(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 *POLO CHIMICO: AZZERARE IL PRELIEVO DI ACQUA DAL PO E’ POSSIBILE.
PRESENTATO OGGI IL PROGETTO DI RIUSO *
IL VICESINDACO BALBONI: “UN RISULTATO DI SISTEMA. ORA AL LAVORO PER
INDIVIDUARE I FINANZIAMENTI NECESSARI A REALIZZARLO”
Ferrara, 24 novembre 2025 – “Questo è un giorno importante perché tutti
insieme, come sistema Ferrara, presentiamo un progetto di riuso idrico
tagliato sulle esigenze e sulle reali possibilità del nostro territorio. E’
un risultato costato tanto lavoro e portato avanti da diversi soggetti
pubblici che hanno unito le forze per arrivare a dare un nome e una
identità a quella che, fino a poco tempo fa, era solo un’idea astratta.
Quello che lo studio di fattibilità presentato oggi ci dice è che il sogno
può diventare realtà: Ferrara può avere un impianto di riuso dell’acqua per
fini industriali all’avanguardia a livello europeo e può utilizzare le
acque reflue della città, dopo averle trattate, per “dare da bere” al suo
Petrolchimico senza più dover prelevare acqua dal Po. Evidentemente si
tratta di un valore aggiunto non solo in termini ambientali, ma anche di
attrattività del sito. Da oggi in avanti tutto il nostro impegno sarà volto
a intercettare i capitali giusti per poter dare gambe al progetto e ci
auguriamo che anche questo veda la partecipazione e l’appoggio di tutti,
dai Ministeri alla Regione, dai sindacati alle imprese, all’Università e
tutti gli altri. E’ una occasione unica per il nostro territorio per
dimostrare una eccellenza nel connubio più difficile da realizzare: quello
tra produzione industriale e ambiente. Ma Ferrara accetta la sfida”.
Così il vicesindaco di Ferrara, Alessandro Balboni, commenta la seduta che
si è tenuta oggi del Tavolo di coordinamento per la valorizzazione del Polo
Industriale e Tecnologico di Ferrara coordinato dal Comune di Ferrara e
istituito per l’efficientamento energetico del sito industriale, in
un’ottica di eccellenza e sostenibilità ambientale che porti valore
aggiunto alla attrattività del Polo. Al Tavolo hanno partecipato tutti i
sottoscrittori del Protocollo per la Valorizzazione del Polo Industriale e
Tecnologico di Ferrara sottoscritto il 2 maggio 2024: Ministero delle
Imprese e del Made in Italy Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza
Energetica, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ferrara, Confindustria
Emilia, Federchimica, CGIL Ferrara, CISL Ferrara, U.R. UIL Emilia-Romagna
sede di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, Autorità Distrettuale
del Bacino del PO, Consorzio IntegratedFacility Management Scpa oltre che
da Versalis S.p.A., Basell Poliolefine Italia S.r.l., Yara Italia S.p.A., e
tutte le altre società coinsediate.
Durante la seduta sono stati presentati i risultati dello Studio di analisi
alternative progettuali per il riuso ai fini industriali di acque reflue
depurate delle città di Ferrara. Potenziali scenari di riutilizzo
industriali. Lo studio, avviato quasi due anni fa, è stato finanziato da
AdbPo e curato da UNIVPM e UNIFE. Responsabili scientifici: Prof. Ing.
Francesco Fatone (Università Politecnica delle Marche), Prof. Ing. Anna
Laura Eusebi (Università Politecnica delle Marche), Prof.ssa Luisa Pasti
(Università degli Studi di Ferrar, Prof. Ing. Stefano Alvisi (Università
degli Studi di Ferrara).
Le attività sviluppate hanno consentito un’analisi delle soluzioni
progettuali e dei costi associati al riuso delle acque reflue trattate del
depuratore di Ferrara per alimentare i processi industriali del Polo
Chimico (attualmente gestito dalla società IFM).
Gli approfondimenti hanno confermato che il riuso delle acque reflue
depurate a fini industriali è una soluzione matura e strategica per ridurre
i prelievi da fonti naturali e rafforzare la resilienza idrica dei sistemi
produttivi e che il riuso industriale, se adeguatamente regolato e
finanziato, può diventare un pilastro dell’economia circolare e della
transizione verso sistemi idrici più sostenibili. Il sistema di riuso sarà
formato da una infrastruttura idraulica e da un impianto di trattamento
acque. L’infrastruttura idraulica prevede una condotta in pressione unica,
lunga circa 3.2 km, per il trasporto delle acque reflue trattate dal
depuratore verso lo stabilimento IFM. Per quanto riguarda processi ed
impianti di trattamento, sono stati valutati sei scenari alternativi di
riuso industriale delle acque reflue depurate dell’impianto di Ferrara
considerando due diverse portate destinate al riuso: 1800 m³/h (500 L/s)
includendo reflui civili e industriali, oppure 1173 m³/h (326 L/s) limitate
alla sola linea civile . Tutti gli scenari prevedono trattamenti avanzati
con osmosi inversa e la rimozione di microinquinanti. In sintesi, gli
scenari analizzati dimostrano la fattibilità tecnica del riuso industriale,
la necessità di adeguamenti impiantistici e la possibilità di valorizzare
più fonti idriche alternative in ottica di resilienza e riduzione dei
prelievi dal Po fino al 95%. L’investimento principale riguarda l’impianto
di trattamento acque che ha un costo stimato (a seconda delle portate e
delle scelte di livello di trattamento) che varia tra circa 20 milioni e 29
milioni di euro, mentre per quanto riguarda la condotta il costo
complessivo è stimato dai 6 ai 7 milioni di euro.
*Ferrara Rinasce*
*Comune di Ferrara*
Per informazioni
Anja Rossi
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