(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 **Violenza di genere in Toscana, presentato il 17° rapporto **
Presentato il 17° rapporto sulla Violenza di genere in Toscana, analisi
dei dati raccolti nell’anno 2024 dai Centri e delle Retiantiviolenza
toscane. L’iniziativa, compresa nel programma de ‘La Toscana delle donne
2025′, ha permesso di fare il punto su dati che raccontano una realtà
drammatica: 5.600 donne che hanno contattato i 25 centri antiviolenza della
regione, 9 femminicidi, 4 minori rimasti orfani, 2.701 accessi al pronto
soccorso con ‘codice rosa’ (400 in più rispetto all’anno precedente),
violenza in crescita tra fasce di età, giovanissimi e anziani, prima prima
interessate solo marginalmente dal fenomeno.
“La Toscana- ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – è
all’avanguardia sul tema delle pari opportunità, come dimostrano i molti
ruoli dirigenziali di primo piano che ho affidato a donne e come testimonia
l’importanza del festival ‘La Toscana delle donne’, che ogni anno
evidenzia numerosi aspetti che riguardano la presenza femminile nella
società. Tra questi aspetti, purtroppo, dobbiamo evidenziare anche il
contrasto alla violenza di genere, attuato sia attraverso iniziative
culturali, che direttamente con l’attività dei 25 centri antiviolenza
diffusi sul territorio regionale. Questi sono i primi punti cui possono
chiedere aiuto le donne vittime di violenza e i loro figli”. “La
violenza di genere – continua Giani – è un fenomeno ancora diffuso e
grave, così grave da richiedere un supplemento di impegno da parte delle
istituzioni. Il Governo regionale sta facendo la sua parte ma serve impegno
a tutti i livelli perché si riesca ad intervenire veramente ed a superare
gli stereotipi culturali che ancora pesano sulle donne”.
Completano le parole del presidente Giani quelle dell’assessora alle pari
opportunità Cristina Manetti, che spiega: “La manifestazione ‘La
Toscana delle donne’ è stata concepita proprio per spingere verso un
cambiamento necessario. E proprio i numeri che presentiamo oggi ci mostrano
quanto esso sia urgente: nel 2024 solo in Toscana 9 donne uccise, 4 minori
rimasti orfani, una vera e propria mattanza di donne che deve essere
fermata. E l’unica strada che abbiamo per frenare questo fenomeno è
l’affermazione dei diritti delle donne. La violenza nasce da piccole
rinunce all’autodetrminazione come quella di scegliere un lavoro part-time
dopo la maternità oppure non avere un proprio conto corrente per
appoggiarsi a quello del compagno. Piccoli segnali specchio di un modo di
pensare che dobbiamo cambiare nella nostra cultura. Solo questo percorso
potrà rallentare quello che è un fenomeno drammatico del tempo in cui
stiamo vivendo”.
Sulla situazione fotografata dal rapporto è intervenuta anche Francesca
Basanieri, presidente della Commissione pari opportunità del Consiglio
regionale. “Quelli che presentiamo – ha detto – sono dati molto
preoccupanti, tuttavia possiamo affermare che in Toscana la rete
antiviolenza c’è ed è apprezzata. La violenza di genere purtroppo si sta
evolvendo, con sempre più casi tra giovani, giovanissimi, ed anche sulla
terza età e addirittura la quarta età. Per questo dobbiamo lavorare
sempre più sull’educazione affettiva e sessuale dei giovani, perché
comprendano una corretta dinamica della sessualità, e sul sostegno agli
anziani, perchè vediajmo che anche la solitudine e la perdita di relazioni
fa sì che questo fenomeno si intensifichi”.
Intervenuta anche Lia Burgalassi, delegata di Anci Toscana per pari
opportunità e politiche di genere e sindaca di Cecina (Li): “I dati
presentati stamani – ha detto – dimostrano che il fenomeno della violenza
di genere è in crescita e il monitoraggio è fondamentale per la
programmazione. I Comuni hanno un ruolo chiave perché sono i soggetti che
devono aiutare a costruire la rete di sostegno e promuovere interventi
educativi soprattutto con le giovani generazioni”.
I numeri del rapporto parlano di 5.670 le donne che si sono rivolte nel
2024 ai centri antiviolenza in Toscana, un aumento sensibile rispetto al
2023 quando i contatti erano stati 4.540. Sono state 3.533 le donne che a
seguito del contatto con il centro antiviolenza hanno scelto di
intraprendere un percorso di uscita dalla situazione in cui si trovavano:
di esse il 32% è di origine non italiana, il 66% ha figli.
Sono stati invece 1.155 gli autori di gesti di violenza di genere che hanno
avviato un percorso di ravvedimento, il doppio rispetto del 2023. Tra
questi il 71,6% è italiano.
Leggi la sintesi dei dati del 17° rapporto Violenza di genere in Toscana