(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 (ACON) Trieste, 24 nov – “A distanza di 26 anni
dall’istituzione della Giornata internazionale per l’eliminazione
della violenza contro le donne, ricorrenza istituita
dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite tramite la
risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, la condizione
della donna sotto il profilo sociale, economico, culturale
risulta fermo al palo”. Cos?, in una nota, la consigliera
regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra).
“Esempio ne sono le dichiarazioni aberranti di questi giorni,
rilasciate da importanti personalit? politiche – fa sapere
Pellegrino – ai microfoni di emittenti nazionali. L’ex senatore
Vincenzo D’Anna ha commentato con un ‘perch? c’? a chi piace
cruda e a chi cotta la moglie’, riferita alla toccante
testimonianza di Valentina Pitzalis davanti a 2.300 studenti
milanesi riuniti venerd? scorso, 21 novembre, agli Arcimboldi per
parlare di violenza di genere. Ricordo che Valentina Pitzalis ?
stata vittima del vigliacco gesto del marito Manuel Piredda, che
nel 2011 le gett? addosso della benzina e le diede fuoco perch?
contrario alla fine del loro matrimonio”.
“Ma gli scellerati esempi di questi giorni non finiscono con
D’Anna, potendo registrare le dichiarazioni di Eugenia Maria
Roccella, ministra per la Famiglia, la natalit? e le pari
opportunit?, che ha affermato – riporta ancora la consigliera –
che ‘certo, ogni donna che viene uccisa ? troppo, ma bisogna
anche fare l’inverso. Ogni donna che non viene uccisa ? un fatto
positivo’ e ancora che ‘l’educazione sessuale non fa calare i
femminicidi’. O quello che ha pronunciato il ministro della
Giustizia, Carlo Nordio, anche lui nel governo Meloni, che nel
corso della Conferenza internazionale contro il femminicidio, ha
detto che ‘l’uomo per codice genetico non accetta la parit? di
genere'”.
Conclude Pellegrino: “Le discriminazioni, le disuguaglianze
l’odio, le disparit? salariali, il linguaggio, il sessismo,
l’hate speech, la violenza digitale, le rappresentazioni distorte
sono solo alcuni aspetti rivolti al genere femminile che sembrano
attenzionare le persone solo all’indomani di un atto mortale, ma
che risulta essere solo la punta di un iceberg troppo spesso
sopportato e la cui ignavia capeggia e resiste ad ogni
latitudine”.
ACON/COM/rcm
241814 NOV 25
