(AGENPARL) - Roma, 25 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 25 November 2025 (ACON) Trieste, 25 nov – “Il nuovo contributo regionale a chi
stipula un’assicurazione contro le calamit? naturali ? di fatto
un regalo alle assicurazioni private e sottolinea una visione non
sistemica della Regione”. Cos?, in una nota, la consigliera
regionale di Avs, Serena Pellegrino, a cui si unisce Emanuel
Oian, responsabile Lavoro della segreteria regionale di Sinistra
Italiana.
“A coloro che si vogliono assicurare contro i danni causati dalla
crisi climatica – afferma Pellegrino – deve essere garantito il
diritto di stipulare una polizza pubblica, esente dalla
speculazione finanziaria delle assicurazioni private che lucrano
sulle tragedie. Com’? possibile, ad esempio, che una grande
realt? finanziaria che investe nelle fonti fossili possa anche
emettere delle polizze assicurative per i danni causati dal clima
impazzito per colpa dell’uomo? I criteri di Isee proposti dalla
Regione, inoltre, sono completamente sfasati rispetto a quelli di
altri contributi. Perch? si ? scelto la soglia dei 50.000 euro di
Isee e non quella di 35.000? Com’? possibile dare un contributo
pari al 50% del premio a chi ha 50.000 euro, ovvero persone che
possono essere riconosciute senza ombra di dubbio come benestanti
e che potrebbero permettersi di pagare di tasca propria?”.
“La Regione deve attivarsi al pi? presto per azioni sistemiche
contro la crisi climatica che non siano un regalo a assicurazioni
private e ai ricchi, ma un sostegno a chi ne ha pi? bisogno. I
cambiamenti climatici sono dovuti ad attivit? antropiche
fortemente impattanti, derivate prevalentemente da emissioni da
CO2 ed in questa direzione che si dovrebbe agire.
Bisognerebbe investire in un trasporto locale capillare e
gratuito per alcune categorie, come gli studenti, piuttosto che
finanziare i produttori di carburanti fossili con un contributo
universale, anzich? commisurarlo come misura di welfare. Gli
strumenti neo-liberali di mercato, atti solo a foraggiare chi ?
gi? abbondantemente ricco – ? la conclusione riportata in nota -,
sono il modello che persegue la destra, a scapito della classe
lavoratrice che subisce passivamente gli effetti della crisi
climatica”.
ACON/COM/rcm
251025 NOV 25
