(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 Ucraina, Barbera (PRC): “Erano quattro gatti! La rivoluzione guerrafondaia
di Calenda può attendere”
“Altro che grande mobilitazione: ieri, 23 novembre 2025, a Roma, nel rione
dell’Esquilino, si è consumata l’ennesima farsa del fronte guerrafondaio
guidato da Carlo Calenda. Una piazza convocata con toni epici, ma riempita
da meno di cento persone. Una manifestazione così vuota che perfino i
piccioni si sono rifiutati di partecipare.
Ci avevano annunciato un evento ‘storico’, una risposta popolare al
presunto disimpegno degli Stati Uniti, ma in realtà abbiamo assistito a una
triste riedizione del “C’eravamo in quattro, compresi i parenti”. E, come
se non bastasse, anche stavolta i media hanno accuratamente evitato di
raccontare il flop: meglio edulcorare che mostrare il deserto politico che
circonda questi professionisti della retorica bellicista.
Persino alcuni protagonisti, come la vicepresidente del Parlamento europeo
Pina Picierno, hanno scelto la prudente distanza di un collegamento da
Bruxelles. Dal sicuro tepore della capitale belga ha annunciato che sta
lavorando a una mobilitazione in tutte le capitali europee. Un progetto
ambizioso, non c’è dubbio: dopo Roma, dove non si è superata la quota
‘condominio’, non oso immaginare cosa accadrà a Berlino, Madrid o Parigi.
Forse una riunione di quartiere con vista monumenti?
La verità è semplice: l’Italia deve smettere di essere il megafono della
NATO e tornare a essere promotrice di diplomazia, cooperazione
internazionale e disarmo multilaterale. Gli italiani non si riconoscono in
chi confonde la pace con la corsa al riarmo, né in chi sogna un’Europa che
parla soltanto il linguaggio delle armi. Lo dimostra questo fallimento,
come lo dimostrava quello di Torino due settimane fa, dove i contestatori
della conferenza del professor Angelo D’Orsi erano talmente pochi da poter
entrare in un monolocale.
Gli italiani hanno più buon senso dei loro aspiranti strateghi. Non credono
ai generali da talk show e non hanno alcuna intenzione di essere trascinati
in un’ennesima avventura militare che non li rappresenta.
E se Calenda, Casini e la Picierno pensano davvero di poter costruire un
fronte europeo della guerra partendo da una piazza semivuota, consiglierei
loro di fare il primo passo indispensabile: trovare almeno i partecipanti.
Per ora, la loro mobilitazione resta un progetto ambizioso… ma solo sulla
carta. Molto sulla carta.”
E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, della Direzione Nazionale di
Rifondazione Comunista