difficoltà del sistema a trattenere nel mercato gli alloggi dei proprietari.
“La discussione sulle locazioni brevi non può più funzionare come un alibi collettivo, bisogna capire dove si genera la crisi” afferma il presidente nazionale Alberto Zanni. Resta infatti centrale un dato che non si può ignorare: una quota rilevante del patrimonio residenziale non entra affatto nella locazione. “Il problema non è la redditività, è l’incertezza – spiega Zanni -. Morosità, tempi imprevedibili per recuperare un immobile, scarse tutele contrattuali: questa è la malattia invisibile che tiene migliaia di proprietari lontani dal mercato”. Una parte del patrimonio rimane immobilizzata per paura del contenzioso. Le locazioni brevi sono facili da vedere, facili da accusare, difficili da comprendere nella loro reale dimensione. Nel frattempo il turismo cresce, i flussi cambiano e in molte aree del Paese l’ospitalità residenziale sopperisce a ciò che l’offerta alberghiera non può coprire. La nuova Legge di Bilancio introduce norme specifiche, ma basteranno? “Possiamo regolamentare quanto vogliamo, ma senza sicurezza contrattuale l’offerta non aumenterà. La politica deve chiedersi perché oltre un terzo dei proprietari sottrae i propri immobili al mercato della locazione. È lì che si decide il futuro dell’abitare, non nel conteggio degli host”, aggiunge Zanni. Confabitare propone inoltre, l’istituzione di un Ministero per la Casa e l’Abitare e un tavolo dedicato alla definizione di linee guida nazionali. La Convention Nazionale di Confabitare lancia dunque una sfida culturale e istituzionale: ricostruire fiducia, creare strumenti di tutela, immaginare politiche strutturali.
Ufficio Stampa – Confabitare
dott.ssa Eleonora Carboni
