(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 25 NOVEMBRE, UNTERBERGER (SVP): FATTI TANTI PASSI IN AVANTI, MA NON BASTANO
“Dall’inizio dell’anno, 77 donne uccise e almeno 68 sopravvissute a un tentativo di omicidio. Dati come sempre drammatici, accanto ai quali stanno esplodendo nuove forme di violenza rese possibili dall’intelligenza artificiale e dalla mancanza di una regolamentazione adeguata della Rete.”
Così, in una nota, la senatrice e Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger, in vista del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
“Nell’ultimo anno – prosegue – sul piano legislativo sono stati compiuti importanti passi avanti, con norme che attendono solo l’ok definitivo da parte del Parlamento: l’ergastolo per ogni caso di femminicidio e il principio secondo cui ogni rapporto sessuale senza il consenso libero e attuale della donna costituisce violenza sessuale.
Ma, come ci ricordano i numeri, tutto questo non è ancora sufficiente. Sul fronte dell’educazione, terreno centrale per costruire una cultura del rispetto nelle relazioni tra i sessi, il provvedimento approvato in prima lettura alla Camera, introduce l’educazione sessuale e affettiva solo dalla scuola media e soltanto con il consenso dei genitori.
Si rischia di arrivare tardi e male: bisogna partire già dalla scuola primaria e senza un vincolo di consenso da parte dei genitori che rischia di escludere proprio ragazzi e ragazze provenienti da contesti sociali in cui questi temi non vengono affrontati o in cui, addirittura, è ancora forte una cultura della subalternità della donna o della sua percezione come “possesso” maschile.
È poi importante che l’AGCOM e le altre autorità competenti adottino criteri di valutazione più rigorosi riguardo alla rappresentazione della donna nei media, sul web e nelle pubblicità.
Per quel che riguarda le nuove forme di violenza digitale, è già legge la norma che sanziona i deepfake, cioè falsi video pornografici con donne, anche minorenni, realizzati grazie all’intelligenza artificiale.
Tuttavia, questi contenuti stanno conoscendo una crescita esponenziale e rappresentano una gravissima minaccia per la sicurezza e la dignità delle donne.
Lo stesso vale per le piattaforme o i canali Telegram che pubblicano questi e altri materiali, comprese immagini rubate dalle telecamere di palestre, spogliatoi e perfino abitazioni private. Servono allora meccanismi sanzionatori efficaci verso le piattaforme che non rimuovono tempestivamente i contenuti illeciti. E serve, per chi scrive e pubblica in Rete, l’obbligo di identità digitale, mettendo fine a quell’anonimato che è alla base della diffusione di contenuti violenti o denigratori.
Insomma, la strada da fare è ancora tanta. Che questo 25 novembre sia un momento di riflessione sui prossimi passi da compiere nel contrasto a ogni forma di violenza contro le donne.”
25. NOVEMBER, UNTERBERGER (SVP): VIELE FORTSCHRITTE ABER WEITERHIN HANDLUNGSBEDARF
„Seit Jahresbeginn wurden 77 Frauen getötet und mindestens 68 haben einen Mordversuch überlebt. Eine nach wie vor erschütternde Bilanz, zu der sich neue Formen von Gewalt in digitalen Räumen gesellen, begünstigt durch künstliche Intelligenz und das Fehlen einer angemessenen Regulierung des Netzes.“
So äußert sich die Vorsitzende der Autonomiegruppe im Senat, Julia Unterberger, in einer Mitteilung zum 25. November, dem Internationalen Tag zur Beseitigung von Gewalt gegen Frauen.
„Im vergangenen Jahr wurden auf legislativer Ebene wichtige Fortschritte erzielt. Einige Maßnahmen warten nur noch auf die endgültige Zustimmung des Parlaments: die Einführung der lebenslangen Freiheitsstrafe in allen Fällen von Femizid, sowie die Klarstellung, dass jeder sexuelle Akt ohne die freie und aktuelle Zustimmung der Frau als sexuelle Gewalt gilt.
Doch wie die Zahlen zeigen, reicht all dies noch nicht aus. Im Bildungsbereich – einem zentralen Fundament für eine Kultur des Respekts zwischen den Geschlechtern – sieht der in erster Lesung von der Abgeordnetenkammer verabschiedete Gesetzentwurf vor, Sexual- und Beziehungserziehung erst ab der Mittelschule und zudem nur mit Zustimmung der Eltern einzuführen.
Es besteht die Gefahr, zu spät und nicht ausreichend wirksam anzusetzen. Der Unterricht sollte deshalb bereits in der Grundschule beginnen und ohne elterliche Zustimmung auskommen, da sonst Mädchen und Jungen ausgeschlossen würden, die aus sozialen Kontexten kommen, in denen diese Themen nicht behandelt werden oder in denen weiterhin eine Kultur der Unterordnung der Frau und ihre Wahrnehmung als männlicher Besitz vorherrscht.
Es ist außerdem wichtig, dass die AGCOM, die italienische Kommunikationsbehörde, und die anderen zuständigen Behörden strengere Bewertungskriterien für die Darstellung von Frauen in den Medien, im Internet und in der Werbung einführen.
Was die neuen Formen digitaler Gewalt betrifft, so ist bereits das Gesetz in Kraft, das sogenannte Deepfakes, also gefälschte pornografische Videos mit Frauen, die mittels künstlicher Intelligenz erstellt werden – unter Strafe stellt. Dennoch wachsen Deepfakes exponentiell und stellen eine gravierende Bedrohung für die Sicherheit und Würde von Frauen dar.
Dasselbe gilt für Plattformen oder Telegram-Kanäle, die solche oder andere Materialien verbreiten, einschließlich Bildern, die von Kameras in Fitnessstudios, Umkleidekabinen oder sogar privaten Wohnungen gestohlen wurden. Daher braucht es wirksame Strafen gegenüber Plattformen, die rechtswidrige Inhalte nicht umgehend entfernen.
Und es braucht für alle, die im Netz schreiben oder veröffentlichen, die Verpflichtung zu einer digitalen Identität, um die Anonymität zu beenden, die die Verbreitung von gewalttätigen oder diffamierenden Inhalten begünstigt.
Es bleibt noch viel zu tun. Dieser 25. November soll ein Moment der Reflexion über die nächsten Schritte im Kampf gegen jede Form von Gewalt an Frauen sein.“