(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 Famiglia nel bosco. Piccolotti (Avs): Bambini trattati come oggetti. Loro
diritti ignorati. Tempi davvero bui
Non mi piace la superficialità con cui si parla dei “bambini del bosco”. E
lo dico da persona convinta che la soluzione non sia portarli via dalla
famiglia, ma creare le condizioni perché possano tornare dai loro genitori
con un diritto fondamentale garantito: andare a scuola, avere amici, vivere
nel mondo.
Eppure sono spaventata. Mi spaventa che, nel dibattito pubblico, quasi
nessuno si chieda quali conseguenze avrà, su quei bambini, una vita senza
socialità, senza confronto, senza strumenti.
Lo scrive su Instagram Elisabetta Piccolotti di Avs.
Cosa ne sarà di loro quando saranno adolescenti – prosegue la deputata
rossoverde – quando cercheranno un lavoro, quando magari vorranno una
laurea senza aver mai visto un computer? E mi spaventa ancora di più sapere
che gli stessi emuli di Salvini che oggi urlano al “diritto dei genitori”
saranno i primi, domani, a chiamarli selvaggi, disadattati, anormali.
L’abbiamo già vista questa brutalità, la conosciamo.
La verità è che a Salvini non interessa trovare un equilibrio tra due
diritti: stare con la propria famiglia e avere accesso all’istruzione, alla
relazione, all’emancipazione. Gli interessa altro. E questo caso gli offre
tre occasioni d’oro: indebolire l’idea che la scuola pubblica sia lo
standard minimo da garantire a ogni bambina e bambino, così da continuare a
giustificare i 770 milioni che vanno alle scuole paritarie. A Salvini
interessa rafforzare l’idea che i genitori possano decidere tutto, che si
tratti di negare l’educazione sessuale (come nel DDL Valditara), diffidare
della scienza, trasmettere fondamentalismi o demonizzare la tecnologia. Per
Salvini è tutto legittimo “in nome della libertà educativa”, i diritti dei
bambini non pervenuti. E poi è l’occasione per demonizzare i giudici in
vista del referendum sulla giustizia, bambini nel bosco, Garlasco o
qualsiasi caso complesso: tutto serve per alimentare l’idea che i
magistrati siano “mostri”.
E intanto, i bambini restano lì. Trattati come oggetti anche dalla
politica, dai media, dall’opinione pubblica. Se è il segno dei tempi,
allora questi – conclude Piccolotti – sono tempi davvero bui.
Lo rende noto l’ufficio stampa Roma, 24 novembre 2025