(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 San Vito al Tagliamento, 24 novembre 2025 – «Colpo d’occhio inconsueto: qui eravamo abituati a vedere gente che protestava, oggi ne vediamo che festeggia»: da questo incipit si è sviluppata la riflessione di Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico, alla posa della prima pietra del nuovo stabilimento Kronospan a San Vito al Tagliamento: un passaggio che segna non solo l’avvio dei lavori, ma la conclusione di una delle vicende più delicate e divisive per l’industria regionale degli ultimi anni.
Agrusti ha richiamato la tenacia con cui Massimo Cenedella, amministratore unico della divisione Italia e CEO della holding europea, ha sostenuto il progetto nonostante quattro anni di contestazioni continue, un accerchiamento che avrebbe potuto indurre molti a rinunciare. «Non so quanti imprenditori o manager avrebbero retto a un assedio quotidiano», ha osservato, ribadendo come la proprietà del gruppo abbia scelto non solo di insediarsi, ma soprattutto di restare.
Il Presidente ha poi ricordato la funzione strategica della zona industriale Ponte Rosso, nata alla fine degli anni Settanta grazie alla lungimiranza di amministratori che ebbero il coraggio di immaginare l’industria dove non c’era, pagando anche un prezzo elettorale per gli espropri necessari. Un precedente che, nelle parole di Agrusti, ha fatto da cornice all’impegno dei sindaci di oggi: «Ringrazio quel 99,9% di amministrazioni che ha sostenuto questa scelta, consapevole anche dei rischi politici».
Un passaggio ad alta intensità è stato dedicato a San Vito al Tagliamento dove, ha detto il Presidente, «amministratori in piena campagna elettorale hanno accettato di difendere il progetto pur sapendo che ciò avrebbe potuto comprometterne il consenso». Determinante – ha ricordato ancora Agrusti – è stata anche la sponda istituzionale: Regione, Ministero dell’Ambiente, struttura tecnica e amministrativa che hanno accompagnato un iter tanto complesso quanto necessario per arrivare a questa giornata. Il Presidente ha poi inserito il caso Kronospan in un discorso più ampio sul ruolo del capitale umano locale nelle filiere globali: Cenedella, «un grande friulano chiamato a guidare l’Europa del gruppo» diventa l’esempio di una classe manageriale capace di rappresentare il territorio nelle sedi internazionali in cui si decidono investimenti e strategie.
Altro passaggio rilevante è stato dedicato al patto con le organizzazioni sindacali, siglato già nella fase iniziale, per destinare una quota significativa delle future assunzioni agli ex lavoratori colpiti dalle crisi industriali del territorio; un modello di relazioni industriali che Agrusti ha definito «elemento di forza» che si lega anche al recente rinnovo del contratto metalmeccanico, giudicato un passo avanti per la competitività e per l’aumento delle retribuzioni collegato a produttività e innovazione tecnologica. «Il nuovo stabilimento – ha osservato – rappresenta un investimento industriale di scala europea: tecnologie avanzate, integrazione infrastrutturale, capacità di generare occupazione qualificata e di rigenerare un tessuto produttivo messo alla prova da anni di crisi».
Nel passaggio finale, Agrusti ha ricordato che la giornata è soprattutto «una festa e un risarcimento simbolico degli sforzi sostenuti: dalle istituzioni, dagli amministratori, dagli organi tecnici, fino alle forze dell’ordine che in questi anni hanno garantito sicurezza in un clima non semplice, un momento che segna la chiusura di una stagione conflittuale e l’avvio di un investimento strategico per l’intera area dell’Alto Adriatico; la posa della prima pietra – ha concluso – sancisce quindi l’inizio di una nuova fase: un progetto che, dopo un lungo attraversamento, si presenta ora come uno dei cantieri industriali più significativi del Nordest».
Massimo Boni